La “Pietra del sole” l’ambra di Kaliningrad

L’Ambra di Kaliningrad

Spilla “Spaider”

La regione di Kaliningrad con capoluogo l’omonima città si trova nell’enclave russo della costa baltica tra la Polonia e la Lituania a 830 km da San Petersburg ed è il centro mondiale dell’ambra scavata nelle miniere e per le numerose aziende di trasformazione, a cui sono legate le fortune del lavoro artigianale e di questa città.
La lavorazione dell’ambra, per produrre oggetti preziosi risale all’antichità, i primi manufatti risalgono al periodo paleolitico, ma sono stati trovati reperti anche nelle tombe dei faraoni, in Grecia e nell’antica Roma.
I giacimenti più importanti sono distribuiti soprattutto nelle regioni del Mar Baltico, dalla Svezia alla Russia.
La rarità dell’ambra ha fatto si che su questa resina che si mineralizza nei millenni e si trasforma in oggetto prezioso e anche curativo, secondo storie tramandate per secoli.
In Russi l’ambra è sempre stata tra gli oggetti che ogni famiglia voleva possedere, così che molti artigiani russi hanno prodotto nei secoli: tazze, calamai, montature per occhiali, manici per coltelli, piccoli souvenir e molto altro ancora.

Selezione

Un episodio storico può mettere in evidenza il valore dell’ambra, nel XVIII secolo, precisamente nel 1701 Pietro I il Grande ricevette in dono dal re prussiano Friedrich Wilhelm I una quantità importante di ambra, sei tonnellate per allestire una stanza di circa 55 metri quadrati le cui pareti furono completamente rivestite da pannelli decorati con l’ambra, oltre a foglie d’oro e specchi e per la sua singolare bellezza è stata spesso definita l’ottava “Meraviglia del Mondo”. Durante la II Guerra mondiale la “Camera d’ambra” fu completamente saccheggiata dai soldati del III Reich, recuperate successivamente dall’Armata Rossa nel 1945, ma in minima parte.
La fine della Seconda guerra mondiale, dopo la Conferenza di Potsdam l’Unione Sovietica entrò in possesso dei territori di una parte della Prussia orientale, e precisamente il territorio di cui il era situato la Comune di Palmniken, che i russi diedero il nuovo nome di Yantarniy che significa Ambra.

Il piccolo paese oggi è conosciuto in tutto il mondo, ma la sua fama la deve al fatto che furono trovati enormi giacimenti di “Pietra del sole”, che rappresentano circa il 90% della produzione mondiale di ambra e dove si trova la maggiore presenza di impianti industriali per l’estrazione e la lavorazione.

Collana di ambra reale

L’anno 1976 rappresenta un record di produzione, la maggiore fabbrica produsse ben 2 milioni di oggetti esportati in più di 20 Paesi: Giappone, Germania e Repubblica Ceca, Italia.
Simbolo di quel successo è la spilla “Spider” e per l’anniversario dei 50 anni della lavorazione sono stati riprodotti più di un milione di esemplari.

La lavorazione dell’ambra è facile poiché quando si lavora questa si ammorbidisce ed è facile da tagliare, levigare, lucidare, fino a dargli la forma voluta dall’artista artigiano.
I maestri di oggi hanno conservano le tradizioni di qualità della lavorazione dell’ambra ampliando la già vasta gamma di gioielli classici con nuovi design aggiornati ai gusti di nuove clientele.
I locali della fabbrica dove si infilano le perle d’ambra sono sempre con le finestre chiuse e con le lampade di luce artificiale sempre accese, poiché la qualità dell’ambra si vede meglio sotto la luce artificiale, così nascono le collane, realizzate dai maestri di Kaliningrad famose nel mondo.
Gli artigiani di Kaliningrad non sono famosi solo per le collane, artisti e artigiani sono stati in grado di creare oggetti preziosi che vedono l’ambra unirsi con l’argento, l’oro, l’avorio, l’ebano, lo smalto e anche altre pietre preziose, in queste opere il metallo prezioso mette ancora più in risalto la bellezza dell’ambra.

Incisione sull’ambra

Particolarmente belli e preziosi sono le composizioni elaborate a mosaico come gli oggetti d’arte del mosaico fiorentino, i maestri russi creano i loro capolavori, usando abilmente la trasparenza, i colori e luce naturale della la struttura dell’ambra, infatti all’artigiano basta uno sguardo per capire quale sarà il miglior disegno che la pietra gli suggerisce per ricavare la trama più bella del suo lavoro.
Purtroppo, le opere di ambra non hanno un timbro personale, per questo nei musei non ci sono i nomi dei loro creatori ma rimane intatto nel tempo il riconoscimento artistico del lavoro.

 

Il lavoro del maestro Vladimir Makhan’kov

Le fabbriche e gli artigiani di Kaliningrad hanno partecipato alla restaurazione della “Camera d’Ambra” nel Palazzo di Caterina – Tsarskoye Selo a Pushkin, dove è possibile vedere la copia precisa donata a Pietro I, ricostruita con enormi finanziamenti del Governo russo e di quello tedesco, riaperta al pubblico soltanto nel 2003 ed è oggi la più famosa attrattiva del palazzo.
Nella parte centrale di Kaliningrad si trova “Museo di Ambra” che era aperto nel 1979, dove si ospita una collezione unica di articoli di ambra provenienti da diverse epoche e vari scuole superiori del mondo.

 

 

Comments

    • Tatiana Perova

      Kaliningra è la capitale della produzione di ambra. Si può trovare ambra grezza e lavorata, cosi come ci sono diversi negozi e gioillerie che vendono oggetti e gioielli d’ambra. Se c’è un interesse commerciale ol suggerimento e di fare un viaggio a Kaliningra ne vale la pena.

Trackbacks

  1. […] La “Camera d’Ambra” è una delle sale più famose del Palazzo Grande di Caterina e va riconosciuto il merito alla Zarina Elisazaveta, di aver fatto istallare la famosa “Camera d’Ambra” – donata nel 1716 dal re di Prussia Federico Guglielmo I° al suo alleato, lo zar Pietro I° il Grande Elisabetta che era la figlia dello Zar, la fece togliere dal Palazzo d’Inverno, dove era stata collocata originariamente,  per arredare una stanza nel nuovo palazzo e l’architetto italiano Bartolomeo Francesco Rastrelli al fine di renderla più fastosa aggiunse alcuni finti pilastri e cornicioni dorati. Durante la seconda guerra mondiale la Sala fu saccheggiata dai tedeschi, che scollarono tutta l’ambra, che collocata in 28 casse fu spedita in Germania, dove se ne sono perse le tracce. Nel 1979 il governo sovietico decretò la ricostruzione della “Camera d’Ambra” basandosi su disegni e fotografie della stanza originale e su un’unica foto a colori. Dopo interruzioni e ripartenze dovute agli alti costi solo nel 2003 sono stati conclusi grazie a una sostanziosa donazione da parte di una società tedesca del Gruppo E.ON e in occasione del trecentesimo anniversario della fondazione di San Pietroburgo, la Camera ricostruita completamente è stata riaperta al pubblico. Camera d’ambra è una stanza di 100 metri quadrati le cui i pareti di 86 metri quadrati sono completamente rivestite in ambra con decorazione di foglie d’oro e specchi. Durante la ricostruzione sono state utilizzate 6 tonnellate di ambra dalle miniere di Kaliningrad. […]

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