
Monastero Danilov–Veduta dall’alto
Il Monastero Maschile Danilov si trova a Mosca, sulla riva destra del fiume Moscova, fondato alla fine del XIII° secolo dal Principe di Mosca Daniil Alexandrovich, ed è il più antico della capitale.
Gli scavi effettuati negli anni ’80 sul territorio del monastero e il recupero di reperti archeologici di diversi manufatti del III° e IV° secolo A.C. e la scoperta di numerosi di tesori di “dirham orientali” che era la valuta molto usata alla fine del I° secolo, testimoniano la presenza in questo luogo non solo del più grande insediamento della antica città di Mosca, ma che questo sito era abitato molto prima che la gente iniziasse a stabilirsi sulla collina Borovitskaya dove sorge il Cremlino, ma ci permette di dire che qui iniziò la storia di Mosca.
Alla fine del XIII° secolo (1282), il Principe Daniil, figlio più piccolo del Principe Santo Aleksandr Nevskij, fondò il primo Monastero a Mosca e la prima costruzione fu una chiesa in legno dedicata nel nome del Santo venerabile Daniil lo Stilita, che ne diventò il protettore.

Stampa del Monastero prima della Rivoluzione
Le leggende raccontano che prima della sua morte, il principe Daniel si fece monaco (1303) e dopo la morte fu sepolto nel cimitero comune del monastero e la chiesa ortodossa russa lo venera come santo.
Durante l’invasione dei mongoli dell’Orda d’Oro, il monastero fu distrutto e per quasi due secoli e mezzo del Monastero Danilov rimasero solo i ruderi, solo grazie allo Zar Ivan il Terribile, che lo ricostruì e lo rimise a disposizione della Chiesa Ortodossa svolgendo un ruolo importante nella storia della Chiesa russa .
Il monastero ha dovuto affrontare molte situazioni critiche nel corso della sua storia, ma le prove più terribili arrivarono nel XX° secolo durante gli anni della persecuzione religiosa messa in atto dalle autorità sovietiche.

Foto del 1983-Sopraluogo del futuro Patriarca Aleksij II
Il Monastero fu chiuso già nel 1919, quando la proprietà fu nazionalizzata ai sensi del Decreto che inglobava i beni della Chiesa Ortodossa allo Stato Sovietico, ma grazie al coraggio e alla guida dell’Abate Archimandrita Tikhon i monaci riuscirono a rimanere nelle loro abitazioni mantenendo una vita monastica a tutti gli effetti per diversi anni, fino al 1930, quando il monastero grazie alla resistente dei monaci fu l’ultimo ad essere chiuso a Mosca, ma nel 1937 l’Arcivescovo e la maggior parte dei monaci furono fucilati e al posto dei monaci lo spazio fu utilizzato per un centro di accoglienza per i bambini di strada e giovani delinquenti sotto il controllo del NKVD.
Nei primi anni ’30 molte opere sacre presenti nel Monastero furono distrutte, ma molte opere finirono all’estero vendute a magnati stranieri come le campane antiche del monastero acquistate dall’americano Charles Richard Crane, mentre nel piazzale centrale di fronte alla Cattedrale fu eretto un monumento di Lenin, tolto negli anni ’80.

Cattedrale dei Santi Padri dei sette Concili Ecumenici
Nel 1983, il Monastero fu il primo edificio religioso ad essere restituito alla Chiesa Ortodossa russa e in breve tempo, fu restaurato è riportato al suo aspetto storico dei secoli XVII° e XIX° Sec. e attualmente, il Monastero Danilov comprende diversi monumenti ben conservati come la Chiesa di San Simeone lo Stilita con le sue porte sacre e un Campanile di 45 metri che si trovano al centro del muro settentrionale.
La Cattedrale dei Santi Padri dei Sette Concili Ecumenici
La più antica e frequentata Chiesa del Monastero Danilov è la Cattedrale dei Santi Padri dei Sette Concili Ecumenici, questa costruzione in pietra fu ordinata dallo Zar Ivan il Terribile in concomitanza con la ricostruzione del monastero nel 1555.
Il luogo scelto per la sua costruzione fu quello del cimitero del monastero, dove c’era la tomba del Principe Daniil dove si costruì una piccola chiesa con una cupola in pietra bianca dedicata ai Santi Padri e ricoperta di piastrelle verdi, purtroppo il tempio fu distrutto.

Iconostasi Cattedrale dei Santi Padri
Verso il 1670 vicino al vecchio edificio fu costruito una nuova Chiesa e un refettorio per il monastero con due edifici adiacenti: la piccola cappella dedicata alla Vergine Protettrice, e l’altra dedicata al Santo Profeta Daniil.
Nel 1805-1806 la Cattedrale fu ricostruita aggiungendo una sovrastruttura di un piano e furono aggiunte le cappelle laterali di San Daniil e dei Santi Boris e Gleb, così, si è sviluppata una composizione architettonica unica di Mosca: due chiese superiori situate su una inferiore.
La Cattedrale ha una ricca iconostasi che rappresentano un’unica struttura formata da 67 icone che si fanno risalire alla scuola della città di Kostroma della fine del XVII°— XVIII° sec., infatti si tratta di un trasferimento di opere dal Monastero Danilov dalla Trinità e San Sergio della città di Sergiev Posad e dall’Accademia Teologica di Mosca.
Anche la Cappella di profeta Daniil ha l’iconostasi su quattro livelli , mentre “Le porte reali” risalenti al XVII° secolo, sono state trasferite al Museo del Cremlino di Mosca, per proteggere un monumento altamente artistico dell’antica arte russa.

Esterno Cattedrale Trinita
La Cattedrale della Trinità
La Cattedrale della Trinità è la Chiesa principale del Monastero Danilov.

Interno Cattedrale Trinità
Costruita nel 1838 dall’architetto Osip Bove nello stile del tardo classicismo russo e la composizione volumetrica dell’edificio si distingue per la sua maestosa grazie ad una rigorosa soluzione classica e ad una decorazione essenziale della facciata, infatti la Cattedrale si distingue per lo splendore e il lusso degli interni, la ricchezza della decorazioni e dei suoi arredi sacri.
Impressionante l’iconostasi principale che ha la forma di un arco trionfale, mentre gli altari laterali quello settentrionale e meridionale hanno una forma rotonda con cupole emisferiche.
La cattedrale è stata restaurata nel 1986.
Il Khachkar

Khachkar
Nel Monastero Danilov si presenta un vecchio monumento “khachkar” (croce di pietra) scolpito nel XIII ° secolo, un antico cippo funerario armeno, rappresentato da una lastra di pietra con una croce scolpita, che nel novembre 2010, i khachkar sono stati inclusi nella lista dell’UNESCO del Patrimonio culturale immateriale dell’umanità.
Il monumento fu donato alla Chiesa Ortodossa russa nel 1988 da Vazgen I° Patriarca supremo e Catholicos di tutti gli armeni nella ricorrenza dei 1000 anni dell’evangelizzazione della Antica Rus’.
Dal 1983 Il Monastero è la sede centrale della Chiesa ortodossa e la Residenza del Patriarca di Mosca e di tutta la Russia e negli anni 1983-1988 nella parte occidentale del Monastero Danilov è stata costruita la Residenza di Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia.
Residenza di Sua Santità il Patriarca di Mosca e di tutta la Russia

Sede del Patriarcato
La costruzione della residenza patriarcale sul territorio del monastero di Danilov ha impegnato molto gli architetti, poiché la nuova struttura non avrebbe dovuto disturbare l’insieme architettonico già esistente.
L’edificio su due piani combina lo stile dell’architettura sovietica degli anni ’70 –’80, del XX° secolo con riferimenti alla tradizione tardo medievale, interessante la sua struttura urbanistica, che se vista dall’alto ha la caratteristica del rione russo, dove risalta la forma del palazzo che mette in rilievo la lettera cirillica “ш” (scha).
Dopo l’impegno della visita ai monumenti cogliete l’occasione di riposarvi godendo delle tradizioni culinarie russe che qui sono state accuratamente preservate, bisogna sapere che da sempre i monasteri in Russia sono stati centri non solo di vita spirituale, ma anche di accoglienza e di attività economiche e nel Monastero Danilov scoprirete le eccellenze e potrete acquistare nei negozi prodotti unici come il miele o assaggiare deliziosi dolci e bibite o bere tè o caffè, tutto preparato dai monaci.

Ingresso di San Simeone lo Stilita
INFORMAZIONI UTILI
- Sito web: https://msdm.ru/
- Metropolitana “Tulskaya” Тульская
- Orario: Il monastero è aperto per le visite tutti giorni dalle 6:00 alle 20:00.
- Ingresso libero
Lascia un commento