Turismo inTatarstan
Oggi si affacciano nuove realtà turistiche in Russia, non solo quelle ormai famose dei percorsi piene di storia, di tesori, monumenti e paesaggi incontaminati, ma anche i così detti tour gastronomici, dove oltre a godere le bellezza del luogo, è possibile scoprire nuovi gusti: quelli della vera cucina nazionale russa. La Regione del Tatarstan ha elaborato un programma interessante che rivelerà tutta la storia della cucina tartara, attraverso un percorso di visite ai siti storici più importanti della Repubblica del Tatarstan. Potrete scoprire i gusti e i prodotti tipici locali e anche come si preparano i piatti tradizionali tartari e portare a casa qualche buona ricetta! Il popolo tartaro per i secoli ha riunito una vasta varietà di gastronomia, grazie alla loro creatività, alla tradizione delle proprie ricette originali, ma anche assimilando le migliori tradizioni culinarie dei loro vicini. La varietà dei piatti della cucina tartara è facilitata dal fatto che la popolazione del Tatarstan è composta da diverse nazionalità e religioni e per questo grazie alle fonti qui si può godere di pasti per tutti i gusti! Nel territorio del Tatarstan c’è un gran numero di città storiche non solo la capitale Kazan. Nella antica città Elabuga (Елабуга) a 180 km da Kazan, fondata nel X-XI secolo dove morì in circostanze misteriose la poetessa russa Marina Cvetaeva. In città si può gustare un grande calzone ripieno lo ” Zuhr -Belish” (Зур-бэлиш), che si prepara per gli ospiti speciali! Lo Zuhr-Belish va preparato in una padella rotonda e profonda, perché deve tenere bene il suo segreto principale – cioè il brodo di carne, che viene versato attraverso un apposito foro al centro del calzone fatto con un impasto di panna acida e patate, carne e cipolle è un piato unico, perché dopo questo c’è poco spazio per altro. Lungo la riva sinistra del fiume Volga si trova la città di Bolgar (Болгар) a 90 km da Kazan, fondata nel Х secolo e quasi distrutta nel ХV sec. dopo invasione di Tamerlan. Il suo nome è direttamente connesso all’insediamento di tribù bulgare che per prime arrivarono risalendo il Volga, di quel periodo è rimasta in buon condizioni un mausoleo che risale al XIV secolo e la moschea e il casale del Khan, la loro presenza ha introdotto l’uso di prodotti gastronomici del coloni che erano basate sull’uso del miglio e della carne di cavallo, che anche oggi si usa parecchio nella cucina tradizionale. Il “Museo di storia e architettura” della città di Bolgar permette di vedere molti oggetti della cultura e della vita degli antichi popoli della tribù Bulgaria sul Volga. La natura intorno alla città è meravigliosa e si può gustare uno dei piatti più popolari della cucina tartara: l’arrosto di carne e verdure al forno, con sapori che superano ogni altro piatto. Non si può lasciare la città e senza vedere la bellissima moschea Ak- Mechet , la moschea bianca costruita nel 2012. La capitale del Tatarstan è la città di Kazan con la sua storia millenaria, con tantissimi collegamenti con la cultura europea e con quella asiatica che sono molto percepibile nella città dove costumi, architetture, monumenti antichi si mescolano con il moderno, in modo affascinante dove la cultura tartara si unisce a quella dell’arte russa. Il Cremlino (la fortezza) di Kazan costruito dal Principe bulgaro Hasan inizia la sua storia nel 1370 ed è un sito turistico da non perdere, è diventato in un posto unico dove sono allocati in una armonia assoluta le moschee musulmane quella di Kul Sharif e le chiese ortodosse la Cattedrale dell’Annunciazione, la Chiesa della Torre Spasskaya, la Chiesa San Nicola e la Cattedrale della Trasfigurazione, tanto da meritarsi di entrare nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO e Patrimonio culturale della Federazione russa. La città vi accoglierà con un elenco di menù pieno di piatti tradizionali della cucina ortodossa e musulmana, che nel corso della storia del Tatarstan ha creato una cucina nazionale originale, con caratteristiche distintive. Un posto speciale nella cucina tartara vede la tradizione del consumo di tè, “Il rito del tè è l’anima della famiglia tartara”, come la gente ama dire qui e a Kazan ci sono tantissimi posti dove si può prendere i vari tipi di tè’ e assaggiare buonissimi dolci come: il Baursak (Баурсак) una pasta lievitata, dalla forma rotonda o di pezzi lunghi, fritta nel olio vegetale e servita calda cosparsa di zucchero a velo o innaffiato con lo sciroppo, il Talkysh keleve (Талкыш келеве), una misteriosa piramide bianca, l’halva fibrosa al gusto di panna e miele, lo Chak-Chak ( Чак-Чак), il vero biglietto da visita della cucina Tatartara nel mondo dei dolci, rappresentati da piccolissimi pezzetti di pasta fritta molto croccante ricoperta da un sottile strato di miele, che conquista il cuore anche quelli che sono solitamente indifferenti ai dolci!
La Moschea Kul Sharif nel Cremlino di Kazan
Dentro le mura del Cremlino di Kazan si trova una delle moschee più belle della religione mussulmana, per l’eleganza delle sue architetture ed è tra le più importanti biblioteche della cultura islamica: la Moschea Kul Sharif. La storia della Moschea del Cremlino di Kazan risale al XVI secolo e rappresentò da subito uno dei centri islamici religiosi e scientifici più importanti della regione del Volga. Secondo ricerche storiche, la moschea fu orientata utilizzando i punti cardinali e questa costruzione rappresentava le architetture di legno di Kazan proprie della cultura tartara. L’antica Moschea era simile al palazzo dell’Emiro “Kazyk Jorty”, però più grande e più raffinata con i suoi otto minareti che simbolizzavano le otto provincie dell’antico stato del Tatarstan e la sua cupola era il simbolo della potenza del Seid e le lune sui minareti rappresentavano la potenza del Signore. Nell’ottobre del 1552 la capitale del Kanato di Kazan è in fiamme, il Cremlino di Kazan, ultimo caposaldo dei difensori, viene stretto d’assedio, la battaglia dura diversi giorni, fino a quando i suoi difensori non vengono sopraffatti dalle truppe dello Zar Ivan il Terribile. Tra i difensori del Cremlino c’era il Seid Kul Sharif che combatteva coraggiosamente insieme a tutti i suoi studenti, ma invano, la moschea fu bruciata e distrutta e non rimase nemmeno un sasso dell’antica Moschea di Kazan, ai posteri rimase solo il ricordo di un immagine della moschea leggendaria e del suo capo, il Seid Kul Sharif. Solo nel 1996, è stata iniziata la ricostruzione della Moschea Kul Sharif che durerà ben 11 anni, dopo un concorso internazionale e la partecipazione di moltissimi fedeli mussulmani che attraverso donazioni hanno finanziato i lavori. L’interno della moschea può ospitare 1.500 fedeli, mentre la piazza è in grado di raccogliere fino a 10.000. L’altezza dei 4 minareti principali è di 58 metri, tanto da convincere i kazaki di avere la moschea più alta d’Europa. La grande cupola è decorata con dettagli figurativi che si richiamano alla Corona di Kazan, conservata presso il Palazzo dell’Armeria di Mosca. La nuova moschea non è solo la moschea più importante di Kazan, ma è una delle più grandi dell’ Europa ed è un simbolo di Kazan e del Tatarstan ed è un centro di attrazione per tutti i Tartari del mondo, una delle immagine della nazione ed ha la stesso valenza religiosa, che per gli ortodossi ha della Cattedrale di San Basilio, che si trova a Mosca, e la Moschea di Mohammed Ali, per i mussulmani, che si trova al Cairo ed è considerata patrimonio culturale sotto la protezione dell’UNESCO.
Il Cremlino di Kazan
Il Cremlino di Kazan sorge su un’alto promontorio ed è un vero e proprio terrazzo sulla riva sinistra del fiume Volga alla confluenza con il fiume Kazanka, fa la parte di un antico complesso di edifici architettonici, storici ed archeologici che rivelano la lunga storia della città. I resti archeologici hanno dimostrato che il complesso degli edifici sono stati costruiti in tre fasi: nella prime le fondamenta della fortificazione, che risalgono al periodo del XII-XIII secolo, la seconda fase di costruzione risale al XIV-XV secolo e per l’ultimi gli insediamenti del XV-XVI secoli che vedono le costruzioni in pietra bianca. La storia del Cremlino di Kazan è la storia della città, infatti cronache storiche del 1370 narrano del Principe bulgaro Hasan che ha gettato le basi della fortezza, sul posto del quello moderno e fu la residenza dei principi bulgari fino 1445. Passo un secolo di lotte tra khanato di Kazan e il Gran Ducato di Mosca e solo nel 1552 dopo l’assedio di Kazan da parte dell’esercito di Ivan il Terribile la fortezza fu conquistata e andò in rovina. Per la costruzione del un nuovo Cremlino in pietra bianca lo zar Ivan il Terribile chiamò gli architetti più importanti Pskov, Postnik, Yakovlev e Ivan Shiryai (costruttori della Cattedrale di San Basilio a Mosca). Insieme con la costruzione delle Mura di cinta fu costruita e la prima chiesa ortodossa del Cremlino di Kazan: la Cattedrale dell’Annunciazione, la chiesa della Torre Spasskaya e la chiesa San Nicola, in legno (XVI secolo) e la Cattedrale della Trasfigurazione. Il Cremlino di Kazan fu danneggiato pesantemente tante volte: durante l’incendio del 1672, durante la rivolta di Pugačëv nel1774 e nel periodo della Rivoluzione russa negli anni 1920-1930. Dal 1992 è la residenza ufficiale del Presidente del Tatarstan. Nel 1994 il Presidente della Repubblica del Tatarstan ha dichiarato il Cremlino come ” Museo storico-architettonico Cremlino di Kazan“, ed ha avviato lo studio scientifico e l’inizio del restauro degli edifici presenti nel complesso del Cremlino. Il Cremlino di Kazan ha assorbito le influenze della cultura tartara e dell’arte russa e per ricordare le maestranze che nei secoli hanno prodotto questo capolavoro è stato costruito nel parco del il Monumento ai maestri dell’architettura russa e tartara. Dal 2000 è nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO e Patrimonio culturale della Federazione russa.
Kazan, la capitale del Tatarstan
Kazan è la capitale del Tatarstan ( Repubblica Autonoma dei Tartari) attraversata dal fiume Volga. Non esiste una data precisa che identifichi la fondazione della citta di Kazan, ma ricerche storiche la fanno risalire tra il 1004 e il 1005 D.C. Kazan nasce come fortezza di frontiera sul Volga e nel XIII-XIV secolo, la città divenne un importante centro commerciale e politico come parte dell’area geografica turco-mongola nota come l’Orda d’Oro. Nel 1438 la fortezza fu catturata da Khan Ulu Muhamedd, e la città divenne la capitale del territorio di Kazan-Khanate e in quel periodo ci fu un importante commercio e lavorazione di prodotti come: cuoio, ceramiche ed armi con rapporti commerciali con Mosca, la Crimea, la Turchia e in altr e regioni limitrofe. Il Principato di Moscovia condusse diverse guerre con Kazan, senza grandi risultati, solo le truppe di Ivan il Terribile nel 1552 riuscirono nell’impresa e la città divenne parte integrante dell’Impero russo. La città ha avuto una storia lunga e ricca di eventi, fu distrutta da Pugačëv (1774) nella guerra rivoluzionaria dei contadini contro Caterina II, dopo la sconfitta del falso Zar la Zarina ricostruì interamente Kazan. Nel 1918-19 divenne il quartier generale dell’Armata Rossa di Trotzkij e dove sconfisse le forze “dell’Armata bianca” guidate dal Generale Kolčak. Nel 1920 diventa il capoluogo della Repubblica Autonoma. La città è il più importante porto fluviale del Volga è la sesta città della Russia per popolazione e importante centro commerciale, industriale, culturale e sportivo. Kazan’ svolge anche un importante ruolo culturale in quanto sede di una famosa università fondata nel 1804 e di vari istituti superiori, accademie, musei, teatri; dopo la dissoluzione dell’URSS, le autorità hanno avviato numerose attività volte al recupero della cultura tatara. Il suo Cremlino, costruito nel 1552 domina la città e al suo interno si trova la Cattedrale dell’Annunciazione (XVI sec. ). Altri notevoli monumenti sono: la Cattedrale dei St. Pietro e St. Paolo (1726), la torre Spasskaja (1555) che prende il nome dal Monastero di Spasskij, situato nei pressi, la torre Sjumbeka (fine del XVII sec.). Tra i vari edifici del monastero si trovavano la Chiesa di San Nicola (1560, quattro piani) e la Cattedrale della Trasfigurazione del Salvatore (1590, sei piani). Entrambi gli edifici vennero distrutti dal governo sovietico durante lo stalinismo. La popolazione di Kazan pur con la sua storia millenaria non ha perso la sua origine tatara, (popolazione originaria dell’Asia Centrale) e questa componente asiatica è ancora molto percepibile nella città dove costumi, architetture si mescolano con il moderno in modo affascinante. La città da un’indagine fatta tra la popolazione russa è risultata essere un brend, che l’ha classificata come “la terza città più famosa della Russia”, dopo Mosca e San Pietroburgo.