Le miniature in lacca del Villaggio Palekh

Le miniature in lacca del Villaggio Palekh, nella Regione Ivanovo

 

Miniatura su coperchio di tabacchiera

Il Villaggio Palekh è situato a 60 km dalla città di Ivanovo, che è inclusa nel famoso itinerario turistico russo dell’”Anello d’oro”.
La miniatura in lacca è uno dei più bei tipi di artigianato d’arte della Russia ed è lavorato da più di due secoli.
Le prime opere di questa tipica arte sono state le tabacchiere che erano fatte  su imitazione delle famose lacche cinesi, un prodotto che ha avuto successo quando alla Corte Imperiale russa è  arrivata la moda di utilizzare per uso personale il tabacco da fiuto (particolarmente affezionate al tabacco erano l’imperatrice Elisabetta Petrovna e Caterina II la Grande).
In Russia, oggi ci sono quattro centri artiginali, che sono attivi e continuano le antiche tradizioni dell’arte russa della pittura in miniatura su lacca: Fedoskino, Palekh, Holuy e Mstera.
Prima della rivoluzione nel 1917, tutte le città, tranne Fedoskino, erano conosciuti in Russia, anche come i maggiori centri della pittura di icone.
Il centro più antico e il più noto per la lavorazione di questo artigianato artistico è il Villaggio di Palekh nella regione di Ivanovo, qui i pittori per i secoli, perchè hanno dipinto le icone e gli affreschi e i restauri delle più importanti chiese e cattedrali ortodosse, come: la Cattedrale della Trinità-Sergio Laura, il convento di Novodevichy e la famosa Camera sfaccettato del Cremlino di Mosca.
Lo stile di questi artisti si formò sotto l’influenza delle famose scuole di pittura di Mosca, Novgorod e Yaroslavl a partire dai secoli XVIII – inizi XIX secolo.

Icona dipinta dai Maestri di Palekh

Dopo la rivoluzione del 1917 molti artisti di queste città compresi quelli del  Villaggio Palekh rimasero senza lavoro e furono costretti a cercare nuove possibilità per realizzare il loro potenziale creativo e nel 1918, diversi artisti crearono la cooperativa  “Arte decorativa Palekh  ” che iniziò la produzione dai primi  lavori di pittura su legno laccata, ancora a tema religioso, ma i nuovi fatti politici del tempo, li obbligò a cercare nuove possibilità, infatti all’iconografia religiosa si aggiunse quella politica con le rappresentazione di immagini della rivoluzione bolscevica che nell’Esposizione Mondiale di Parigi del 1925 diede fama mondiale alle miniature in lacca di Palekh.
Con il patrocinio dello scrittore Maksim Gorkij, a cui piacevano molto i lavori dai maestri del villaggio di Palekh dal 1935 funziona un museo d’arte con un’enorme esposizione di oggetti di questo tipo di arte, provenienti da altre esperienze artistiche più famose sia dalla Russia che dal resto del mondo.
Il lavoro di questi oggetti è una manifestazione artistica unica nel suo genere, infatti la produzione dai vari oggetti, ma soprattutto  le scatole fatte di papier maché  sono dipinte finemente con tempera all’uovo e poi coperte con sei strati di lacca.
Il materiale di base di questi oggetti è la cartapesta, che viene pressata nella forma desiderata, dopo essere stata spalmata con la colla, bagnata con olio vegetale e poi asciugata, il materiale, così ottenuto, non si rompe ne’ deformare restando completamente inalterato anche per secoli.

Nuove celebrazioni

I soggetti dipinti si rifanno a tradizioni russe antichissime e quelli religiosi trovano l’origine artistica nella pittura russa delle icone, ma oggi possiamo vedere nuovi  motivi ricorrenti che riguardano sempre temi come leggende, favole, battaglie, scene di caccia, danze popolari ,fiori e paesaggi, ma anche  immagini molto belle di troike trascinate da cavalli sulla neve, oppure immagini dell’ Uccello di fuoco presente nella letteratura russa.
La pittura di Palekh è caratterizzata da un disegno sottile e liscio su uno sfondo nero, i lavori sono eseguiti con una predominanza del colore oro (per fare il colore si usa l’oro vero sciolto) in una combinazione di tre colori primari – rosso, giallo e verde, questi colori risalgano alle tradizioni delle antiche icone russe.
La scuola di pittura di Palekh si distingue per la particolarità delle figure presenti in questi dipinti, per le proporzioni allungate, le pose aggraziate e  sono ombreggiate da una filigrana.
Solitamente per la lucidatura del colore oro si utilizza un metodo unico, si usa il dente di un lupo che da all’oro una superficie particolarmente liscia e lucida.
La lucidatura finale di tutto il pezzo viene svolta dal  maestro artigiano che lo fa esclusivamente a mano. La superficie viene coperta di grasso di lardo e trattata velocemente, con una mano bagnata con acqua tiepida.
Per creare un oggetto d’artigiano artistico occorrono diversi giorni, a volte addirittura mesi, perché le miniature di Palekh sono lavorate dall’ inizio alla fine dalle mani di un maestro, ecco perché ogni oggetto sia una scatola, cassa o tabacchiera , spilla, pannello, oppure  posacenere è un  pezzo unico ed irripetibile, anche se sembra simile, ad un altro e senza dubbio l’oggetto riflette la personalità creativa dell’autore.
Ogni pezzo è firmato di propria  mano del maestro  ed è sempre contrassegnato il luogo di provenienza. Ogni opera ha una stampa  Made in Russia, e viene fornito con un certificato che attesta l’autenticità del lavoro.
Dal 1928 è attiva nel Villaggio  Palekh  una Scuola d’arte antica, dove si insegna  questa antica tradizione artistica e attualmente sono presenti diversi laboratori che continuano la tradizione dell’Arte Russa insieme ad altri piccoli laboratori privati di singoli artisti.

Il marchio delle Miniature Palekh

Tutti il lavori prodotti sul territorio di Palekh sono identificabili dal marchio  Artisti di  Palekh rappresentati dal famoso Uccello di fuoco (scelto perché rappresenta il personaggio di una famosa favola russa).
Vi suggeriamo di visitare la collezione del museo d’Arte che comprende oltre 10.000 pezzi, tra cui più di 3.000 icone,  capolavori dai maestri della miniatura in lacca  che vanno dal XIV-XVI secolo ad oggi, si potranno vedere anche i lavori dei laboratori che hanno ottenuto importanti premi internazionali nelle varie esposizioni. Il Museo d’Arte dispone di un salone-negozio di souvenir e oggetti selezionati dei vari maestri artiginali.

Comments

  1. Franco Magnani

    A Paleck sebbene collezioni, non sono stato, a Fedoskyno sono stato e ho conosciuto vari artisti nelle loro case private. A Fedoskyno a differenza di Palek la scuola do origine prevomunista e poi sovietica non ha chiuso, ci sono ancora molti artisti che lavorano associati. I migliori hanno deciso di lavorare individualmente.A Paleck ? Se non vado errato dal 1992 la scuola è chiusa

  2. Ho avuto la fortuna di comperare negli anni da un commerciante russo in Italia un gran numero di scatole di Palekh. La mia meraviglia ed apprezzamento verso quest’arte sta nel fatto che sono state prodotte con una precisone incredibile, i pittori hanno usato anche pennelli con un solo pelo tanto le figure sono microscopicamente realizzate. Ho avuto anche l’occasione di comperare una scatola da 40 x 40 cm. con la raffigurazione dell’uscita dello Zar dalla Cattedrale di Mosca ed ho individuato in un libro di Puskin esattamente la descrizione dell’avvenimento. Nel leggere e guardare mi è sembrato di essere a teatro tanto tutta la scenografia era perfetta, incluso il cappello di ferro del povero. Una curiosità, in moltissime scatole c’è sempre uno scoiattolo, sicuramente per i russi ha un significato tradizionale particolare, vorrei tanto saperlo.

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  1. […] a una nuova particolare scuola artistica di artigianato tradizionale che vede città come: Palekh, Mstera, Kholuy, famose anch’esse per i lavori in lacca che hanno glorificato l’artigianato […]

  2. […] epoche e artigianato popolare di diverse regioni russe, negli stili tradizionali russi come: le miniature in lacca del Villaggio Palekh,  Khokhloma, la ceramica di Gzel, gli smalti di Rostov e molto […]

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