Regione di Vladimir

Gus Khrustalnij, la Città di Murano russa nella Regione di Vladimir

A 70 chilometri a sud della capoluogo della regione di Vladivir, fra i vasti boschi sul fiume Gus ( tr. l’oca) si trova la città di Gus Khrustalnij un famoso centro della produzione di vetri artistici e di cristallo. Il centro storico risale al XVII secolo, ed è stato un antico centro, importante dell’industria vetraria (nel 1756, fu costruito il primo importante stabilimento per la fabbricazione del cristallo), le lavorazioni del cristallo di Gus iniziano dal 1865 e negli anni successivi lo stabilimento prende diverse medaglie d’oro alle esposizioni nazionali e una medaglia di bronzo al Salone Mondiale di Parigi nel 1900. Lo stabilimento prende il nome di Gus’-Mal’cevskij, dal nome della famiglia proprietaria dello stabilimento e venne rinominato con il presente nome Gus Khrustalnij (il cristallo, in russo è  chrustal), nel 1926, quando il Soviet diede lo status di Azienda di Stato diventando una delle più grandi della Russia e assurse ad importanza mondiale.   Per i russi, l’arte del vetro soffiato è sinonimo di Gus-Khrustalnij, come per gli italiani lo sono i vetri di Murano. I Successi conseguiti esportarono la produzione  in molti paesi del mondo e Carl Faberge era un loro cliente abituale che acquistò i pezzi pregiati delle loro collezioni, la fabbrica era l’unico fornitore per la corte imperiale.       Nella città si può visitare il “Museo del cristallo“, interamente dedicato a quest’arte, si trova nel edificio dell’ex Cattedrale Georgievskij costruita nel periodo 1892-1903, ed è un capolavoro dello “stile della architettura  russa“. Nel museo si possono ammirare le migliori opere di grandi maestri e artisti del cristallo, lungo un periodo che va dalla seconda metà del XVIII secolo fino di oggi, con una collezione che vanta più di 2 mila oggetti esposti.   Il viaggio nella cittadina di Gus Khrustalnij vi permetterà di godere di un centro di storia della cultura popolare russa all’aria aperta, dove si potranno vedere le vere case  russe in legno, con le antiche stufe, i pozzi per l’acqua e altri oggetti di vita popolare del XIX-XX secolo. Da non dimenticare, il Parco nazionale “Meshchora”, che attrae ogni anno migliaia di turisti, dove vengono offerti spettacoli di folclore nazionali.

La Cattedrale dell’Assunzione di Vladimir nella Regione di Vladimir

La Cattedrale dell’Assunzione (Uspenskij Sobor) fu costruita tra il 1158 ed il 1160 e fu la prima chiesa in pietra bianca, per volere del principe Andrea Bogoljubskij. L’edificio fu consacrato per ricordare la Dormizione di Maria e i materiali calcarei di grande pregio utilizzati per la costruzione, riverberano il colore bianco  che gli dona uno splendore. Con i suoi 32 metri di altezza, la nuova chiesa assumeva una sua importanza, poiché risultava essere più imponente della cattedrale di Santa Sofia di Kiev e di quella di Novgorod, ritenute sino ad allora le più maestose della Russia. Per la sua costruzione il Principe Bogoljubskij chiamò le migliori maestranze sotto la guida degli architetti più famosi dell’epoca e artisti provenienti dai luoghi più distanti della Russia, poiché voleva che la Chiesa  Dormizione diventasse  quella principale della Russia.     Durante il medioevo fu la Chiesa madre del Principato di Vladimir-Suzdal’ e in seguito, fu presa a modello per la costruzione di altre chiese, come la Cattedrale della Dormizione di Mosca. La Cattedrale di Vladimir è una delle poche chiese che ancora conserva le icone e gli affreschi realizzati dal monaco, santo e pittore  Andrej Rublëv.         La Cattedrale incorpora, anche un cimitero con le tombe dei Principi russi e dei più importanti metropoliti ortodossi. Nel 1992  è stata ristrutturata e dallo stesso anno è nella lista UNESCO dei Patrimoni dell’umanità con il nome di”monumenti bianchi di Vladimir e Suzdal“. Dal 2016 sono in atto i lavori di restauro delle icone di Rublev  che sono ancora in corso.

La Cattedrale della Natività di Suzdal nella Regione di Vladimir

La cattedrale della Natività (Rozjdestvenskij Sobor)  è una delle più antiche chiese della città di Suzdal e di Russia.   Costruita al tempo di Vladimir II Monomaco*, è situata nel complesso del Cremlino di Suzdal, dove la prima versione della cattedrale fu costruita nell’XI secolo, nel 1222, per ordine di Jurij II e fu completata nel 1225, nel 1233 la cattedrale è stata decorata con affreschi da pittori della scuola di Rostov e Suzdal.   Nel 1445, quando Suzdal fu bruciata dai Tartari, il fuoco colpì la cattedrale, dopo di che e al suo posto fu costruita una nuova chiesa in pietra bianca e la nuova costruzione rimase invariata fino al 1528, anno in cui le pareti in pietra bianca furono sostituite da mattoni.   Ricostruendo la storia della Cattedrale possiamo dire che nel XIII secolo ci furono nuovi interventi, compresi le c.d. “Porte d’oro” occidentali e meridionali della cattedrale, ancora visibili. Porte realizzate con una rara tecnica quella della “doratura a fuoco”, veri capolavori di arte russa, infatti queste opere artistiche sono costituite da una struttura in legno rivestita in lastre di rame, l’immagine di base è dedicata ad atti degli angeli e in particolare a San Michele.   Nel XVI si intervenne sulla parte superiore e nel XVII secolo alle tre cupole originarie ne furono aggiunte altre due, mentre gli interni dell’edificio furono soggetti ad una parziale ritinteggiatura.   Nel XVIII secolo furono costruite due cappelle in onore della Dormizione di Maria e dell’Annunciazione. Oggi la Cattedrale anche in presenza di grandi cambiamenti ha conservato affreschi del XIII, XV, XVII secolo.   —————————————— * “l’uomo che combatte da solo”

Il Museo dell’Architettura in legno di Suzdal

Il Museo dell’Architettura in legno di Suzdal è situato ai margini dell’antico monastero di Dmitrievskij del XI secolo, in riva al fiume Kamenka ed è una mostra a cielo aperto di edifici del XVIII — XIX  secolo tutti in legno. Il museo è stato aperto nel 1960 e nei 10 anni successivi gli organizzatori sono andati in giro nel territorio della regione Vladimirskaya per recuperare le strutture in legno sopravvissute e alla fine della ricerca ben 19 edifici sono stati allocati nel Museo. A sud del Cremlino della città è stato ricostruito più che un museo nel senso ordinario del termine, un’area museale, infatti oltre a diversi edifici museali l’area comprende tutta una serie di edifici antichi in legno di incredibile bellezza. Si tratta di un intero villaggio secondo le tradizioni contadine del luogo e si possono ammirare diverse abitazioni con arredi unici e antichi con annesse stalle, granai e ricoveri per animali ed attività commerciali ed artigianali, e grazie a dei figuranti vengono rievocate, in costume d’epoca, momenti di quotidianità. Da non perdere, la visita a due antiche chiese con icone di epoche passate: la Chiesa della Trasfigurazione (costruita nel 1756 e trasferita a Suzdal dal villaggio di Kozlyateva), c’è  una iconostasi e icone molto belle ed è un esempio visibile di uni tempio tutto in legno, così come la Chiesa della Resurrezione con un campanile, trasferita dal villaggio Patakino. Gli assi della Chiesa sono tutte tagliate con l’accetta e assemblate senza l’utilizzo di un solo chiodo di metallo.   Ci sono alcune case civili costruite su palafitte . Tra gli edifici più importanti che si potranno visitare nell’area museale ricordiamo: La Casa con mezzanino dal villaggio di Tynza La Casa a due piani appartenuta a contadini agiati dal villaggio di Log L’Izba di contadini del villaggio di Il’kino I Mulini dal villaggio Moschok I Pozzi e carri dal villaggio di Kol’zov Al museo si svolgano alcune feste secondo le tradizioni russe.

La città Suzdal nella Regione di Vladimir

Suzdal’ è una città della Russia europea nella Regione di Vladimirskaya a 220 km da Mosca, ed è situata sul fiume Kamenka. Ci sono documenti storici che farebbero risalire al 999 la fondazione di Suzdal e ci sono manoscritti risalenti al 1024, in cui si racconta che in quel periodo c’erano già degli insediamenti di agricoltori e artigiani che in poco tempo permise al territorio di Suzdal’ di diventare sempre più vasto, fino a farsi Principato, sotto il principe Jurij Dolgorukij, lo stesso che fonderà in seguito Mosca. Nel XII secolo Jurij Dolgorukij la elesse come capitale del Principato di Rostov-Suzdal’, che si trasformerà nel Principato di Vladimir-Suzdal’, con la fondazione della città di Vladimir da parte di Andrea I e il conseguente spostamento del capoluogo del regno in quest’ultima. Dopo l’invasione mongola (1237-38), il principato di Vladimir-Susdal´ si scisse e si trasformò nel ducato di Suzdal fino al 1392, anno in cui fu incorporata nel Granducato di Mosca. Dopo l’invasione mongola l’attività artistica, artigianale, commerciale e architettonica si fermò per tre secoli e solo dopo il  XIII secolo, vennero fondati alcuni monasteri che permisero un recupero delle campagne e una ripresa economica. Nel 1392 con la perdita dell’indipendenza e inglobata nel principato moscovita, perdette per sempre ogni influenza politica. Ci fu un tentativo di sottrarsi al dominio di Mosca, nel XV secolo, ma il piano fallì e la città subì la terribile vendetta, da allora Suzdal conservò il suo prestigio spirituale e religioso, in quanto sede di un vescovato, divenuto poi arcivescovato e di numerosi e potenti monasteri, che promossero, soprattutto tra il XVI e il XVII secolo, la costruzione delle molte chiese che tuttora connotano l’immagine della cittadina. In seguito a molti saccheggi causati dall’invasione polacco-lituana, all’incursione dei Tatari, ad un devastante incendio e a un’epidemia di peste, la città non era più in grado di sostenere neanche la popolazione sia pure dimezzata e fu così che nel 1796 fu annessa al governatorato di Vladimir. Con i suoi cinque monasteri, rimasti in buono stato di conservazione e il gran numero di chiese (30) e monumenti del XII-XIX secolo, la città di Suzdal è stata dichiarata la città-museo all’aria aperta, infatti il gran numero di monumenti sopravvissuti, che sono parte integrante della storia russa, oggi rendono quell’edifici antichi, con il nome di Monumenti bianchi, monumenti sotto la tutela dell’UNESCO dal 1992, nonché unici come gli edifici di architettura in legno, infatti le sue case di legno, sono tra le poche originali case ornate con sovrastrutture in legno che sembrano veri merletti con antichi motivi artigianali, che fanno conoscere ai turisti una città’ con una vera anima dello  “spirito russo”. Un’altra prerogativa della città di  Suzdal è quella di  essere considerata una città molto ecologica non essendoci nessuna impresa industriale. Suzdal è il centro principale del turismo religioso e storico in Russia e appartiene al cosiddetto circuito turistico noto come l’Anello d’Oro.