La storia del Cognac russo: due confronti a favore dei russi
Diciamo subito che “Cognac” è un nome di origine controllata, tutelata internazionalmente e questo liquore può essere prodotto solo nella regione francese che ha lo stesso nome e che stabilisce il termine Cognac ai soli distillati di vino prodotti nella regione del Cognac, ma in Russia, anche oggi troviamo liquori che portano il nome di “Рoссийский Коньяк” (Cognac russo).
Il “Cognac russo“, è un brandy prodotto in Russia con le stesse materie prime e utilizzando, approssimativamente, gli stessi procedimenti e le stesse tecnologie, la Russia ha una lunga tradizione nella produzione di alcolici tipo il brandy.
Il cuore della produzione del cognac russo è il Daghestan, una repubblica del Caucaso settentrionale Federata alla Russia ed è la regione più meridionale della Federazione.
La storia della viticoltura e della vinificazione in Daghestan è fortemente influenzata dalla Grande Via della Seta, che attraversava il suo territorio.
Lo Zar Pietro il Grande, che visitò questi luoghi durante la campagna persiana del 1722 (conosciuta nella storiografia russa come la “Campagna persiana di Pietro il
Grande“) apprezzò molto il vino locale e diede istruzioni per organizzare nella città di Kizlyar una tenuta reale, dove fu impiantato un nuovo vigneto con vitigni europei e costruita una cantina e un deposito dei vini.
Precedentemente, nella città di Kizlyar veniva fatta una produzione di alcol derivante dall’uva di vitigni di bassa qualità, che dopo l’invecchiamento in botti di rovere, assomigliava vagamente ad un liquore che cercava di somigliare ad un brendy.
Nel 1885, l’imprenditore di vini e liquori di origine georgiana, David Saradjishvili, acquistò le distillerie a Kizlyar e riuscì a sviluppare una tecnologia di produzione, utilizzando un’esperienza fatta in Francia, infatti grazie all’amicizia con il figlio del fondatore della prestigiosa casa di liquori “Cognac” Jean Baptiste Camus, creatore della “Camus La Grande Marque“, tutti i segreti professionali della produzione di cognac sono stati acquisiti dal Saradjishvili che fu aiutato anche all’acquisto delle attrezzature tecniche della nuova impresa.
Secondo i documenti d’archivio, l’azienda è stata la prima nell’impero russo a produrre cognac facendolo invecchiare in botte di quercia di montagna caucasica e diventò il fornitore della casa reale sottraendola ai francesi.
I cognac di fabbricazione russa soddisfacevano completamente il mercato interno e venivano ampiamente esportati all’estero con grande successo, cosi dal 1890 al 1901 ottennero 12 diverse medaglie e diplomi.
Gli eventi socio politici che attraversarono la Russia dal 1914 al 1917 ebbero notevoli influenze sulla produzione del Cognac russo, con l’inizio della prima guerra mondiale, fu introdotta una legge che vietava la produzione di superalcolici e il lavoro della fabbrica fu sospeso e nella nuova Russia dei Soviet, addirittura ci fu una ribellione della popolazione locale che nel 1924, per far riprendere l’attività di produzione verso i consumatori.
Anche durante la II^ Guerra Mondiale, la produzione di liquori fu sospesa e si passo alla sola produzione di alcol, che divenne una risorsa strategica di guerra, tanto che le riserve delle cantine furono messe sotto custodia militare e trasferite in Armenia e in Giorgia.
Nel 1947, la fabbrica fu riaperta e ricostruita a causa che la città di Kizlyar era proprio sulla linea del fronte di guerra e solo nel 1955 fu messo in commercio un cognac che dopo poco divenne uno delle più popolari superalcolici dell’area post-sovietica.
Il clima del Daghestan pur rientrando in quello continentale moderato è arido, quindi tutti i vigneti, per avere una produzione di qualità sono dotati di un sistema di irrigazione a goccia.
Le ampie aree di vigneti e la distanza dalle zone industriali, garantiscono un’ottima qualità dell’uva locale, che insieme alle proprietà organolettiche del suolo e ad una sempre più esperta enologia fa di questa regione la migliore produzione di cognac russo di buona qualità, acquisendo tradizioni e regole di preparazione speciali che sono vincolanti.
La tecnica di preparazione vede il distillato diviso in tre momenti , dove i primi 10 litri “testa” e gli ultimi 100 litri “code” non vengono utilizzati per la preparazione del alcool utile alla preparazione del cognac, mentre nella seconda distillazione si utilizza solo la parte centrale “cuore”.
Le tradizioni vuole che il futuro cognac russo sarà versato in botti di rovere e le botti destinate all’invecchiamento sono realizzate esclusivamente con rovere caucasico locale con almeno 40 anni e se parliamo di botti utilizzate per le migliori marche, l’età dell’albero è di 100 anni e oltre.
Il legno di quercia locale arricchisce il liquore con componenti essenziali dovuti a acidi organici, coloranti naturali (essenza del legno) e influenza in modo significativo l’aroma del cognac.
Oggi l’azienda dei liquori di Kizlyar è una società per azioni ed è tra i cinque maggiori produttori russi e occupa il quarto posto nella classifica dei migliori produttori della categoria brandy.
Il Cognac di Kizlyar si propone con diversi gradimenti di invecchiamento (da 3 a 35 anni) e si presenta con 13 vari marchi.
Il cognac del Daghestan oggi è un prodotto molto popolare, ha una quota di mercato che raggiunge l’80% ed ha una buona reputazione non solo in Russia, ma supera abbondantemente i suoi confini, e continua a ricevere premi in mostre internazionali.
I prodotti della fabbrica hanno ricevuto più di 40 Grand Prix, il Golden Palm Prize in Francia, il Golden Galaxy Prize negli Stati Uniti, oltre 400 medaglie d’oro e d’argento.
Dal 2008 è fornitore ufficiale del Cremlino di Mosca.
Il vero orgoglio della produzione del cognac russo del Dagestan è il marchio “ Bagration”, nel 1980 la produzione che aveva raggiunto i 5 anni di invecchiamento era destinata ad omaggiare le personalità invitate alle Olimpiadi estive di Mosca, con il nome “Olimpico“, ma poiché molti paesi occidentali boicottarono la partecipazione, quel specifico uso e marchio fu annullato.
Nel 1994, con il liquore che avevano raggiunto i 20 anni di invecchiamento, fu prodotto un nuovo marchio di cognac riproponendo il nome “Bagration” che prendeva il nome dal Generale Peter Bagration che combattè contro Napoleone e nativo della città di Kizlyar.
Nel 1997, all’Esposizione Internazionale di Nizza, dove il cognac russo è stato presentato per la prima volta, il “Bagration” ricevette i due massimi riconoscimenti: il “Grand Prix” e il Certificato Internazionale d’Inghilterra grazie ai massimi voti raccolti dal suo gusto, due grandi medaglie d’oro e in seguito conquistò più di 20 medaglie d’oro in concorsi internazionali.
In Francia, “” è stato riconosciuto come il migliore, nella categoria speciale “Gourmet Drink” e ha vinto la battaglia con il cognac francese “Napoleon” per il titolo “Best Cognac“, che gli dà il diritto di essere considerato “Re dei cognac“, per i russi queste vittorie hanno un sapore particolare di una doppia vittoria sui francesi: la prima è la sconfitta inflitta a Napoleone nella Guerra di Russia (1812), la seconda il Cognac “Bagration” che supera il Cognac francese “Napoleon”.
Per la produzione del “Bagration” vengono utilizzati vitigni selezionati e la raccolta e la procedura di spremitura del succo d’uva avviene normalmente nel mese di ottobre ed è completamente automatizzata, la fermentazione alcolica è svolta naturalmente e dura da due a tre settimane in tini di acciaio inox, subito dopo segue la seconda fermentazione malolattica, del tutto naturale prodotta dall’azione dei batteri lattici, che trasformano l’acido malico contenuto nel mosto in acido lattico.
L’età minima per l’assemblaggio è di 20 anni e il distillato viene invecchiato in botte di quercia di montagna caucasica con le caratteristiche sopra riportate.
Il liquore ha un corpo forte con un aroma rotondo e un lungo retrogusto, il sapore è ricco e complesso ed è dominato da sfumature di sherry, frutti esotici e noce moscata con le note di vecchia quercia e questo mix consente al liquore di distinguersi da qualsiasi cognac analogo.
Caratteristica e consigli di uso:
- Il colore è ambrato, scuro con riflessi oro rosso
- Il alcol è arrotondato il gusto è di multiforme del cognac si rivela in più fasi e gradualmente svelato dai toni della frutta secca e del cioccolato.
- L’aroma è dominato da sfumature di cannella e arancia candita.
- Il contenuto di alcool a 40 gradi.
- Zucchero contenuto – 10 g / l.
- Va bevuta ad una temperatura tra 20 – 25 °C nel bicchieri speciali con un collo stretto di un terzo ripieno o meno.
Il “Bagration” va bevuto con moderazione, a piccoli sorsi, dando la possibilità di passarlo su tutta la bocca, questo permette di rivelare appieno l’aroma contenuto nel cognac è consuetudine berlo nella sua forma pura per rivelare completamente il suo gusto.
È consigliato come aperitivo o digestivo, però si sposa bene anche con alcuni cibi come: prosciutto e altre prelibatezze di carne, come maiale magro e pollame ma anche con frutti di mare, altrimenti frutta dolce e dessert al cioccolato e al caffè.
Il “Bagration” può essere gustato per ore, sentendo un’ondata di forza e freschezza ad ogni sorso.
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