Mosca-Kitaj-Gorod: il centro della Russia 

Dov’è il cuore della Russia?  Tutti immaginano la risposta! Mosca!, la Piazza Rossa!

Targa km. 0

Per trovare una risposta corretta dovete andare nel punto in cui si incontrano le due piazze, quella Rossa e quella di Manezhnaya, se fate attenzione troverete una grande “targa” di bronzo, che simboleggia  l’inizio di tutte le strade che si irradiano in tutta la Russia, con una lunghezza totale di 1.507.751 km. come a Roma con il cippo della “regina viarium”, la nostra Via Appia,

E la scelta non è stata fatta in base all’importanza delle piazze, ma perché proprio da qui, all’inizio della storia di Mosca, partivano le strade che portavano in tutte le direzioni del vasto territorio russo.

Dopo aver visitato la Piazza Rossa, non affrettatevi ad uscire, ma fate una passeggiata nel quartiere di Kitaj-Gorod, il più antico di Mosca e vi assicuro che le strade di Kitaj-Gorod sono perfette per scattare bellissime fotografie e per un ricordo indimenticabile.

Mappa Kitaj-Gorod XVII-XVIII Sec.

La storia di Kitaj-Gorod inizia nel XIV° secolo, quando la popolazione iniziò a stabilirsi vicino alla parte orientale delle mura del Cremlino dove si formò un “posàd” (sobborgo/borgata), un luogo sicuro dalle incursioni nemiche, poiché c’era l’opportunità di entrare velocemente dietro le mura della fortezza.

Il Cremlino di quell’epoca non poteva dare rifugio a tutti coloro che ne avevano bisogno, così nel 1536/1539 (il periodo di Elèna Glìnskaja, la madre di Ivan il Terribile) le mura della fortezza furono ampliate dall’architetto italiano Pietro Annibali con il nome russo di Petrok Malyj che eresse una fortezza lunga 2.567 m., larghe 4 metri e alte più di 6 metri, con 12 torri e 4 porte.

Dipinto di Vasnezov ingresso a Kitaj-Gorod

La nuova costruzione fortificata era adiacente alle torri angolari del Cremlino e il nuovo territorio dietro le nuove mura fu chiamato Kitaj-Gorod.

L’origine di questo nome non è nota con certezza, l’ipotesi più popolare l’ associa alla vecchia parola slava “кита” (kita), che nell’antichità significava “ostacolo” una primitiva forma di muro formato da pali incrociati posti a una certa distanza e riempiti di terra e pietre.

Nella metà degli anni ’20 del 900, lo stato del monumento era fatiscente e nel 1932 con tacito consenso del Presidium del Comitato esecutivo centrale dell’URSS gli architetti della città proposero di demolire le mura e alla fine del 1933, le mura iniziarono ad essere smantellate e i materiali di risulta furono utilizzati per la costruzione dei tunnel della prima linea della metropolitana di Mosca.

Panoramica nel 1887

Durante la demolizione furono trovati passaggi e camere sotterranee, comprese, monete e abiti del XVII° secolo, alcuni pezzi delle antiche mura sono sopravvissuti e si possono vedere nel passaggio sotterraneo della stazione metropolitana di Kitaj-Gorod (all’uscita di via Varvarka) e l’altro sul Trekyakovskijproezd che collega via Nikolskaya e Teatralnij Proezd, dove si può vedere un frammento del muro e la “Torre di uccello”, l’unica sopravvissuta dai tempi antichi.

Dettaglio del muro originale

Con un frammento del muro, nel 1968-1973 è stato ricreato il passaggio Kitaygorodskij e nel 1994 è stata ricostruita la Porta della Resurrezione che conduce sulla Piazza Rossa.

Oggi il Quartiere Kitaj-Gorod rimane una “città nella città” per la sua intrinseca individualità in un’area relativamente piccola, con un gran numero di attrazioni associate alla storia di Mosca ed è la zona dove appartamenti e negozi sono i più cari della città, infatti le tre strade principali, Varvarka, Ilyinka e Nikolskaya sono ricche di negozi.

 

 

 

 

I magazzini statali GUM (Piazza Rossa,3)

Magazzini GUM

È un grande centro commerciale di lusso, che occupa un intero isolato di Kitaj-gorod, famoso già in epoca sovietica, perché qui i moscoviti potevano trovare tutto quello che veniva prodotto in Russia e oggi il GUM ha più di un centinaio, per lo più boutique di marchi prestigiosi e le migliori case di moda del mondo.

La Galleria del mercato (via Vavarka,1)

È un complesso di edifici costruiti nel 1889-1893 su progetto dall’architetto R. Klein che sostituirono i vecchi edifici costruiti nel 1815 dall’architetto O. Bove, parte della facciata che si affaccia sulla Piazza Rossa è inclusa nel patrimonio mondiale dell’UNESCO.

 

Antico Cortile inglese (via Varvarka, 4 A)

Cortile Inglese

Questo è uno degli edifici più antichi di Mosca, conservato fuori dal Cremlino ed è un monumento dell’architettura civile , fu costruito all’inizio del XVI° secolo, la casa fu donata ai rappresentanti dei mercanti inglesi, che consolidarono rapporti commerciali con la Moscovia (come veniva chiamata la regione di Mosca).

L’edificio ospita un museo con un’esposizione di documenti sui rapporti commerciali, copie di libri antichi e documenti sulle rotte commerciali marittime e terrestri.

Al fianco dell’edificio si trova la Chiesa del Massimo Beato (via Varvarka, 4) costruita nel 1698-1699.

 

 

Parco Zaryadye (via Varvarka, 6)

Parco Zaryadye

Fu costruito sul sito dell’ex Gallerie del mercato e sui resti della demolizione dell’albergo “Russia” avvenuta nel 2006, il parco si trova tra Kitaygorodskij Proezd, via Varvarka e via Moskvoretskaya.

L’unicità del parco consiste nella predisposizione di quattro tipici paesaggi russi, fedelmente ricreati: la tundra, la steppa, la foresta e le zone acquitrinose, qui le piante sono lasciate crescere in assoluta libertà.

I luoghi più interessanti di “Zaryadye” sono: il Ponte panoramico del belvedere sospeso sul fiume Moscova, un luogo unico, da cui ammirare la bellezza della natura circostante e il “Museo sotterraneo”, dove si possono vedere i reperti dagli scavi della costruzione del parco, tra cui: antiche armature militari, monete, articoli per la casa, cannoni, le visite guidate al museo partono ogni 20 minuti.

 

Antico cortile dello zar (via Varvarka, 8-10)

Antico cortile dello Zar

Un elegante campanile e un edificio in mattoni con due ordini di gallerie barocche russe, sono tutto ciò che resta dalla chiesa natale della dinastia Romanov ed è l’unico edificio superstite della vasto cortile dei boiardi Romanov, interessante è la visita alla Camera reale (XVI— XVII sec.) dove nel luglio del 1596 nacque il primo zar della famiglia Romanov: Mikhail Fedorovich e oggi ospita un museo unico che presenta reperti del XII-XVI secoli e la sua esposizione fa conoscere le peculiarità della vita patriarcale della nobiltà moscovita dei XVI° e XVII° secolo.

 

 

 

 

Chiesa di S Giorgio il Vittorioso

Chiesa di San Giorgio il Vittorioso (via Varvarka,12)

Della Chiesa gli annali del 1462 la ricordano come la Chiesa dell’Intercessione, ma l’edificio sormontato da cinque cupole fu eretto nel 1658 sulla fondamenta della chiesa precedente e i suoi elementi architettonici (cornici e plateau) sono fatti in mattoni rossi tagliati a mano e all’interno del tempio sono conservati dipinti e affreschi del XVII° e XVIII° secolo.

 

 

Chiesa della Trinità a Nikitniki (corsia Nikitnikov, 3)

Chiesa della Trinità a Nikitniki

La chiesa si presenta come il modello dello stile architettonico russo della metà del XVII° secolo e servì da modello per molte chiese di Mosca.

Le pareti della Chiesa sono riccamente decorate con intagli in pietra bianca e ricche decorazioni con piastrelle.

Le pitture interne furono eseguite dal 1652 al 1653, dai migliori maestri dell’Armeria del Cremlino: Joseph Vladimirov, Simon Ushakov e altri.

 

 

Monastero Zaikonospasskij ( via Nikolskaya, 7-9)

Fu fondato da Boris Godunov nel 1600 e fu il primo centro di formazione teologica, con la sua scuola educativa, poi riorganizzata nell’Accademia slavo-greco-latina, che in seguito divenne l’Accademia Teologica di Mosca.

Dall’insieme degli edifici del monastero sono sopravvissuti fino ad oggi poche cose: la Cattedrale del Salvatore, costruita nel 1660, per volere del sovrano Alexei Mikhailovich e l’edificio dei preti con le gallerie commerciali.

Monastero greco di San Nicola

Monastero greco di San Nicola (via Nikolskaya 11-13)

Questo è uno dei più antichi chiostri monastici di Kitaj-Gorod (1390) ed era la sede di rappresentanza e il rifugio dei monaci greci dell’Athos quando erano a Mosca, degni di essere visitato è il monastero sopravvissuto l’edificio della Casa redditizia, il campanile e la cappella di Nicola Taumaturgo, costruita nel 1902.

 

Casa della stamperia (Nikolskaya,15)

Tipografia Sinodale

E’ la prima stamperia russa, nata su ordine di Ivan il Terribile nel 1553 e confermata dal libro “Gli Atti e le Lettere degli Apostoli” che riporta la data del 1564 e il nome di Ivan Fedorov.

Nel tumulto del 1611, che produsse un periodo di completa anarchia, compresa la fine della dinastia dei Rjuriki e l’inizio di quella dei Romanov, la tipologia fu bruciata e nel 1620 fu ricostruita e lavorò intensamente fino a tutto il XVIII° secolo, pubblicando libri liturgici e manuali.

Nel 1703, per ordine di Pietro I, nella tipografia sulla via Nikolskaya fu pubblicato il primo giornale russo che segnò l’inizio della stampa periodica russa. Nel 1721, la Stamperia di Mosca venne conferita al Santo Sinodo, il più alto organo di governo della Chiesa Ortodossa Russa, e la casa editrice divenne religiosa.

Stamperia di Teremok

L’attuale tipografia risale al 1811 sul sito degli edifici fatiscenti della vecchia stamperia su progetto dell’architetto I. Mironovskij e rappresenta un insolito disegno che non ha simili ne sulla via Nikolskaya e probabilmente in tutta Mosca, infatti I’edificio richiama la moda dei tempi di Alessandro I che utilizzava un tipo di stile gotico rivisto, che allora era considerato antico russo, la facciata è decorata con finestre e torrette a lancetta, colonne tortili con ornamenti intricati.

L’edificio più antico della stamperia è il Teremok che è la scala che porta al livello superiore residenziale, che si trova nella parte dietro del palazzo ed è della fine del XV° secolo. L’edificio fu abilmente restaurato dall’architetto Artleben nel 1872-75 e gli interni furono dipinti dai maestri di Palekh.

Ora l’edificio è occupato dall’Istituto storico e archivistico della Russia.

 

Gostinij Dvor (via Ilyinka, 4)

Gostinij Dvor

L’edificio si trova nel quartiere di Kitaj-Gorod tra le via Varvarka e Ilyinka e risale al 1520, il suo nome deriva dalla parola russa “гость – gost” (ospite) nome che era usato nel senso di cliente.

Il primo edificio in pietra fu costruito nel 1640 su decreto del primo zar russo della dinastia Romanov, come un grande centro commerciale dove c’era una quantità notevole di merce proveniente da tutto il mondo.

Nel 1790, durante il regno di Caterina II, iniziò la ricostruzione dell’edificio secondo il progetto dell’architetto Giacomo Quarenghi.

L’incendio di Mosca del 1812, iniziò proprio da qui dal Centro Commerciale “Gostinij Dvor” e l’edificio fu restaurato sotto la direzione dell’architetto Osip Bove e completato solo nel 1830.

Il cortile interno l’Atrio ha un tetto trasparente con una superficie di 12.000 mq. il più grande in Europa.

Oggi, Gostiny Dvor ospita mostre aziendali, eventi culturali, concerti e sfilate di moda.

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