I primi mandarini sono stati portati in Russia dalla Cina, dove la tradizione di mangiare e anche regalare questi frutti durante la festa di Capodanno, aveva il significato di augurare ricchezza e benessere per il nuovo anno.
In Russia con i mandarini non è stata introdotta, anche la tradizione cinese, ma solo avere un buon frutto a tavola!
Nel periodo sovietico, i mandarini erano l’unica frutta, più conveniente, nel periodo invernale, quindi sulla tavola di Capodanno per la maggiore parte del popolo comprare i mandarini era l’unica soluzione.
Per motivi naturali i mandarini maturano proprio a dicembre nei territori delle Repubbliche di Georgia, Abkhazia e Crimea, che nell’epoca dell’ Unione Sovietica erano un serbatoio agricolo.
Questo frutto portava sulla tavola dei russi colori festosi e un sapore fresco e speciale tanto da far passare in secondo piano la sobrietà di una tavola di quel periodo.
La prima grande fornitura di mandarini, per la tavola dei russi fu fatta nel 1963, alla vigilia del Capodanno dalla città di Leningrado (dal 1991 San Pietroburgo) alle Repubbliche di cui sopra.
I mandarini furono esauriti in pochi giorni, ma le famiglie lasciarono una buona scorta per abbellire la loro tavola, per renderla gioiosa e soddisfare i propri ospiti con un frutto nuovo.
Dopo il successo di San Pietroburgo e visto la soddisfazione della popolazione ad un livello elevato, fu deciso di garantire questo frutto a tutte le città dell’Unione Sovietica, specialmente a dicembre, ma soprattutto per la festa di Capodanno, questo sino ai tempi della perestrojka, dove i mandarini sono rimasti il simbolo del nuovo anno e l’unico frutto sugli scaffali dei negozi.
Ora nei supermercati in Russia ci sono molti frutti diversi, ma la tradizione dei mandarini sulla tavola di Capodanno rimane inalterata.
Oggi sulla tavola dei russi ci sono diverse decorazione, ma la principale, insieme ai rami d’abete c’è il mandarino usati per fare centro di tavola e segna posti della festa più amata dai russi.
C Новым годом !!!
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