MAMAEV KURGAN: “La Madre Russia chiama” – Volgograd
Mamaev Kurgan è un nome che rende onore ai russi, è un nome che rende orgogliosi i russi, un nome che è di monito per tutti. Mamaev Kurgan è un luogo simbolo e molto sacro nella Russia. Mamaev Kurgan è il simbolo della città si Stalingrado, che oggi chiamiamo Volgograd e secondo un detto nazionale, è il punto “più alto della Russia”, anche se la collina di Mamaev è alta appena 102 m. Durante la battaglia di Stalingrado per il 100 giorni i combattenti sovietici combatterono a lungo per non perdere questa ridotta contro le truppe naziste di invasione. La battaglia per Mamaev Kurgan è durata 135 giorni, mentre la battaglia di Stalingrado in tutto è durata 200 giorni e per ben otto volte la collina passò nelle mani del nemico, ma fu sempre ripresa fino a quando eroicamente il nemico fu respinto. Il monumento dedicato agli eroi della grande battaglia di resistenza si chiama Memorial “Eroi della battaglia di Stalingrado” una struttura unica, con una lunghezza totale dalla base alla cima di 820 metri. La superficie totale del complesso 177.758 metri quadrati. Il punto centrale è collocata la scultura “La Madre Russia chiama”, situata nel punto ove fu accanitissima la resistenza sovietica. Alta ben 87 metri, con un peso della statua di 8 mila tonnellate, mentre la sola spada della Madre Patria pesa 14 tonnellate. Un’ altezza che vuole rappresentare la potenza e la forza della Patria russa, unica nelle sue dimensioni è riconosciuta come una delle sette meraviglie della Russia. Per poter arrivare alla statua della Grande Madre Russia, bisogna percorre una scalinata lunga circa 2 km con 200 scalini (ogni scalino rappresenta un giorno della battaglia) e lungo i bordi del sentiero (costantemente in salita!) sono allocate statue e murales raffiguranti i difensori di Stalingrado con le scene salienti della battaglia. Poco prima di arrivare alla statua si entra all’interno dell’imponente sacrario dei caduti e all’interno, si è accolti dalla musica delle canzoni dei militari sovietici e alzando gli occhi al cielo, il visitatore può leggere uno ad uno i nomi dei militari russi morti negli scontri: migliaia di nomi, ma tragicamente assai inferiori al totale dei caduti, per la maggioranzasenza nome.
Volgograd “città eroica di Stalingrado”
Volgograd è il capoluogo della Regione di Volgograd, è una delle Regioni della Russia europea e si estende per circa 90 km sul lato ovest del fiume Volga, nel punto in cui il fiume si avvicina maggiormente al Don, immediatamente a valle del bacino artificiale omonimo, ha una popolazione di circa un milione di abitanti ed è distante da Mosca per circa 900 km. Una delle più importante strade di Volgograd è viale Lenin – lunghezza della strada più di 14 chilometri. La maggior parte delle piazze, viali e strade della città portano i nomi di comandanti e i difensori di Stalingrado. La città di Volgograd ha una ricca storia e diverse curiosità riferite al cambiamento del suo nome. La città fu fondata nel 1598 come una fortezza militare affidata ai cosacchi, secondo l’ordine di Ivan il Terribile, dopo la conquista del regno di Astrachan e incorporato sul territorio dal Regno di Mosca. Il suo primo nome fu Zarizin (Zarina) è stato dato perché originariamente la città fu costruita su un’isola del fiume che si chiamava Zarina, mentre le popolazioni di origine “turkski” chiamavano il fiume « sarah-su» «acqua gialla». Nel 1925 cambiò nome in Stalingrado in onore di Stalin, nella seconda guerra mondiale la città assunse su di se la priorità delle manovre delle armate tedesche che invadevano la Russia, infatti subì quella che parve a molti la battaglia decisiva del grande conflitto tra Russi e tedeschi (battaglia di Stalingrado), che ridusse la città a un cumulo di macerie, distruggendo il 100% della città, soprattutto la parte antica. Nel novembre 1961, durante gli anni del rifiuto del culto della personalità stalinista, per decisione dell’allora Segretario generale del PCUS Nikita Chruščёv alla città venne cambiato di nuovo il nome in “Volgograd” (la città del Volga). Grazie all’eroismo dei suoi abitanti e dell’esercito russo alla città fu riconosciuto un merito importante nella storia della resistenza della Russia al nazismo e l’8 maggio 1965 è stato dato il nome officiale di “Città eroe dell’Unione Sovietica”. Per non perdere la memoria della vittoria nella Battaglia di Stalingrado, che ha cambiato il corso della Seconda Guerra Mondiale, in città ci sono tanti posti consacrati a tramandare l’eroismo dei combattenti e moltissimi monumenti come: la statua dedicata a Mamayev Kurgan (La Madre Patria!), la statua più alta della Russia e riconosciuta come una delle sette meraviglie della Russia, il Museo panoramico della Battaglia di Stalingrado, la Casa di Pavlov – ultima ridotta tenuta dal Sergente Jacov Pavlov, che resistendo per più di un mese impedì lo sfondamento del fronte ai tedeschi e molti altri luoghi memorabili della storia del quel periodo. La città totalmente ricostruita è oggi una città moderna, bella e ospitale con una natura unica. Solo qui si può vedere la più grande isola fluviale della Russia “Sarpinskij”, con una superficie di 10 ettari e con 25 laghi naturali. Nella regione di Volgograd, si possono visitare lo splendido Lago di fiori di loto (tempo di fioritura agosto-settembre), il Lago di Elton, il Parco naturale di “Scherbakovsky” e i Parchi naturali di “Tsimlyansky Sands”, quello del “Don”, quello di “Nizhnehopersky” e quello di “Ust-Medveditsky”. Da non perdere un giro sul tram sotterraneo che si colloca al quarto posto nella lista delle 12 più interessanti linee tranviarie del mondo secondo la rivista “Forbes. Nella città si svolgano diversi eventi come: le ricostruzioni storiche militari, diversi festival e rappresentazioni enogastronomiche come il festival della senape e il festival dei cocomeri. Volgograd è godibile anche visitandola in bicicletta. La città è servita dall’Aeroporto di Volgograd, importante scalo aeroportuale internazionale della Russia meridionale. La compagnia aerea russa Volga-Aviaexpress che ha la propria base all’aeroporto effettua i voli di linea da e per Mosca e San Pietroburgo, oggi è possibile raggiungere Soči, sul Mar Nero.