Lavorazione artistica della ghisa di Kasli

La Troika

Gli oggetti artistici in ghisa di Kasli sono uno dei più rinomati prodotti dell’artigianato russo, si tratta di sculture, grandi e piccole lavorate in fusione di ghisa e rappresenta una delle eccellenze dell’artigianato Siberiano, tanto da diventarne il simbolo.

La città di Kasli, si trova nella regione di Chelyabinsk (Siberia), circondata da numerosi laghi e boschi immensi, sul versante orientale del Medio Urali, alla periferia della pianura siberiana occidentale a 120 km da Ekaterinburg.

All’epoca dello Zar Pietro I, gli Urali centrali e meridionali, grazie alla ricchezza delle sue miniere, erano il centro principale della metallurgia ferrosa in Russia.

Le ringhiere del giardino Mikhailovskij a San Pietroburgo

Il metallo ricavato dalla lavorazione dei minerali, veniva utilizzato non solo per le esigenze della produzione metalmeccanica in genere, ma veniva utilizzata anche per decorare, soprattutto la ghisa. Infatti la città di San Pietroburgo, per le cancellate dei parchi, per le strutture dei numerosi ponti erano necessari materiali in ferro battuto, anche per le lanterne, le panchine, le lastre per la pavimentazione fu usata la ghisa.

La capacità artistica dei numerosi artigiani di Kasli produsse oggetti per le case dei ricchi come: mobili da giardino, decorazione per caminetti, candelabri.

Ingresso in ghisa in stile gotico- Parco di Tsarskoye Selo, 1777

Nel 1747, il ricco mercante  J. Korobkov fondò a Kasli una piccola fabbrica, analoga a molti altre, ma nel 1751 l’industriale Demidov l’acquisì e la fabbrica iniziò ad espandersi principalmente per le richieste della ricca borghesia di Mosca e San Pietroburgo.

La natura del successo non è legata alla soddisfazione di chi aveva visitato questa città, ed aveva ammirato le opere uniche dei maestri di Kasli, ma avere sotto gli occhi le porte modellate e la recinzione dei giardini volute dallo Zar Alessandro I°, che si sviluppano per tutta la lunghezza delle mura del Cremlino a Mosca; il cancello di ingresso del parco del Palazzo Grande di Caterina a Pushkin (Tsarskoye Selo).

Il momento di maggiore splendore per l’arte delle manifatture in ghisa può essere considerato il 1824, quando il nuovo manager della fabbrica Grigorij Zotov, introdusse la tecnologia tedesca dalla Royal Prussian Iron Foundry di Berlino, dove la loro produzione di oggetti d’arte aveva avuto un enorme successo in Europa.

Scultura N. Gogol, R. Bach, 1902

Zotov richiamò i migliori artisti di talento, incisori, fonditori, modellatori e altri specialisti e questo primo nucleo padroneggiarono rapidamente la tecnologia tedesca della fusione artistica portata nello stampo di sabbia asciutta, introducendo nuove innovazioni e iniziado, con successo, a usarle per fondere varie figurine, busti, gruppi scultorei e altri oggetti d’arte, superando i modelli tedeschi e negli anni 1840-1860, la fabbrica di Kasli divenne il centro della principale tradizione della fusione di ghisa.

Viene avviata la produzione delle sculture artistiche in ghisa di piccole dimensioni utili sulle scrivanie, si tratta di sculture

Figurine, Museo di Orlov, Yaroslavl

decorativi sui modelli dei famosi scultori russi P. Klodt, E. Lansere, A. Ober, R. Bach, N. Liberich, N. Laveretsky e molti altri. L’assortimento di prodotti inizia a rendere visibile i motivi della tradizione russa per soddisfare un’alta richiesta del mercato interno.

Il periodo di massimo splendore della produzione va dal 1860 al 1890, quando la richiesta di prodotti in ghisa raggiunse livelli senza precedenti e i manufatti diventano oggetti d’arte riconosciuti in tutto il mondo e premiati con numerosi premi internazionali prestigiosi.

Nel 1860 lo stabilimento di Kasli fu insignito del Golden Award, medaglia d’oro della Free Economical Society – medaglia d’argento della Mostra tessile di San Pietroburgo – diplomi e medaglie d’argento e d’oro al World Exhibitions di Parigi (1867), di Vienna (1873), di Philadelphia (1876), di Copenaghen (1888), di Stoccolma (1897).

Padiglione Russo, all’Esposizione mondiale del 1900 Parigi

Il successo più grande riconosciuto ai maestri artigiani degli Urali fu a Parigi all’Esposizione mondiale del 1900, quando rappresentarono la loro abilità, gli artigiani di Kasli realizzarono un padiglione interamente costruito in ghisa (architetto E. Baumgarten) in stile bizantino di dimensioni incredibili.

La struttura a tre livelli era composta da più di mille pezzi unici in ghisa che rappresentavano composizioni scultoree per un peso totale di quattro mila tonnellate e assomigliava a una favolosa tenda, sormontata da una corona traforata. L’ingresso principale era decorato con un pesante baldacchino di velluto, sorretto da aste di ghisa.

Il tema principale degli ornamenti era legato agli eroi leggendari, alle epopee, ai personaggi dei racconti popolari, agli uccelli profetici di gioia e dolore, torri, draghi, pesci, erbe dell’Antica Russia.

San Giorgio

Bisanzio e l’antica Russia si unirono in questa fantastica costruzione, mostrando a tutti visitatori un miracolo fatto di ghisa e l’elemento principale del padiglione espositivo rappresentato da una scultura in ghisa chiamata “Russia” raffigurante una guerriera ha creato un’immagine fantastica che è stata ricordata a lungo tempo dagli ospiti del padiglione.

Nel periodo delle due guerre mondiali la lavorazione della ghisa si annullò a causa della necessità di soddisfare la produzione orientata ai bisogni militari, così che l’arte della fusione artistica era quasi scomparsa, rimanevano esclusivamente le collezioni dei modelli prodotti precedentemente, comunque nel 1934 fu creato un laboratorio unico per la fusione artistica e architettonica.

Altorilievo “Congiunzione”, 2015  Metropolitana di San Pietroburgo

Grazie a questa minima presenza lo stabilimento iniziò a soddisfare gli ordini per la fornitura di pezzi soprattutto architettonici di grandi dimensioni per ponti e recinzioni per i viali e i parchi delle città metropolitane, ma anche panchine e pali per illuminazione.

Il tema dei prodotti fu aggiornato, grazie ai nuovi bisogni rappresentati dalle decorazioni per le stazioni della metropolitana di Mosca e Leningrado, poiché servivano pezzi di alto livello artistico artigianale.

L’impeccabilità artistica e l’alto livello estetico dei capolavori in ghisa di Kasli sono spiegati dall’uso di materiali di alta qualità, con caratteristiche uniche della sabbia per lo stampaggio, in grado

Lavorazione

di trasmettere i dettagli più raffinati e naturalmente dall’insuperabile capacità delle mani degli scultori, dei fonditori, dei modellatori, dei cesellatori, tutti veri artisti, che da un materiale duro come una pietra riescono a ricavare opere che hanno del miracoloso.

Oggi, siamo arrivati alla dodicesima generazione di artigiani, ma la produzione si realizzata secondo la tecnologia originale.

Gli oggetti artistici in fusione di Kasli si distinguono per la suggestiva decoratività e la grazia delle linee, nonostante il materiale usato: la ghisa e non appaiano ingombranti, nonostante il peso.

Lavorazione

Le caratteristiche fondamentali dello stile di Kasli sono: la presenza di sagome nette, l’attenzione degli dettagli, la trasmissione sottile di trame delle figure, l’alta qualità della colorazione opaca di nero di carbonio, la cui ricetta è nota solo ai maestri artigiani della fabbrica.

Attualmente, la fabbrica di Kasli è l’unica azienda in Europa che ha conservato le tradizioni e le tecnologie della fusione artistica di ghisa del periodo dell’inizio del XIX secolo.

Oggi si possono osservare e riconoscere gli oggetti artistici a seconda del periodo di fabbricazione, soprattutto quelli precedenti alla Rivoluzione d’Ottobre 1917, realizzati secondo i modelli della fine del XIX secolo e le opere moderne – secondo i modelli degli scultori dell’epoca Sovietica.

Il minatore

Nel periodo sovietico per rilanciare l’artigianato e avere opportunità di sviluppo della nuova produzione, i maestri artigiani della fabbrica lavorarono a stretto contatto con i Musei pubblici dove i capolavori degli anni passati sono stati conservati con cura e furono utilizzati per essere copiati.

L’assortimento artistico della produzione delle opere d’arte di Kasli è notevole e oggi vede, l’oggetto più semplice realizzata nella fabbrica di Kasli dall’inizio del XIX secolo, avere un interesse da parte degli antiquariati, perché considerata un’opera d’arte.

I lavori dei maestri della città di Kasli non sono solo decorazioni delle strade, parchi e lungofiume delle città più belli della Russia, ma arrivano sino dalla “scultura in miniatura” come sopramobile.

Sala del Museo- Scultura la «Russia”, N. Lavrenskij, 1896

Le loro numerose creazioni possono essere viste dal turista nel design delle stazioni della Metropolitana di Mosca, ma le migliori opere d’arte di Kasli sono conservate nei maggiori musei russi, come al Museo di Belle Arti di Ekaterinburg dove è possibile vedere il padiglione dell’Esposizione mondiale del 1900 che rappresenta l’apice dell’arte di fusione artistica di ghisa.

Nel 1978, l’UNESCO ha aggiunto il padiglione all’elenco dei monumenti d’arte di importanza mondiale come l’unica struttura architettonica in ghisa che si trova in una collezione museale.

La collezione del museo comprende oltre 1000 reperti di maestri europei, russi e della città di Kasli realizzate nei secoli XIX-XX e vale il viaggio sino a Ekaterinburg a città della tragedia dei Romanov.

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