News

Mostra permanente “Icone Russe” agli Uffizi a Firenze

Firenze, il 2 gennaio 2022, a Palazzo Pitti, nella Galleria degli Uffizi, è stata inaugurata la mostra permanente “Museo delle Icone Russe” in quattro grandi saloni appena restaurati. Per la prima volta viene presentata una collezione storica e unica per valore artistico di 78 icone russe, che si è formata in oltre due secoli, tra il XVIII° e il XIX° secolo, raccolto dai rappresentanti delle dinastie regnanti di Firenze: prima i Medici, poi i Lorena. Presumibilmente le icone, furono portate a Firenze insieme ad altre merci, da mercanti russi arrivati via nave a Livorno, che allora era il principale porto della Toscana. Questa ipotesi è suffragata dal fatto che molte di queste icone sono di piccole o medie dimensioni, il che significa che erano destinate all’uso domestico e familiare, oppure erano quelle che i viaggiatori portavano con sé. Tuttavia, non si può escludere che alcune icone siano state inviate ai governanti toscani da rappresentanti della Corte russa, visti i crescenti legami commerciali e culturali tra Russia e Italia di quel momento. Questa collezione degli Uffizi è la prima collezione ordinata cronologicamente di pitture di icone russe, ucraine e bielorusse al di fuori della Russia. Questa preziosissima raccolta rimase a lungo proprietà privata dei Granduchi di Toscana e solo una volta, alla fine del Settecento, le icone furono esposte per un breve periodo nelle sale della Galleria degli Uffizi come esempi di arte bizantina. Le più antiche icone russe presentate al Museo degli Uffizi sono state create nei secoli XVI°-XVII° e risalgono alle iconografie dell’Armeria del Cremlino di Mosca e a quelle successive, quando la corte reale si trasferì da Mosca a San Pietroburgo. Gli artisti sono i Maestri delle scuole di Kostroma, Yaroslavl e di altre città del Volga, che seguivano i modelli di Mosca. Tra le icone appartenenti alla famiglia dei Medici: l’immagine di Santa Caterina d’Alessandria (1693-1694), creata nella bottega dell’Armeria; La Madre di Dio di Tikhvin (1728) e l’icona “In Te si rallegra ogni creatura”(1575-1600). Tra le opere più pregiate della collezione, da segnalare i due pannelli che compongono il Menologio (1730 – 1750), il calendario delle festività religiose ortodosse divise per semestri: ogni pannello si compone di venti file orizzontali con scene sacre e figure di santi, ciascuna identificata da un’iscrizione La mostra virtuale, intitolata La Luce del Sacro: Icone russe a Palazzo Pitti, è disponibile anche sul sito della Galleria degli Uffizi L’etichettatura dei reperti è realizzata non solo in italiano e inglese, ma anche in russo.  

Antipasti di Natale proposti dalla cucina Russa

Problemi con gli antipasti di Natale? Ecco un aiuto di Ciao Italia Russia per trovare una gustosa soluzione Ricette originali russe della tradizione BARCHETTA CON IL CAVIALE RICETTA RUSSA – CREPS CON CAVIALE E SALMONE POMODORI RIPIENI FORMAGGIO E AGLIO MIMOSA, INSALATA RUSSA DI PESCE VINIEGRET COCKTAIL DI SALMONE E FUNGHI ARINGA MARINATA CON ERBA CIPOLLINA Buon Natale! С Рождеством!

Il nuovo Museo d’arte moderna a Mosca 

Il 4 dicembre, 2021 a Mosca si è svolto l’evento culturale più atteso l’apertura del nuovo Museo d’Arte e cultura moderna firmato da Renzo Piano il “GES-2”. Questo nuovo spazio dedicato  alla cultura moderna , ha aperto le sue porte ai visitatori, e diventerà sicuramente uno dei principali luoghi di attrazione, non solo per i moscoviti, ma per tutti gli ospiti della capitale russa, provenienti da tutto il mondo. “GES-2″ è una ex stazione elettrica che forniva energia per la città di Mosca a due passi dal Cremlino, sull’argine Sud dell’isola Balchug, incastonata tra i due bracci del fiume Moscova. L’edificio di “GES-2” fu costruito sul terrapieno Bolotnaya, al civico 15 nel 1907 su disegni dell’architetto Vasilij Bashkirov e dall’ingegnere Mikhail Polivanov, un edificio di 4 piani sopra terra e 2 piani sotterranei. Nel 2009 l’edificio ottenne lo status di monumento architettonico e nel 2014 è stato acquisito dalla Fondazione VAC per l’Arte Contemporanea (Fondazione d’arte contemporanea “Vittoria”), che ha permesso di iniziare il nuovo percorso completamente innovativo e con una storia inaspettata. La stazione, che da quasi un secolo forniva energia alle infrastrutture cittadine, si è trasformata in un nuovo tempio dell’arte contemporanea russa di livello internazionale. Per attuare questa idea innovativa, la Fondazione si è rivolta allo Studio dell’architetto Renzo Piano e agli architetti è stato affidato un compito piuttosto impegnativo: preservare i dettagli storici dell’edificio, ricreando allo stesso tempo lo spazio per nuove funzioni. L’archistar Piano, ha voluto mantenere il più possibile l’edificio nella forma in cui era nato nel 1907, tenendo conto il più possibile del suo valore storico. La principale soluzione innovativa del progetto è un tetto in vetro, che non solo consente alla luce di entrare nell’edificio, ma funge anche da supporto per i pannelli fotovoltaici che saranno in grado di fornire elettricità all’ex “GES-2”. Sull’area della nuova casa della Cultura moderna, di circa trentanovemila metri quadrati, sono presenti una biblioteca, un cinema, una sala concerti e un ampio spazio per ospitare mostre di arte contemporanea, nonché eventi vari, dei laboratori e spazi per festival e conferenze. La nuova struttura “GES-2” collaborerà con la Galleria   Tret’jakov, il Museo Pushkin e il Museo di d’Arte  Contemporanea “Garage” , formando il Gruppo “Museum Four” (“M4″). L’evento chiave della prima stagione del «GES-2” sarà la performance “Santa Barbara” dove per cento giorni, l’artista islandese Ragnar Kjartansson, insieme alla regista Asa Helga Kjörleifsdottir e a una troupe cinematografica moscovita, girerà una edizione russa dell’omonima serie “Santa Barbara”, dove i visitatori saranno parte delle riprese insieme agli attori. Ragnar Kjartansson curerà un’altra mostra intitolata “A Mosca! A Mosca! A Mosca!”, in cui l’artista costruisce un dialogo tra le sue opere e le opere di altri autori russi e stranieri.   L’ingresso è gratuito.  

Il visto elettronico per la Russia è sospeso 

La possibilità di utilizzare il servizio per l’ottenimento di un visto elettronico è rimandato a data da destinare a causa della pandemia COVID 19.   La possibilità di utilizzare questo tipo di visto che avrebbe permesso una notevole semplificazione, ad alcune fasi burocratiche,  per entrare in Russia, era previsto per il 1 gennaio 2021, però gli stranieri, compresi gli italiani, non potranno ottenerlo, poichè la sua attivazione è sospesa e questa decisione è stata presa dal Ministero degli Affari Esteri russo per proteggere la salute pubblica e prevenire la diffusione di una nuova infezione da coronavirus. Si presume che dalla fine di marzo 2021 la situazione inizierà gradualmente a cambiare, sperando in un miglioramento della situazione epidemiologica e il graduale recupero del turismo in Russia. Dopo la rimozione dei restrizioni sarà rinnovata la possibilità di richiedere il visto elettronico e i cittadini stranieri potranno entrare in Russia attraverso 29 punti di confine. Il visto sarà valido per tutto il territorio della Federazione Russa senza limitazioni e non sarà necessario essere in possesso di inviti, prenotazioni alberghiere o altri documenti che confermino lo scopo del viaggio. Il visto sarà a ingresso singolo e verrà rilasciato per un massimo di 16 giorni con un range massimo, di utilizzo di 60 giorni di calendario.   Il documento elettronico verrà rilasciato online a scopo turistico o d’affari e per motivi umanitari. La tassa consolare sarà di 40 dollari, mentre per i bambini di età inferiore ai 6 anni il visto verrà rilasciato gratuitamente. Ora non resta che attendere la riapertura delle frontiere, ancora chiuse a seguito dell’emergenza Covid.  

CIAO 2020: Capodanno in italiano per i russi

Grande successo in Russia per lo show televisivo “Ciao 2020” uno spettacolo promosso dal conduttore russo Ivan Urgant la sera del 31 dicembre sul canale 1 della televisione, la più importante delle reti russe. La particolarità dello show?  Una parodia degli anni '80 dei cantanti italiani, ma anche qualche graffio alla Russia di oggi. Urgant ha messo in piedi uno spettacolo di 55 minuti tutto in italiano e devo dire molto spassoso, perché i cantanti oggi più famosi in Russia hanno partecipato volentieri, presentandosi con il loro nome italianizzato e cantando i loro successi tradotti in italiano. Possiamo leggere in questo avvenimento televisivo due considerazioni la nostalgia di un epoca che pur con le sue limitazioni, specialmente in televisione poteva ascoltare cantanti proveniente da un Paese occidentale amico come l’Italia e dove la trasmissione come “il Festival di Sanremo” degli anni ’80 era seguito da milioni di spettatori, facendo diventare i nostri cantanti Al Bano, I Ricchi e Poveri, Toto Cotugno, i Mattia Bazar, Riccardo Fogli, Pupo beniamini del pubblico russo, dove tutt’ora i loro spettacoli in Russia sono affollatissimi. Nello spettacolo ritroviamo i nostri personaggi interpretati dai nuovi cantanti russi che simpaticamente li imitano i nostri nell’abbigliamento e nelle loro movenze sul palcoscenico, ma troviamo battute sul lago di Como, oggi luogo preferito dai ricchi russi e altri che potrete scoprire sul video. La dimostrazione del successo? in pochi giorni il video su you tube è stato visto da 5 milioni di persone, oltre a qualche milioni di spettatori che la sera del 1 Canale russo hanno visto lo show. CIAO 2020

San Pietroburgo: Palazzo Yusupov restaurato

Il Palazzo Yusupov è considerato uno dei più belli della capitale culturale San Pietroburgo, ritorna alla disponibilità dopo il restauro che è durato diversi anni, un regalo per i turisti che nel nuovo anno 2021 visiteranno la città,  ma anche un importante momento culturale per  i residenti di questa bellissima città russa. Nel palazzo, dove hanno vissuto cinque generazioni di una delle famiglie più ricche e famose della Russia zarista, sono stati recuperati gli interni che sono stati riportati al loro splendore originale, per la prima volta i visitatori potranno godere di più di 20 sale interne del Palazzo. Il progetto per il restauro del Palazzo di Yusupov è partita con una prima fase dal 2004 e conclusa nel 2009, che ha visto il recupero e restauro edilizio dell’edificio e la seconda fase si è svolta dal 2012-2020, ha visto il restauro degli interni delle sale e degli alloggi. I restauratori hanno svolto un impegno notevole, infatti restauratori di più di quaranta specialità hanno lavorato per riportare all’aspetto originario il Palazzo che stupì tutta l’aristocrazia della seconda metà dell’Ottocento. Il restauro, ha ripristinato l’aspetto precedente del padiglione del giardino e della Chiesa dell’Intercessione della Santissima Theotokos, sono stati ricreati l’interno della chiesa e l’iconostasi in legno intagliato. Molte opere che erano depositate in altri musei sono state restituite alle sale come oggetti d’arte, mobili e quadri. Il 1 ° dicembre 2020 il progetto per il restauro degli interni residenziali del Palazzo di Yusupov ha ricevuto il Diploma d’Oro della III^ Edizione del Concorso internazionale di architettura e design “Golden Trezzini” nella categoria “Miglior Progetto di Restauro / Ricostruzione Implementato”. Quest’anno ricorre il 350° anniversario della nascita dell’Arc. Domenico Trezzini: originario di Astano, fu il primo architetto chiamato da Pietro il Grande a edificare nella città adagiata sulle rive della Neva: San Pietroburgo.    

“Dalla Russia con amore”-“Из России с любовью”

la redazione di Ciao Italia Russia ringrazia il Governo della Federazione Russa per la Solidarietà e l’amicizia che mostra nei confronti dell’Italia Grazie amici ! Спасибо !   2 cuori con la scritta “Dalla Russia con amore”-“Из России с любовью”, appaiono sulle fusoliere dei 9 aerei che il Governo Russo ha inviato in Italia, pieni di macchine con attrezzature speciali per il rifornimento di ossigeno, macchinari di ventilazione, medici,  che forniscono assistenza al popolo italiano per combattere il coronavirus. Queste non sono semplici parole di un noto film, ma per i russi rappresentano davvero quello che provano: sentimenti sinceri, di amicizia speciali per il bel paese e per il popolo italiano. Pochi giorni fa da una conversazione telefonica tra i leader dei due Paesi è stato raggiunto in breve tempo un accordo per fornire tale assistenza. Immediatamente dopo appena 48 ore dalla telefonata sono stati allestiti nove aerei già arrivati all’aeroporto Pratica del Mare. 100 medici, tutti specialisti nel campo della virologia ed epidemiologia e otto squadre infermieristiche con personale ausiliari che arrivano per essere immediatamente operativi grazie alle strumentazioni mediche e logistiche al seguito: mezzi di trasporto, prewsidi medici per la diagnosi e la conduzione di misure di disinfezione, attrezzature mediche, dispositivi di protezione individuale, che andranno a rafforzare i presidi medici delle zone rosse in Alta Italia. Fornendo tale assistenza, la Russia non esprime solo solidarietà al popolo italiano nella lotta contro il coronovirus, ma rafforza il rapporto di amicizia e fraterna collaborazione, che ha una lunghissima storia positiva, che con questa azione spera in un rapido ritorno alla vita normale.

Stop ai viaggi in Russia

Il governo della Federazione russa a seguito della PANDEMIA DI CORONAVIRUS ha messo in atto il provvedimento che blocca gli ingressi in Russia per tutte le forme di turismo. Vi terremo informati sui provvedimenti futuri     LA REDAZIONE CONTINUERA’ AD INSERIRE ARTICOLI PER IL PIACERE DI CONOSCERE BELLEZZA, CULTURA E OPPORTUNITA DELLA RUSSIA          

Visto elettronico gratuito per San Pietroburgo

Dal 1 ° ottobre 2019 è stato introdotto per i cittadini stranieri (italiani) il visto elettronico per entrare a San Pietroburgo e nella regione di Leningrado, grazie a questo nuovo documento il cittadino straniero compilando una domanda sul sito web del Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa http://electronic-visa.kdmid.ru/spb_home.html potrà ottenerlo gratuitamente. Termini di registrazione e soggiorno La domanda deve essere presentata non prima di 20 e non oltre i 4 giorni prima del viaggio e il tempo inizia a contare dall’inizio del giorno di entrata. Il visto viene rilasciato per un periodo di 30 giorni, durante i quali un cittadino può rimanere in Russia esclusivamente nella città di San Pietroburgo o nella Regione (Oblast) di Leningrado per 8 giorni (la data di partenza dovrebbe essere entro questi 30 giorni). Importante: formalmente, la giornata è arrotondata alle 00:00, quindi se hai attraversato il confine russo il 1 ottobre alle 15:00, devi lasciare il paese l’8 ottobre alle 23:59 e non il 9 ottobre alle 14.59. La domanda richiede i dettagli del passaporto valido (almeno 6 mesi prima della scadenza) dalla data della domanda e una fotografia. Alla frontiera occorrà esibire un’assicurazione medica, pari ai giorni della visita, non sono necessari documenti aggiuntivi (invito, prenotazione di biglietti o alloggio, estratto conto bancario). Quanto costa un visto? Il visto elettronico per San Pietroburgo e la Regione di Leningrado viene rilasciato gratuitamente. Non viene addebitato alcun costo. Come  entrare a San Pietroburgo con il visto elettronico  Con un visto elettronico, si può entrare a San Pietroburgo e nella regione di Leningrado attraverso i seguenti checkpoint: Aeroporto di Pulkovo, Porto sul mare di Vysotsk, Grande Porto di San Pietroburgo (Stazione marittima), Porto passeggeri di San Pietroburgo. Checkpoint automobilistici “Ivangorod”, “Torfyanovka”, “Lingonberry”, “Svetogorsk” e Checkpoint pedonale “Ivangorod”. L’ingresso a San Pietroburgo e nella Regione di Leningrado con visto elettronico non è temporaneamente disponibile sui treni per motivi tecnici, si prevede di offrire tale opportunità nell’estate del 2020 all’inizio della stagione turistica. Come riempire il modulo Vedi il VISTO elettronico per SanPietroburgo (in italiano) Fate attenzione quando compili la domanda che è in inglese, il Ministero degli Affari Esteri chiede di utilizzare le istruzioni e attira l’attenzione sugli errori più comuni: il nome deve corrispondere completamente all’iscrizione nel passaporto (i nomi e i cognomi devono essere esattamente gli stessi che sono presenti nella riga del passaporto leggibile dalla macchina che si trova nella parte inferiore del documento), i dati del passaporto nel modulo di domanda devono corrispondere esattamente documento, la durata del soggiorno DEVE   ESSERE calcolata correttamente. Quando si compila la domanda, non è necessario allegare copie di biglietti, prenotazioni alberghiere, inviti, tuttavia il questionario contiene punti in cui è necessario indicare in quale albergo o in quale persona si intende soggiornare e lasciare le proprie informazioni di contatto. Inoltre, i documenti che confermano lo scopo e i tempi del viaggio possono essere controllati alla frontiera. Pertanto, è meglio prepararli in anticipo. Nel caso di una decisione positiva di rilascio di un visto elettronico, è necessario stampare un avviso o salvarlo in qualsiasi forma al fine di presentarlo quando si passa il controllo a un dipendente della compagnia di trasporto al momento dello sbarco, nonché quando attraversa il confine. La notifica deve essere stampata. I turisti con visto elettronico valido solo per il territorio di San Pietroburgo e per la Regione di Leningrado, non possono andare in altre città compresa Mosca. Con questo visto non è possibile. Il visto è personale, non può essere esteso a gruppi. Il viaggiatore deve avere un’assicurazione medica per la durata del viaggio.   Quanto risparmierà il turista Un visto turistico standard per la Russia costa agli europei 35 euro (tassa consolare) o 60 euro (quando si fa domanda per l’utilizzo del Visa Application Center), inoltre è necessaria una lettera di invito, il cui costo è di circa 1000 rubli (€.30,00). Pertanto, un visto elettronico gratuito consentirà al turista di risparmiare tra 2600-5300 rubli, (€. 35/75). Si prevede che dal 2021 con un visto elettronico sarà possibile arrivare in qualsiasi regione della Russia.

San Pietroburgo:  Prospettiva Nevskij 12 bellezze da non perdere

Prospettiva Nevskij La via principale della città di San Pietroburgo è la Pospettiva Nevskij lunga 4,6 km, camminare lungo questa strada, che è la principale della città è una bella passeggiata con tante cose da vedere e se anche voi lo farete sarete parte dei circa 2 milioni di persone che passano lungo la Nevskij ogni giorno. Una passeggiata lungo la magnifica Nevskij Prospekt è piacevole in qualsiasi momento della giornata, anche di sera in quanto ha un’illuminazione bella e originale. La Prospettiva Nevskij fu fatta per ordine di Pietro il Grande come la  strada principale che avrebbe collegato la città prima con quella di Novgorod per arrivare a Mosca. Il nome moderno della Pospettiva (viale) su imitazione degli Champs-Élysées di Parigi, la ottenne nel 1781 poiché congiungeva la città al Monastero dedicato al Granduca Alexander Nevskij, un eroe nazionale, da cui il nome della Prospettiva. Questo grande viale di San Pietroburgo in alcuni punti raggiunge la sezione più ampia a Gostiny Dvor con di 60 m di larghezza, mentre la più stretta sull’argine di Moika è di 25 m. Il lato destro della Prospettiva  è chiamato informalmente “ombreggiato” e l’altro lato “soleggiato” molto apprezzato per le passeggiate. Nel XVIII secolo, la Prospettiva Nevskij vide un boom edilizio provocato dalla presenza dei Palazzi della famiglia imperiale e per questo molto richiesto dai ricchi abitanti della città che volevano dimostrare il loro status di agiati, XIX°, al suo apogeo Nevskij Prospekt era piena di edifici di varie banche, società commerciali di successo e consigli delle società per azioni internazionali più importanti. Per conoscere la Prospettiva Nevskij è necessario sapere che il punto di partenza indicato dall’imperatore Pietro I° è la Piazza dell’Ammiragliato e termina con il Monastero Alexander Nevskij Lavra. L’Ammiragliato L’Ammiragliato di San Pietroburgo è una costruzione in stile Impero, eretta su progetto dell’architetto Andrejan Zacharov  (1806- 1823), si trova all’inizio della Prospettiva Nevskij, di fronte alla Piazza del Palazzo d’Inverno. Ha una caratteristica guglia dorata sormontata da una banderuola a vento dorata a forma di una piccola navetta è la barchetta sulla guglia dell’edificio è uno dei simboli di San Pietroburgo. Nel XIX° Sec nel cantiere navale di fronte all’Ammiragliato avveniva la costruzione di navi a vela che continuò fino al 1844. Oggi, nell’edificio sono rimasti gli uffici della flotta russa come : il Ministero del mare, il Quartier Generale Navale, la principale amministrazione idrografica russa e la Cattedrale dell’Ammiragliato che dal 1709-1939 ospitò il Museo Navale.         Palazzo Stroganov, Nevskij, 17 La costruzione del futuro Palazzo Stroganov iniziò, presumibilmente, nel 1720, quando fu costruito il primo nucleo di appartenenti per la famiglia di un ricco Barone russo, Sergei Stroganov o Stroganoff, dignitario della Corte imperiale nonchè industriale, ma nel 1742 la famiglia acquistò un’altra casa incompiuta che sì trovata affianco e grazie architetto F. B. Rastrelli i due edifici furono riuniti in un unico insieme, che oggi si può ammirare. Questo monumento architettonico ha mantenuto nel tempo il suo colore rosa e bianco, nello stile del barocco elisabettiano. Nel 1918 il Palazzo fu requisito dai Soviet e divenne il Museo di Stato Russo, successivamente numerose opere appartenenti alle collezioni Stroganov furono vendute all’estero e altre furono inviate ai musei di Mosca. Oggi il palazzo restaurato nel 1988  fa  parte del Museo russo di San Pietroburgo e ospita mostre temporanee di opere provenienti dalle sue collezioni e da collezioni di altre grandi musei d’arte russi e internazionali. Gli orari di apertura del Palazzo Stroganov sono gli stessi del Museo russo ( fai un click per museo).   Cattedrale di Kazan, Nevskij, 25 La perla della passeggiata è la Cattedrale di Kazan, in stile neoclassico, una delle più grandi Chiese di San Pietroburgo e della Russia. Progettata da Andrej Voronich in stile impero e realizzato in 10 anni (1801-1811), il bellissimo edificio di fronte alla Prospettiva Nevskij ha una facciata a nord e un elegante e vasto colonnato corinzio ad emiciclo, di ispirazione beniniana, con 144 colonne che protegge una piccola Piazza di fronte alla scalinata della  Cattedrale. È unica fra i principali edifici religiosi ad essere stata costruita da architetti e maestranze di altissimo valore professionale, con manodopera russa di diverse migliaia di persone e con una profusione di materiali preziosi (oro, marmi pregiati, dipinti, vetrate) da essere alla pari con altre famose Cattedrali nel mondo. La Cattedrale è dedicata alla Madonna di Kazan’, una delle icone più venerate della Russia. Attiva chiesa ortodossa, Ingresso libero ogni giorno dal 6:30 al 20:00     La casa Singer, Nevskij, 28 L’edificio era stato costruito per ospitare la filiale russa della Singer Company, che originariamente intendeva costruire un grattacielo, come a New York City con il Singer Building, ma essendo obbligata dal decreto dello Zar a non superare l’altezza del Palazzo d’Inverno si fermò sotto i fatidici 23,5 metri e nel 1902 iniziarono i lavori per la costruzione di un Palazzo in stile art nouveau, su disegno dell’architetto Pavel Suzor, un magnifico edificio con una torre che si innalza in alto che terminarono nel 1904. La casa Singer oggi più nota come “Casa dei libri” è la più grande libreria della città, l’edificio ha sei piani per una superficie di circa 7000 m², la libreria ha una biblioteca e un accogliente caffè, un vero paradiso per gli appassionati della letteratura.       Basilica Santa Ekaterina, Nevskij, 32 La più grande Chiesa cattolica della città è la Basilica di Santa Caterina d’Alessandria, questa rappresenta una delle prime parrocchie cattoliche occidentali in Russia, fondata nel primo quarto del XVIII secolo., costruito tra il 1738 e il 1783 dall’architetto Domenico Trezzini. L’edificio ha la forma di una croce latina, coronata da una grande cupola, la lunghezza dell’edificio è di 44 metri, la larghezza è di 25 metri, l’altezza è di 42 metri. Nel 1984 uno spaventoso incendio distrusse l’interno della chiesa e solo nel 1992 finirono i lavori di ristrutturazione e nello stesso anno ci fu la riconsacrazione della Chiesa. Oggi è l’unico centro cattolico dove i cittadini russi e i turisti provenienti

San Pietroburgo: Piazza del Palazzo d’inverno

Piazza del Palazzo d’inverno di San Pietroburgo   Piazza del Palazzo d’Inverno è la piazza principale di San Pietroburgo ed è un insieme architettonico unico, rappresenta il centro della città  con i suoi monumenti che sono diventati i simboli inclusi nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO. Quando la nuova città stava appena emergendo sulle rive paludose, non esisteva ancora il magnifico Palazzo d’Inverno, la Colonna di Alessandro o l’Arco maestoso del Palazzo dello Stato Maggiore, non solo non c’era la piazza, il centro della capitale era prato e dove oggi c’è il Palazzo dell’Ammiragliato una volta c’era un un campo ricoperto di erba fitta dove i residenti dei borghi vicini pascolavano le mucche e organizzavano feste pubbliche durante le vacanze. L’attuale aspetto della Piazza si formò tra la seconda metà del XVIII e la prima metà del XIX secolo, nel 1754, sino al 1762 l’architetto B.F. Rastrelli, presento il progetto che permise di costruire il Palazzo d’Inverno, poi nel periodo che va dal 1819 al 1829 l’architetto K.I. Rossi, costruì l’edificio dello Stato Maggiore con un arco trionfale, che diede ulteriore armonia architettonica con gli altri Palazzi della piazza e la sua bellezza fu completata con la costruzione della Colonna di Alessandro, eretta dall’architetto O. Montferrand per ordine dello Zar Nicola I° in memoria della vittoria di Alessandro I° nella guerra patriottica del 1812 contro Napoleone, e dalla costruzione del Quartier Generale del corpo di guardia dello Zar, costruita nel 1837-1843 su disegni dell’Architetto A.P. Bryullov. Piazza del Palazzo, questo è il nome riportato sulla topografia della città, ha cambiato aspetto più di una volta a causa del  cambiamento del colore del Palazzo d’Inverno, inizialmente, era un colore ocra caldo con decorazioni bianche, alla fine del 19 ° secolo, ha acquisito una tonalità di mattoni rossi il rosso terracotta durante la residenza reale, quando incontrò la Rivoluzione d’Ottobre. Negli anni sovietici, il Palazzo d’Inverno provò abiti grigi e taupe (un colore neutro tra il beige e il fango), solo dopo la II^ Guerra Mondiale  il team di architetti fece la scelta di ritornare alla familiare tinta blu-smeraldo con una finitura bianca e oro del Periodo di Caterina II^. Dal 1844 al 1905, fu l’edificio residenziale più alto di San Pietroburgo e della Piazza, infatti secondo il decreto di Nicola I°, i proprietari privati non avevano il diritto di costruire case più alte di 23,5 metri (11 braccia) quella era l’altezza della cornice del Palazzo d’Inverno. Le belle pietre che lastricano la Piazza sono apparsi per la prima volta nel 1977, in occasione del 60° anniversario della Rivoluzione d’Ottobre e hanno sostituito il pavimento in asfalto. Molti considerano la Piazza Rossa di Mosca la più grande della Russia, ma non è così, la piazza del Palazzo è più spaziosa, occupa 5 ettari mentre quella della Capitale ne occupa 4,6 ettari. Dagli anni ’90 sulla Piazza del Palazzo si tengono annualmente concerti, eventi sportivi e culturali che richiama tutta la città, perché questo è Il posto più comodo e caldo in tutta la città di Pietroburgo (chiuso dal vento freddo del mare e prende una corrente calda dalla Prospettiva Nevsky). L’angelo sulla Colonna di Alessandro è uno dei tre angeli custodi della città di San Pietroburgo gli altri due si trovano sulla guglia della Cattedrale di Pietro e Paolo e sulla cupola della Chiesa di Caterina sull’isola di Vasilyevsky.  

San Pietroburgo la città più romantica della Russia

La città di San Pietroburgo è conosciuta in tutto il mondo come la città più romantica dalla Russia. La città di San Pietroburgo è conosciuta in tutto il mondo come la città più romantica dalla Russia, che ha saputo mantenere la sua bellezza, che risale al rinascimento russo , soprattutto quello della Zarina Caterina II e in grado di superare in popolarità la stessa capitale Mosca, oggi è la città russa più visitata dai turisti stranieri, tanto da esser premiata più volte dal World Travel Awards come la miglior destinazione culturale turistica (World’s Leading Cultural City Destination) e riconosciuta come la migliore, nella nomination di “Miglior Città da visitare in Europa” (Leading City Destination), grazie ai suoi 8.464 siti del patrimonio culturale russo, relativi a monumenti storici e culturali e ad oltre 200 musei. San Pietroburgo fu fondata dallo Zar Pietro il Grande (1682-1725) sul delta della Neva, dove il fiume sfocia nella baia omonima, che fa parte del golfo di Finlandia e concepita fin dall’inizio come porto commerciale e base navale e nuova capitale dell’Impero russo, sede della Corte degli zar. San Pietroburgo per lo Zar Pietro rappresentava la fuga da tutto ciò che non sopportava della vecchia Russia ancora medievale nei costumi e nella cultura, fuori dal progresso europeo dell’epoca e fu destinata a divenire la nuova capitale dell’impero russo e in virtù della sua posizione ad essere una “finestra sull’Occidente“, che permetteva scambi commerciali e culturali. La città rappresenta nella storia della Russia la capitale delle due rivoluzioni russe quella del 1905 e quella del 1917 due eventi che hanno cambiato la storia russa, ma anche mondiale. San Pietroburgo, specialmente nel centro della città ha conservato la sua architettura storica originaria del 1770, in gran parte costituita da edifici barocchi e neoclassici, anche se un certo numero di edifici sono stati demoliti dopo la presa del potere da parte dei bolscevichi. Il più antico edificio tutt’oggi esistente è una casa in legno costruita per Pietro I nel 1703 sulla riva del Neva, vicino a Piazza Trinity. Dal 1991 il centro storico di San Pietroburgo e i relativi gruppi di monumenti sono stati elencati dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità. San Pietroburgo viene chiamata la “Venezia russa” non solo perché diversi architetti italiani hanno li lavorato, ma anche per la specifica somiglianza naturale con la città italiana: costruita recuperando dal mare la terra, Il 10% del territorio di San Pietroburgo è coperto da fiumi e bacini idrici, con 93 canali con una lunghezza totale di circa 300 km e circa 342 ponti di cui 13 ponti levatoi funzionanti, che collegano tutta la città. Strano a dirsi, ma è vero a a San Pietroburgo ci sono più tram che in qualsiasi altra città nel mondo e se metti tutti i binari del tram in una riga, la loro lunghezza supererà i 600 km! Trecento anni di storia hanno visto San Pietroburgo con diversi nomi: il primo nome è stato Peterburg alla maniera tedesca, successivamente prese il nome di “Sankt Peterburg” (San Pietroburgo) nel 1914 lo Zar Nicola II la volle chiamare Pietrogrado in onore dello Zar Pietro I° e nel 1924 la città fu ribattezzata Leningrado dopo sei giorni dalla morte di Lenin e solo nel 1991 è stato restituito il nome originale di “San Pietroburgo”, mentre la Regione ha mantenuto il nome di Oblost (Regione) di Leningrado. La storia recente di questa città ci racconta delle traversie subite dalla sua popolazione a partire dalla rivoluzione del 1905 che vide insorgere la città contro lo Zar e l’aristocrazia allo scoppio della Rivoluzione d’Ottobre (1917) quando fu teatro di aspri combattimenti fra le forze schierate quelle dei bolscevichi contro quelle controrivoluzionarie che durarono sino al 1919. Le difficoltà sperimentate nel corso della guerra civile, non solo provocò la perdita del ruolo di Capitale, ma causarono la diminuzione della popolazione, anche per lo spostamento della capitale a Mosca (1918). Ma l’epopea più eroica la città di Leningrado la dimostrò nel 1941, durante l’assedio delle truppe tedesche, finì di avere rapporti con il resto della Russia e solo quando eroici combattenti, attraverso la strada costruita sul ghiaccio sul Lago Ladoga riuscirono a portare viveri ad una popolazione che subì circa un milione di morti tra fame, malattia e bombardamenti, l’assedio fu rotto nel 1943 ma la città fu liberata definitivamente nel 1944.