Il Mar Baltico è sempre stato ricco della presenza dell’ambra a nella regione di Kaliningrad ci sono i più grandi giacimenti della “Pietra del sole”, che rappresentano il 90% della produzione mondiale di ambra e dove si trovano gli impianti industriali più importanti per l’estrazione e la sua lavorazione.
Il Museo dell’Ambra si trova nella parte centrale della città di Kaliningrad all’interno di un castello della metà del secolo XIX, (1853) una delle fortificazioni dell’antica Konigsberg collegata ai strengthenings (rinforzi) difensivi della città che presero il nome del maresciallo prussiano Friedrich Karl Don, a capo dell’esercito imperiale della guerra di liberazione contro l’invasione napoleonica.
Il museo fu aperto nel 1979, dopo un restauro importante, perché la torre ” Don” ha avuto molti danni durante la seconda guerra mondiale.
È sviluppato su tre piani con 28 stanze su una superficie totale di 1000 m2, ospita 16.000 oggetti artistici in Ambra, però ne sono esposti solo 2.000.
Il Museo è suddiviso in diverse sezionie di particolare interesse sono le sale dove sono esposti manufatti storici-archeologici: gioielli e oggetti in ambra del periodo Neolitico (IV-II millennio aC).
Oltre a gioielli che racchiudono insetti preistorici, una delle opere più affascinanti custodite in questo museo è un calice di ambra e avorio decorato con quattro scene raffiguranti Cristoforo Colombo, la Nina, la Pinta e la Santa Maria.
Di particolare valore sono le opere uniche dei maestri dei secoli XVII-XVIII, donate al museo dalla Camera dell’Armeria del Cremlino di Mosca nel 1978.
Sono presenti anche copie moderne di antichi oggetti d’ambra, ricreati da frammenti della famosa “Camera di Ambra” scomparsa durante la Seconda Guerra Mondiale, sottratta dai Tedeschi e nelle altre stanze si potranno vedere oggetti originali del XIX – XX secolo, con le opere di artisti contemporanei provenienti dalla Russia, Germania, Danimarca, Lettonia, Lituania, Polonia, USA, Francia, Giappone.
Nel museo sono raccolti dei pezzi pezzi unici come una pepita del peso di 4 kg e 280 , ma il vero tesoro del museo è il lampadario in ambra creato da un gruppo di artisti, presumibilmente all’inizio degli anni Cinquanta, in piena epoca staliniana e realizzato in stile impero, del peso di 22 chili, si racconta che il lampadario sia stato realizzato come un regalo di lusso da destinare a qualche ospite straniero, così come è avvenuto con il prezioso rompighiaccio atomico “Lenin”, realizzato per il generale americano Eisenhower, per ordine di Nikita Kruscev, di cui nel museo espone una copia.
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