Il nuovo Museo d’arte moderna a Mosca
Il 4 dicembre, 2021 a Mosca si è svolto l’evento culturale più atteso l’apertura del nuovo Museo d’Arte e cultura moderna firmato da Renzo Piano il “GES-2”. Questo nuovo spazio dedicato alla cultura moderna , ha aperto le sue porte ai visitatori, e diventerà sicuramente uno dei principali luoghi di attrazione, non solo per i moscoviti, ma per tutti gli ospiti della capitale russa, provenienti da tutto il mondo. “GES-2″ è una ex stazione elettrica che forniva energia per la città di Mosca a due passi dal Cremlino, sull’argine Sud dell’isola Balchug, incastonata tra i due bracci del fiume Moscova. L’edificio di “GES-2” fu costruito sul terrapieno Bolotnaya, al civico 15 nel 1907 su disegni dell’architetto Vasilij Bashkirov e dall’ingegnere Mikhail Polivanov, un edificio di 4 piani sopra terra e 2 piani sotterranei. Nel 2009 l’edificio ottenne lo status di monumento architettonico e nel 2014 è stato acquisito dalla Fondazione VAC per l’Arte Contemporanea (Fondazione d’arte contemporanea “Vittoria”), che ha permesso di iniziare il nuovo percorso completamente innovativo e con una storia inaspettata. La stazione, che da quasi un secolo forniva energia alle infrastrutture cittadine, si è trasformata in un nuovo tempio dell’arte contemporanea russa di livello internazionale. Per attuare questa idea innovativa, la Fondazione si è rivolta allo Studio dell’architetto Renzo Piano e agli architetti è stato affidato un compito piuttosto impegnativo: preservare i dettagli storici dell’edificio, ricreando allo stesso tempo lo spazio per nuove funzioni. L’archistar Piano, ha voluto mantenere il più possibile l’edificio nella forma in cui era nato nel 1907, tenendo conto il più possibile del suo valore storico. La principale soluzione innovativa del progetto è un tetto in vetro, che non solo consente alla luce di entrare nell’edificio, ma funge anche da supporto per i pannelli fotovoltaici che saranno in grado di fornire elettricità all’ex “GES-2”. Sull’area della nuova casa della Cultura moderna, di circa trentanovemila metri quadrati, sono presenti una biblioteca, un cinema, una sala concerti e un ampio spazio per ospitare mostre di arte contemporanea, nonché eventi vari, dei laboratori e spazi per festival e conferenze. La nuova struttura “GES-2” collaborerà con la Galleria Tret’jakov, il Museo Pushkin e il Museo di d’Arte Contemporanea “Garage” , formando il Gruppo “Museum Four” (“M4″). L’evento chiave della prima stagione del «GES-2” sarà la performance “Santa Barbara” dove per cento giorni, l’artista islandese Ragnar Kjartansson, insieme alla regista Asa Helga Kjörleifsdottir e a una troupe cinematografica moscovita, girerà una edizione russa dell’omonima serie “Santa Barbara”, dove i visitatori saranno parte delle riprese insieme agli attori. Ragnar Kjartansson curerà un’altra mostra intitolata “A Mosca! A Mosca! A Mosca!”, in cui l’artista costruisce un dialogo tra le sue opere e le opere di altri autori russi e stranieri. L’ingresso è gratuito.
Il Circo sul ghiaccio di Mosca in Italia: uno show da non perdere
Il 7 febbraio a Torino – Palaghiaccio Tazzoli) e l’8 febbraio 2020 a Milano – Palazzo del Ghiacciaio di Sesto San Giovanni gli artisti del Circo sul ghiaccio di Mosca rappresenteranno un nuovo show dal titolo: “The Grand Hotel”. Il sensazionale spettacolo sul ghiaccio di questi famosi artisti è stato prodotto da Creatent Production UG (Germania) nel 2019 e finalmente dopo un tour internazionale dove è già stato apprezzato, con successo dagli spettatori da oggi è in Italia. Il pubblico sarà accolti nella solenne e leggermente caotica atmosfera di un lussuoso albergo europeo degli anni ’30 del secolo scorso, le musiche avranno una colonna sonora originale e frizzante per accompagnare una storia dove si intrecciano intrighi d’amore, personaggi avventurosi, ma soprattutto acrobazie sul ghiaccio. Un’ammaliante scenografia ha creato atmosfere incantevoli, prodotte da tecnologie avanzate, ma sarà il talento dei migliori pattinatori russi che affascineranno lo spettatore ammaliandolo con vertiginosi trucchi acrobatici che solo circensi preparati sono in grado di eseguire. Uno spettacolo unico sul ghiaccio, dove il pattinaggio e l’arte si fondono sul palco come una sola cosa. Il Circo sul ghiaccio di Mosca è uno dei circhi più rinomati a livello mondiale, vincitore di tantissimi premi nei festival del circo più significativi ed è una compagnia che fa parte del Circo Nikulin di Mosca, è stato creato nel 1962 e dal 1999 è guidato da Natalia Abramova ex ginnasta aerea e pattinatrice. FONTE E FOTO: Circo del Ghiaccio di Mosca
Lucio Fontana in mostra a Mosca
Dal 27 novembre 2019 al 23 febbraio 2020, a Mosca, nel Museo di Arte Multimediale (MAMM) si svolgerà per la prima volta in Russia una mostra retrospettiva dell’artista italiano Lucio Fontana, che permetterà di conoscere questo grande pittore italiano, attraverso il progetto culturale “Concetto spaziale”, realizzato in collaborazione con la Fondazione Lucio Fontana. La mostra, che comprende 62 opere dell’artista, raccolta da musei e collezioni private italiane come: la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, la City Gallery of Modern Art di Torino, il Museo del Novecento della città di Firenze, il Museo del Novecento di Milano, la Collezione Prada, la Collezione della Banca Intesa Sanpaolo, Archivio fotografico Hugo Mulas di Milano, la Galleria Lia Rumma di Milano e di Napoli, la Galleria Karsten Greve di St. Moritz. L’importanza di questa mostra è aver raccolto in un’unica sede queste opere di Fontana, poiché rappresentano le sue prime opere scultoree e sperimentali degli anni ’30 e ’40 come “Il fiocinatore”, 1933–1934, la “Scultura spaziale” del 1947, messe a disposizione dalla Fondazione Lucio Fontana, fino alle opere spazialiste della maturità, che risalgono agli anni ’50 e ’60, e alle opere che fanno parte de ciclo famosissimo dei “Tagli” e “Fine di Dio”. I visitatori avranno l’opportunità di conoscere l’evoluzione della creatività dell’artista, dalle opere figurative alle astrazioni, che mettono in discussione l’idea tradizionale del dipinto.
Avanguardia russa: due eventi a Mosca e Firenze
Evento culturale a Mosca Dal 23 ottobre al 23 febbraio 2020, a Mosca nel Museo Nuova Galleria Tret’jakov si svolge una mostra unica sugli artisti russi che hanno dato vita al movimento artistico “Vanguardia: Elenco n. 1”, dedicato al centenario della prima esposizione avvenuta nel Museo della cultura pittorica, aperto esclusivamente per loro a Mosca nel 1919 dal suo primo direttore Vasilij Kandinsky (1919-1920). E’ stato il primo museo statale al mondo dedicato all’arte moderna, anticipando il MOMA di New York, ma con un destino diverso, infatti la sua attività durò solo dieci anni, dal 1919 al 1929, ma nel 1929, il museo fu chiuso dalle autorità sovietiche, poiché fù preferita la cosi dette arte del realismo sovietico e le opere furono trasferite alla Galleria di Tretyakov predisponendo l’inventario “Elenco n. 1” da questo elenco la mostra prende il nome: “Vanguardia: Elenco n. 1”. La mostra presenta 250 opere, di questi artisti ormai tutti famosi come: Malevich, Kandinsky, Rodchenko, Altman, Tatlin, Goncharova e molti altri. I curatori di questo evento culturale hanno raccolto le opere che 100 anni fa sono stati i dipinti esposti nel “Museo della cultura pittorica” e per la mostra sono state raccolte da tutto il mondo Gran Bretagna, Germania, Grecia e dai musei di tutta la Russia, per un totale di ben 18 collezioni russe e 5 straniere. L’esposizione è stata organizzata seguendo i documenti d’archivio e facendo riferimento alle foto di quegli anni, per ricreare l’allocazione dei quadri nell’ordine della prima mostra, nel Museo della cultura pittorica. La mostra presenta non solo pittura, ma anche sculture, grafica, libri, fotografie e manifesti di quell’artisti del’avanguardia sovietica. Evento culturale a Firenze Per coloro che non possono visitare Mosca e sono interessati agli artisti dell’avanguardia sovietica possono cogliere l’opportunità, unica di visitare la mostra “Natalia Goncharova – Una donna e le avanguardie, tra Gauguin, Matisse e Picasso”, che espone ben 130 opere sia della Goncharova che di suo marito il pittore Mikhail Larionov, che si terrà dal 28 settembre 2019 al 12 gennaio 2020 a Firenze a Palazzo Strozzi. Natalia Goncharova è una straordinaria figura di pittrice che ha conquistato un posto di fama mondiale nel Panteon degli artisti, partecipando all’avventura artistica delle avanguardie russe del primo Novecento, influenzata dai lavori di Picasso, Gauguin, Cezanne, Matisse. Un’artista poliedrica, pittrice, costumista, illustratrice, grafica, scenografa, decoratrice, stilista che insieme a suo marito Mikhail Larionov, uno dei fondatori dell’avanguardia russa, ha partecipato attivamente al nuovo percorso artistico diventando un punto di riferimento di un nuovo gruppo chiamato “Direzione di sinistra” che voleva portare questa nuova arte tra la gente comune.
La Madonna di Botticelli in tour attraverso la Russia
La Madonna Della Loggia, eseguito da Sandro Botticelli nella fase giovanile (1445-1510), proveniente dalle Gallerie degli Uffizi, sarà esposta per la prima volta in Russia. Due le tappe e quattro eventi: La prima tappa si svolgerà nella città di Vladivostok, la più orientale delle città russe sull’Oceano Pacifico. 1. In occasione dello svolgimento a Vladivostok del “V° Eastern economic forum” (4-5 settembre), l’Italia per la prima volta è stata chiamata a partecipare a questo importante Forum economico orientale e si presenta con questo biglietto da visita; 2. Il secondo evento che vedrà esposta la Madonna di Botticelli sarà presso la Galleria Nazionale Primorye (9 settembre – 6 novembre) – Qui il capolavoro la «Madonna Della Loggia» sarà esposta per la prima volta in Russia e farà il viaggio più lungo della sua storia, compiendo un suggestivo percorso ideale lungo tutto il territorio della Federazione Russa (più di 10 mila chilometri) e per una città e una Regione così distante dai centri culturali di Mosca e San Pietroburgo è un evento culturale straordinario. Dopo Vladivostok la seconda tappa si svolgerà a San Pietroburgo in occasione del “VIII Forum internazionale della cultura”. 1. Il quadro di Sandro Botticelli diventerà l’attrazione del “Forum internazionale della cultura” di San Pietroburgo (14-16 novembre), che si terrà nell’Hermitage; 2. La “Madonna della Loggia” sarà esposta all’Hermitage di San Pietroburgo nella sala di Leonardo da Vinci in assenza della Madonna Litta del Museo Statale Ermitage in Italia per la ricorrenza delle celebrazioni di Leonardo Da Vinci, infatti l’Ermitage ha prestato ai musei italiani per delle mostre temporanee, entrambi i capolavori di Leonardo la “Madonna Benois” e la “Madonna Litta”. La madonna di Botticelli rifacendosi all’antica iconografia bizantina nota come Glikophilousa, non a caso è stata scelta come rappresentazione più intensamente ed intima della Madre di Dio che ricorda l’iconografia delle Icone russe. La “Madonna della Loggia” con l’immagine del Bambino sdraiato sulla guancia della Vergine, attraverso un nuovo linguaggio pittorico riproduce il canone bizantino dell’immagine di Nostra Signora della Tenerezza, che è molto apprezzata e amata in Russia ed è una delle immagini più venerate, riprodotta e secondo questa iconografia è stata l’icona La Madre di Dio della città di Vladimir ne è stato il prototipo. Insieme all’opera originale sarà esposta una copia tattile del quadro, con un’autoguida per le persone non vedenti e ipovedenti grazie ad un progetto creato da specialisti di Bilbao e delle Gallerie degli Uffizi. Le mostre sono patrocinate e sostenute dall’ambasciata d’Italia a Mosca e organizzate dalle Gallerie degli Uffizi, dalla Galleria Nazionale Primorye di Vladivostok e dal museo statale Ermitage di San Pietroburgo.
Mostra dei capolavori russi ai musei Vaticani
“The Russian Way: Da Dionisio a Malevich” Il 19 novembre 2018 in Vaticano, nel Braccio Carlo Magno verrà inaugurata e sarà aperta al pubblico dal 20 novembre sino al 16 febbrai0 2019, la mostra “The Russian Way – Da Dionisio a Malevich” aperta con la collaborazione tra la Galleria Tretjakovskaja e i Musei Vaticani. La mostra farà da riscontro a quella “Roma Aeterna” della Pinacoteca vaticana, esposta alla Galleria di Tretyakov a Mosca nell’ottobre del 2016 con un grande successo di visitatori: 200 mila in 3 mesi, inaugurata dal Presidente Putin. La mostra di altissimo livello presenta il patrimonio spirituale dell’arte russa con una carrellata sull’arte figurativa russa dal 400 al XX° secolo e alla Santa Sede giungeranno 54 capolavori dell’arte russa: dall’iconografia dei secoli XV°-XVII°, all’arte pittorica della seconda metà del XIX° secolo fino ai primi decenni del XX° secolo e una scultura in legno del XVIII° secolo proveniente da antiche Chiese del Nord della Russia. 47 opere provenienti dalla Galleria Tretjakovskaja Museo statale russo, altre dal Museo centrale della cultura antica e arte di Andrej Rublev e da altre da vari musei regionali russi. Per la presentazione delle opere è stato deciso di non seguire il principio cronologico, ma di esporre le opere costruendo un dialogo tra due tradizioni: l’arte antica russa di eccellenza rappresentate dalle icone e la pittura russa del diciannovesimo secolo che non è ancora molto conosciuta all’estero, come ha rappresentato il Nunzio Apostolico a Mosca Celestino Migliore “…le opere, non solo icone, ma tutte opere hanno un significato spirituale”. I curatori Arkady Ippolitov e Tatyana Yudenkova, alla conferenza stampa di presentazione, dove hanno preso parte anche Maria Krasnikova, direttore della Fondazione del mecenate Alisher Usmanov “Arte, scienza e sport” e Vladimir Dmitriev, vicepresidente della Camera di commercio e dell’industria russa, copresidente del Forum di dialogo russo-italiano per la società civile hanno sottolineato, che senza il contributo di Usmanov, come mecenate, la mostra e il relativo catalogo non sarebbero state possibili. Per volontà dei Musei Vaticani e della Galleria di Tretyakov si è deciso che l’ingresso alla mostra sarà gratuito.
Il Circo russo di Mosca: uno spettacolo da non perdere.
Magari il balletto russo è lo spettacolo più famoso della cultura russa, ma il circo russo non è meno famoso dell’altra attrazione, infatti la fama del Circo russo già da tanto tempo ha attraversato i confini della sua terra natale, grazie al linguaggio universale del circo che è e rimane la più comprensibile di tutte le lingue internazionali. Tutti parlano del circo russo come uno dei migliore del mondo e gli artisti russi ricevono, sempre premi nei festival internazionali di arte circense partecipando a tantissimi spettacoli circensi nel mondo. In Russia, ci sono più di 40 circhi in tutto il Paese e la loro caratteristica è di essere fissi, infatti tutte le grandi citta hanno il loro palazzetto del Circo e Mosca ne ha 8! È più famoso tra i Circhi russi è il Grande circo di Mosca, che si trova al centro della città ed è considerato come uno dei più grandi circhi stazionari del mondo con una possibilità di ospitare ben 3.400 spettatori. Il circo è stato aperto nel 1971 e dopo una importante opera di ristrutturazione nel 1989 ha ben cinque arene che hanno una incredibile capacità di rapidi cambiamenti: sabbia, ghiaccio, acqua e luci sfavillanti e un’arena per le prove e il riscaldamento degli artisti,separata. L’altezza dell’anfiteatro è di 36 metri che da possibilità di creare spettacoli unici grazie alla bravura degli acrobati arei. Il circo è in grado di creare uno spettacolo impressionante grazie al suo folto gruppo di professionisti: i suoi registi, coreografi, musicisti, artisti, attori, maestri giocolieri, clown, addestratori e domatori. Gli attori del circo si esibiscono in tutti i generi conosciuti di spettacolo quali numeri aerei, acrobazia ed equilibrismo al suolo, giocoleria, comicità eccentrica e arte dei clown, addestramento di animali e arte equestre, esibizioni di rischio . Durante la sua esistenza, il circo ha presentato più di cento programmi, e ha girato in tour in più di 20 paesi in tutto il mondo. Dal 2012 il Circo di Mosca dai rappresentanti della quarta generazione circense quella dei fratelli Askold e Edgard Zapashny, famosi per il loro show il dressage delle tigri di Ussuri. Dal 21 settembre 2018 il Grande Circo di Mosca presenta il nuovo programma con il nome “Epicentro del Mondo” , una storia che intrattiene, sorprende, unisce e tocca il cuore. Lo spettacolo è di grandi dimensioni, creato dai migliori specialisti del mestiere e con trucchi incredibili, abiti abbaglianti, scenografie moderne ed effetti speciali e un gran numero che esalta tutti i protagonisti: dagli animali agli attori circensi.
Giulietta e Romeo sul ghiaccio a Verona.
Spettacolo sul ghiaccio, “Romeo e Giulietta” all’Arena di Verona Il 6 ottobre 2018 all’Arena di Verona si potrà assistere ad uno straordinario spettacolo sul ghiaccio, «Romeo & Giulietta», uno degli eventi principali del festival “Stagioni russe”, promosso in Italia dal Ministero della Cultura Russa. L’Italia è la prima data europea di questo musical su ghiaccio e la sua naturale sede, perchè Verona è la città città natale della coppia di innamorati più famosa al mondo. Per lo show il palco dell’Arena di Verona si trasformerà in una enorme pista di pattinaggio con allestimenti e coreografie innovative, per presentare nel migliore modo, una sintesi di arte e di sport tenendo conto della tragedia shakespeariana, nella bellezza del fondale naturale e alla bella dell’esibizione delle stelle più importanti della scuola russa di pattinaggio artistico. Lo spettacolo è realizzato dalla compagnia di produzione “Ilya Averbukh” del famoso ex danzatore su ghiaccio ed ex campione mondiale di pattinaggio su ghiaccio, che presenta nella performance musicale “Romeo e Giulietta” il suo nuovo, ambizioso progetto. Averbukh è un campione di tante gare di pattinaggio che, dopo una brillante carriera da atleta, è diventato il regista e leader mondiale di produzioni artistiche e creazione di show sul ghiaccio. In Russia il musical ha già avuto un grande successo e la prima mondiale è avvenuta il 1 ° luglio 2017 nella città di Soshi, poi con il tutto esaurito, a Mosca e San Pietroburgo. Lo spettacolo è stato visto da oltre un milione di persone. In una scala ideale di bellezza e di livello di scenografia “Romeo e Giulietta“, quest’anno gareggia con i principali spettacoli mondiali di intrattenimento, tra cui il famoso Cirque du Soleil. Per allestire il musical, Averbukh ha riunito un cast stellare composto da 100 artisti tra cui sei campioni olimpici: Tatiana Totmianina e Maxim Marinin, che impersonano “Giulietta e Romeo”, e poi Alexey Yagudin e Roman Kostomarov (Mercuzio e Tebaldo), Tatyana Volosozhar e Maxim Trankov (principessa e principe Capuleti di Verona). Negli altri ruoli del dramma sono presenti i grandi nomi di 22 atleti di livello internazionale come: Oksana Domnina (“Chuma“, un personaggio creato è inserito dal regista), Maxim Shabalin (Benvolio), Maria Petrova (Laura), Albena Denkova, Maxim Stavisky (il clan Montecchi), Margarita Drobiazko e Povilas Vanagas (il clan dei Capuletti), il grande Ilya Kulik (Conte Paris), Yana Khokhlova (nutrice), Evgenij Kuznetsov (Baltasar), Vladimir Besedin e Alexei Poleshchuk (amici di Romeo), Alexei Tikhonov (Padre Lorenzo). Il progetto ha coinvolto anche 14 artisti di danza su ghiaccio, 5 cantanti, 10 ballerini, 5 musicisti, artisti del circo (ginnasti aerei). Per lo spettacolo sono stati creati più di 160 costumi e tra questi ci saranno attori che indosseranno armature complete, dell’epoca. Per l’allestimento sono state utilizzate le tecnologie sceniche più avanzate, con effetti speciali di ultima generazione dove fuoco, pioggia e fumo accompagnano le esibizioni degli eroi dell’opera shakespeariana. Potremo ammirare performance introdotte da numeri acrobatici unici e elementi spettacolari prodotte da giochi di luci con colori inaspettati dove le figure delle acrobazie sul ghiaccio rappresenteranno la grande abilità dei pattiatori. Le musiche sono di Prokofiev (dall’ononimo balletto del 1938), di Mozart, Bach, Mendelssohn, alternate a quelle originali composte da Roman Ignatiev, il maggiore compositore russo per i musical. Le parti vocali sono cantate dai principali artisti del musical russo. Gli artisti hanno promesso, nell’ultima apparizione in scena, una spettacolare performance sul ghiaccio per regalare una bella sorpresa agli spettatori. È un evento da non perdere, per tutti che ammirano e amano il pattinaggio artistico!
Mosca: Il primo festival internazionale della “cucina russa”
Il primo festival internazionale “cucina russa” si terrà a Mosca Dal 16 giugno al 15 luglio 2018 per i turisti italiani che saranno a Mosca per il Campionato Mondiale di Calcio potranno cogliere l’occasione per gustare la cucina russa al Primo Festival Internazionale di “Cucina russa”. L’evento è stato organizzato dall’ Associazione Culinaria di Mosca nel “Complesso Culturale Cremlino di Izmailovo”, con la collaborazione del Consiglio per lo Sviluppo dell’Etnoturismo, dall’Assemblea dei Popoli dell’Eurasia, dall’Unione dei giovani professionisti (Worldskills Russia). Per i visitatori del festival saranno organizzate mostre per fare conoscenza con una varietà di piatti della cucina tradizionale e moderna russa, così come la cucina dei popoli della Federazione Russa, della pasticceria e la possibilità di assistere alla preparazione della bevanda nazionale come la Sbiten. Nel programma dei giorni della mostra ci saranno giorni dedicati a: L’alta cucina (tendenze moderne dagli chef dei ristoranti russi); La cucina letteraria (piatti preparati secondo le ricette presenti nelle opere dei classici della letteratura russa: Tolstoj, Dostoevskij, Puschin e l’altri; Cucina della tradizione russa (delle vere casalinghe prepareranno un pranzo per gli ospiti, con i loro migliori piatti); Cucina storica (ricercatori e storici delle ricette preparano piatti rari e antichi della cucina russa); Cucina delle regioni e dei popoli della Russia (i piatti della autentica cucina delle Regioni russe) rappresenteranno la ricchezza e le varietà e diversità della cucina russa. Il programma prevede anche eventi musicali e di animazione che soddisferanno gli ospiti del festival con esibizioni di artisti di vari generi musicali e la vendita di numerosi souvenir realizzati da maestri artigiani russi. Entrata libera
La chiusura delle fontane di Peterhof (San Pietroburgo): uno spettacolo da non perdere.
La chiusura delle fontane di Peterhof (San Pietroburgo): uno spettacolo da non perdere. Il 15 settembre 2018, si svolgerà una grande festa per la chiusura delle fontane del Castello di Peterhof. La festa si svolge ogni anno ed è sempre magnifica e rimane a lungo nella memoria di chi ha la fortuna di assistervi. Gli organizzatori della manifestazione ogni anno organizzano una esibizione sempre nuova, sfruttando la bellezza dell’d’acqua delle fontane che attraverso un gioco di luci di vari colori e le raffinatezze architettoniche che circondando le fontane sono una scenografia unica, che rende speciale lo spettacolo. Peterhof è una delle Reggie degli Zar, sulle rive del Golfo di Finlandia, edificata per volere di Pietro I° Il Grande tra il 1714 e il 1723 e fa parte delle Sette meraviglie della Russia. Situato nell’omonima cittadina, a circa 20 chilometri ad ovest da San Pietroburgo, questa reggia comprende diversi e numerosi palazzi, su un’estensione di una superficie di 607 ettari ed è inserita nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità stilato dall’Unesco. Gli eventi principali si svolgono vicino al Palazzo Great Peterhof e i visitatori potranno godere lo spettacolo presso a cascata “Grande“. La Grande cascata, che originariamente era ornata da statue in piombo che purtroppo furono danneggiate dagli agenti atmosferici, furono sostituite da sculture di bronzo nel 1799, la sua magnificenza è data, anche dalla presenza di altre 64 fontane e 225 sculture in bronzo, oltre a molti altri motivi decorativi. Nel Parco ci sono 4 cascate e altre 191 fontane e il giorno della festa saranno tutte funzionanti e godibili ai visitatori. Il tema dello spettacolo acquatico della chiusura della stagione di 2018 è ancora tenuto in segreto, però come negli anni precedenti, il programma prevede una spettacolo teatrale che offrirà l’opportunità di vedere la ricostruzione di un evento storico accaduto in Russia al tempo della famiglia reale o la rappresentazione di una favola russa con i personaggi fatati e mitici. La celebrazione prevede, anche musica classica e spettacoli di balletto. Il programma prevede come finale per gli ospiti un grande show di fuochi d’artificio e al termine dello spettacolo avverrà la chiusura delle fontane per la stagione invernale Uno spettacolo da non perdere!
Alexander Rodchenko: Revolution in Photography
La mostra photografica ” Alexander Rodchenko. Revolution in Photography” (Александр Родченко. Революция в фотографии) a Palermo Palermo sede di un’altra bella mostra di fotografia quella del grande fotografo russo Alexander Rodchenko, esponente di primo piano dell’avanguardia artistica sovietica del XX secolo, che si svolge dal 18 giugno al 23 settembre 2018 presso al Reale Albergo dei Poveri. L’ Italia conosce bene i lavori di questo grande artista, ci sono state negli anni passati importanti mostre a Milano, Roma, ma questa bella mostra ci presenta Rodchenko come uno dei più grandi fotografi dell’avanguardia russa. La mostra ha già avuto un grande successo al Palazzo Té di Mantova, con un record di visitatori pari alla metà della popolazione mantovana. La retrospettiva, propone, un allestimento impegnativo, una selezione di 150 fotografie, tratte dai negativi originali degli anni venti e trenta, provenienti dalla collezione del Multimedia Art Museum di Mosca (MAMM), il Museo più importante russo dedicato alla storia e allo sviluppo dell’arte fotografica e dell’arte contemporanea, legata alle nuove tecnologie multimediali. Ricordato come “il padre della fotografia sovietica”, Rodchenko dà forma a uno stile e a un linguaggio visivo del tutto unici conosciuto come il “Metodo Rodchenko: che gioca con composizioni in diagonale, prospettive scorciate, punti di ripresa insoliti dal basso verso l’alto e viceversa. Un dettaglio ingrandito racconta più di un personaggio, il particolare di un’architettura, narra una città in movimento.” L’artista in quel periodo lasciò la pittura per la fotografia, perché per lui “la fotografia era l’unico modo per bilanciare l’immagine piatta e consolidata di una società, quella russa, che tende a massificare ogni sospiro”. Rodchenko nel suo campo è stato un rivoluzionario, il primo grande fotografo russo ad essere conosciuto anche all’estero nonostante la Guerra Fredda. La mostra fa parte del Festival delle “Stagioni Russe” in Italia – è un progetto culturale che già è stato apprezzato da i più 2 milioni visitatori.
La mostra “Da Tiepolo a Canaletto a Guardi” a Mosca
La mostra “Da Tiepolo a Canaletto a Guardi” a Mosca (От Тьеполо до Каналетто и Гварди) Da molti anni il Museo d’Arte Figurative “Pushkin” di Mosca collabora con i musei d’Italia, tenendo regolarmente mostre di arte italiana, oggi grazie alla collaborazione con il Museo di Vicenza e con la collaborazione della Banca Intesa Sanpaolo, viene allestita una raccolta delle opere di capolavori di pittori veneziani del XVIII secolo dal titolo “Da Tiepolo a Canaletto a Guardi” che si svolge dal 24 luglio con termine il 14ottobre 2018. E’ un’occasione importante per i cittadini russi, amanti della cultura italiana, ma anche un’occasione per i cittadini italiani che hanno programmato una vacanza in Russia. I visitatori potranno così conoscere la pittura veneziana dei secoli XVII-XVIII, opere che indagano i contrasti coloristici del Rococò, come la pittura del Tiepolo, passando per la pittura mitologica di Gianbattista Pittoni e la scena sacra di Giovanni Battista Piazzetta, arrivando alla pittura del paesaggio con le opere insuperabili del Canaletto, del Bellotto e dell’altro pittore veneziano Guardi, un percorso in grado di soddisfare, in tutta la sua completezza la varietà di generi. Nell’esposizione i dipinti di numerosi maestri italiani, provenienti dalle collezioni del Museo civico di Vicenza (23) faranno spicco la presenza di altre dipinti di artisti veneziani del XVIII secolo provenienti da collezione russe come quella del Museo “Pushkin” (25) ricca di paesaggi del Canaletto, del Belotto, del Marieschi e Guardi. A fine ottobre la mostra sarà allestita a Vicenza con il nome “Il Trionfo del colore, da Tiepolo a Canaletto a Guardi” realizzado una vera e propria partnership culturale che fa parte del Festival delle “Stagioni Russe” in Italia.