Tsaritsyno: la residenza reale estiva di Mosca

L’attuale Tsaritsyno è un luogo ben conosciuto nella storia della città di Mosca, infatti già nel 1589, questi luoghi avevano visto il succedersi di diversi proprietari, fino a quando nel 1775 l’imperatrice Caterina II° acquistò la tenuta dal principe Sergej Cantemir, cambiando l’antico nome della tenuta da “chernaya gryaz ” (fango nero) per quello più bello di “Tsaritsyno” che significa “della Zarina”.

Il complesso di Tsaritsyno, visto dall’alto

In questo nuovo possedimento  l’Imperatrice decise di costruire una nuova residenza estiva, vicino a Mosca e lontano da San Pietroburgo.

Il Parco paesaggistico di Tsaritsyno iniziò a prendere forma nel 1775 con aiuto di maestri appositamente arrivati dall’Inghilterra, che piantarono gli attuali larici e cedri siberiani, ma la costruzione degli edifici fu affidata nel 1775 a Vasilij Bazhenov, che l’Imperatrice chiamava “il mio architetto”, che elaborò un progetto della tenuta reale concependo una serie di padiglioni separati.

I lavori durarono per dieci anni, fino a quando all’inizio di giugno 1785 l’Imperatrice andò a Tsaritsyno, per vedere gli edifici costruiti, ma espresse il suo disappunto, tanto che ordinò  di demolire parte del lavoro fatto e di quei lavori si salvarono alcuni edifici, incluso il Ponte delle Figure.

Acquarello 1835

Per realizzare il nuovo progetto nel 1786, fu chiamato l’architetto M. Kazakov che progettò il Palazzo con due strutture collegate da una stretta galleria, ma nel novembre 1796, Caterina “la Grande” morì improvvisamente e al nuovo Zar Paolo I° che la nuova residenza non l’aveva mai accettata l’abbandonò, arriviamo così alla metà del XIX° secolo, quando il palazzo abbandonato iniziò a cadere in rovina.

Passarono, ancora, ben due secoli e solo nel 1984 il Governo sovietico deliberò di procedere al restauro del complesso architettonico e dei parchi di Tsaritsyno, per trasformarli nel Museo Statale delle Arti decorative e applicate dei popoli dell’URSS.

Ciò che vediamo ora è la ricostruzione di una vasta opera di restauro eseguita dal 2005 al 2007  ed eseguita secondo gli schizzi e i disegni dei due architetti chiamati dalla Zarina e realizzati con materiali moderni, ma corrispondente allo spirito e allo stile originale del Parco Tsaritsyno distrutto.

Il Palazzo Grande

Il restauro, così concepito, in particolare la decorazioni di interni nel Palazzo che non erano mai stati realizzati in precedenza, provocano ancora molte polemiche.

Tuttavia, la tenuta di Tsaritsyno, è l’unico esempio in architettura neogotica detta, anche “gotico russo” che dal XVIII° Sec. è presente sul territorio russo.

L’edificio principale del complesso è il Palazzo Grande, progettato dall’architetto Matvej Kazakov, che pur costruito sotto due diversi architetti dal 1786 al 1796, mantenne le vivaci caratteristiche neo-gotiche come: le torri, gli archi a sesto acuto,ma lo stile complessivo del Palazzo è più vicino ai canoni del classicismo.

Chiesa dell’Icona della Madre di Dio

Una delle sale più belle del Palazzo è quella di Caterina II^ che impressiona con il suo lussuoso pavimento in parquet intarsiato con vari tipi di legni pregiati e le decorazioni murali dorate e i lussuosi lampadari di cristallo.

Nel parco, intorno al palazzo sono presenti diversi costruzioni:

La Chiesa dell’Icona della Madre di Dio è l’unico edificio salvato appartenente alla prima tenuta quella del Principe Kantemir, che l’Arch. Bazhenov incluse nel progetto di ristrutturazione.

 

 

Casa del Pane

Gli altri edifici sono:

  • le Tre caserme della cavalleria che sono decorate dei simboli massonici;
  • la Casa del pane (1784—1785) dove in precedenza si trovava la cucina: sulle facciate dell’edificio ci sono degli altorilievi a forma di pane e sale.
  • il Palazzo Medio (Teatro dell’Opera) 1776— 1778 che è il capolavoro dell’architetto Bazhenov, paragonato a un gigantesco portagioie intagliato.  Il palazzo era presumibilmente destinato a piccoli ricevimenti ufficiali e cerimonie di corte, nonché agli spettacoli teatrali e ai divertimenti di Caterina II°.

I Ponti decorativi:

  • Grande Ponte

    Il Gran Ponte (1778— 1784) è un capolavoro dell’ingegneria di ponti russa

  • Il Ponte delle figure (1176 —1778) è costruito sul principio di un viadotto con alcuni elementi decorativi che ricordano le pareti del Cremlino a Mosca.

Altre opere interessanti presenti sono quelli dei pergolati, delle grotte artificiali, degli archi, le torri e gli stagni.

Il terreno del parco vede la presenza di antichi tumuli appartenenti alla tribù slavica orientale degli Vjatiči risalenti all’XI°-XIII° secolo.

Un gioiello da vedere sono le serre, che fornivano frutta, verdura ed erbe esotiche alle tavole della famiglia reale e degli aristocratici, queste sono state restaurate esattamente come erano nel tempo di Caterina II^ e sono ancora utilizzate per lo scopo previsto, infatti coltivano piante esotiche provenienti da diverse parti del mondo.

Grande Fontana del Parco

Sull’isola artificiale nell’area acquatica dello stagno di Tsaritsyno è situata la fontana musicale che è una delle più grandi fontane di Mosca, il suo diametro è di 55 metri, con 807 getti, e ognuno di essi suona una melodia sincronizzata con le altre, con una forza variabile in grado di far salire il getto d’acqua fino a 15 metri di altezza e cambiare lo spessore e la direzione dei getti in ogni secondo.

Nel 1984, nei vari edifici fu aperto il Museo delle arti decorative e applicate dei popoli dell’URSS e gli ampi saloni dei padiglioni espongono oltre 40.000 opere di arte decorativa e applicata, oltre agli oggetti legati alla famiglia imperiale.

 

 

INDICAZIONI UTILI

  • Stazione della metropolitana “Tsaritsyno“(Царицыно)
  • Sito web: https://tsaritsyno-museum.ru/
  • Orario: Lo spazio è aperto ogni giorno dal 06:00 al 00:00
  • Ingresso al Parco – libero
  • Ingresso agli Edifici: biglietto unico 710 ₽ – €. 8

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  1. […] di elementi dell’architettura orientale, infatti i contorni del Palazzo assomiglia al Grande Palazzo a Tsaritsyno, un’altra sua opera eseguita nel […]

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