La Piazza delle Cattedrali, nel Cremlino di Mosca

La Piazza delle Cattedrali-Miniatura XVII° Sec.

La fortificazione del Cremlino, eretta per ordine di Ivan III° nel 1485-1516 dai i maestri “fryazh” (nome russo utilizzato per molti architetti del Sud Europa di origine italiana e derivato dal nome russo di  Aleviz Fryazhin-Aloisio da Milano- chiamato per primo a svolgere il suo lavoro di architetto), che hanno lavorato in Russia dal XV° al XVI° secolo e i loro nomi sono ricordati dalle cronache come: Marko Fryazhin, Anton Fryazhin e Pietro Antonio Solari.

La Piazza delle Cattedrali-dipinto Giacomo Quarenghi

Nel corso di diversi secoli, il Cremlino è stato molte volte ricostruito e oggi il suo aspetto è percepito come uno splendido sito turistico, piuttosto che come una fortezza a difesa di una città.

All’interno delle sue mura ci sono monumenti, palazzi e cattedrali edifici unici di epoche diverse!

Il centro del Cremlino è la Piazza della Cattedrali dove si trova il Duomo del Cremlino di Mosca – il luogo dove si trovano le Chiese più importanti di Mosca ed è il centro storico e architettonico del Cremlino e da sempre qui si sono svolte le solenni processioni cerimoniali in occasione dell’ascesa degli Zar al regno, con l’incoronazione degli imperatori russi.

Oggi, l’insieme della Piazza della Cattedrale comprende:

  • Le Cattedrali della Dormizione, dell’Annunciazione, dell’Arcangelo Michele;
  • Il Palazzo delle Faccette;
  • La Chiesa della Deposizione della Veste;
  • La Camera d’oro della Zarina e le sue Chiese nel Palazzo;
  • Le Camere del Patriarca con la Chiesa dei Dodici Apostoli;
  • Il complesso del campanile di Ivan il Grande.

La Piazza delle Cattedrali di oggi

 

Cattedrale della Dormizione (1475-1479) 

Cattedrali-La Cattedrale dell’a Dormizione

La Cattedrale della Dormizione fu costruita sul posto della vecchia cattedrale del 1326 andata in rovina e per i lavori fu chiamato Aristotele Fioravanti, famoso architetto ed ingegnere di Bologna, che avrebbe dovuto costruire la Cattedrale seguendo il modello della cattedrale di città Vladimir (1160), con riferimenti rinascimentali, ma fusi con la tradizione russa, nacque così la nuova Cattedrale principale, molto luminosa e spaziosa.
Nel 1547 qui si svolse l’incoronazione del primo Zar di Russia, Ivan il

Interno Cattedrale della Dormizione

Terribile e a partire dal 1721 fu la sede religiosa di tutte le incoronazioni imperiali.
Oggi è il principale simbolo spirituale di Mosca e il più antico edificio della città e degli oggetti antichi interni sono sopravvissuti l’iconostasi del XVII° secolo e le pitture interne dello stesso periodo, nel 1990 la cattedrale è stata restituita alla Chiesa Ortodossa Russa e riaperta al culto, anche se al suo interno ospita un grande museo con la benedizione del Patriarca.
La Cattedrale è stata presa dagli architetti, come punto centrale per la costruzione degli altrri edifici del complesso interno del Cremlino, infatti su ogni lato ad una distanza uguale sono state collocate le prime sette torri.

 

La Cattedrale dell’Annunciazione (1484-1489)

La Cattedrale dell’Annunciazione

La Cattedrale dell’Annunciazione è una Chiesa con nove cupole dorate, fu eretto sul sito di una precedente tutta in legno. Costruito nel 1416 dai maestri artigiani delle città di Pskov Krivtsov e Myshkin e per molti anni è stata la Chiesa dove veniva battezzata la dinastia reale.
La Cattedrale dell’Annunciazione è composta da più edifici di epoche diverse, armoniosamente amalgamati tra loro. Si racconta un aneddoto sullo Zar Ivan il Terribile che dopo il quarto matrimonio –  ce ne saranno sei – avendo superato i canoni ortodossi, per i sacerdoti non aveva più il diritto di frequentare la Chiesa, per le funzioni religiose e per questo, fu aggiunto un portico speciale, non si sa per impedire allo Zar di frequentare o non essere visto dal popolo che lo frequentava.

La Cattedrale dell’Annunciazione interno

L’iconostasi di cinque livelli è la più antica della Russia è sono visibili icone di diverse epoche, dal quattordicesimo al diciannovesimo secolo, sono presenti icone realizzate da Andrej Rublëv, Teofane il Greco e Prokhor.
Le pareti contengono frammenti di affreschi murali, dipinti da Teodosio (1508) e altri risalenti alla seconda metà del sedicesimo, del diciassettesimo e diciannovesimo secolo, nel seminterrato della Cattedrale è presente una mostra permanente di icone del XIV°-XVI° secolo, con alcune vestigia dell’interno della Cattedrale risalente al tempo di Ivan il Terribile, contenenti gioielli, armi e altre rarità trovate durante gli scavi.

 

Cattedrale dell’Arcangelo Michele (1505-1508)

Cattedrale dell’Arcangelo Michele

La Cattedrale dell’Arcangelo si trova sul sito dell’omonima cattedrale in legno della metà del XIII° secolo e dell’edificio in pietra che la sostituì nel 1333.
La cattedrale ha ricevuto il suo aspetto attuale durante il regno dello Zar Ivan III°.
La costruzione della nuova Cattedrale è stata eseguita dall’architetto italiano Aloisio Nuovo (noto in Russia con il nome di Aleviz Frjazin Novyj), sono riconoscibili i motivi dell’architettura del Rinascimento italiano, in particolare è evidente la sua somiglianza con la chiesa di Santa Maria dei Miracoli a Venezia.

Cattedrale dell’Arcangelo Michele interno

Gli affreschi della Cattedrale dell’Arcangelo Michele sono stati realizzati nel periodo che va dal 1652 al 1666 dai migliori pittori di icone dell’Armeria: Gurij Nikitin, Jakov di Kazan’, Stepan di Rjazan’ e Iosif Vladimirov.

La Cattedrale ha un’iconostasi dorata in legno scolpito di tredici metri d’altezza, con icone risalenti al 1679-1681 e lampadari a bracci del XVII° secolo, l’icona più antica è “Arcangelo Michele nei fatti” dipinta dal maestro russo I. Nedumov alla fine del XIV° secolo.
La cattedrale ha una necropoli in cui sono sepolte le ceneri di molti personaggi storici della Russia che risalgono dal XIV° al XVIII° secolo, ben 53 tombe reali di principi e Zar russi.

 

Il Palazzo delle Faccette (1487-1492)

Il Palazzo delle Faccette

Il Palazzo delle Faccette – Palazzo Granovitij, fu costruito in pietra, per ordine dello Zar Ivan il Grande, dagli architetti italiani Aristotile Fioravanti, Marco Ruffo e dallo svizzero-italiano Pietro Antonio Solari per sostituire gli edifici in legno, che venivano ricostruiti continuamente, distrutti dagli innumerevoli incendi che si ripetevano spesso.
Il nome “Faccette” del Palazzo deriva dalla decorazione murale in pietra, con spigoli vivi sporgenti, che erano di moda in Italia in quel periodo e in effetti ricorda proprio il

Palazzo delle Faccette-interno

Palazzo dei Diamanti di Ferrara con il suo caratteristico bugnato a punta di diamante.
L’attuale Palazzo Granovitij è una parte superstite di un grande palazzo costruito dagli architetti italiani che all’epoca di Ivan il Grande erano una presenza massiccia a Mosca e impegnati per varie attività commissionate dall’aristocrazia russa.
Il Palazzo era una vera e propria reggia con le camere personali dello Zar e della Zarina, stanze per ricevere ambasciatori stranieri, stanze per la Corte e quelle per i servi, oggi, quelle stanze sono utilizzate dal Palazzo delle Faccette per convegni e incontri con personaggi illustri della cultura russa attuale ed è l’edificio civile più antico, meglio conservato di Mosca e di tutta la Russia.

 

La Chiesa della Deposizione della Veste (1484—1485)

Chiesa della Deposizione della Veste

La Chiesa della Deposizione della Veste, fu costruita dai maestri artigiani provenienti da Pskov, e con la direzione, probabilmente dello stesso gruppo di architetti che costruirono la Cattedrale dell’Annunciazione, da subito divenne la cappella privata del Patriarca di Mosca, ma durante la metà del diciassettesimo secolo fu rilevata dalla famiglia reale russa.
L’interno della chiesa si distingue per l’unità stilistica, infatti l’iconostasi e gli affreschi appartengono allo stesso periodo storico: la prima metà del XVII° secolo.

La Chiesa della Deposizione della Veste-affreschi

L’iconostasi su quattro livelli, è opera di Nazary Istomin  del 1627, mentre gli affreschi sono stati dipinti da Ivan Borisov, Sidor Pospeev e Semyon Abramov nel 1644.
Attualmente, la galleria settentrionale della Chiesa è utilizzata come spazio espositivo, dove vengono presentate sculture lignee, esempi di arte ecclesiastica, che vanno dal XV° al XIX° secolo e provenienti da Mosca, Novgorod, Rostov e dai monasteri del Nord russo, che rappresentano i volti dei Santi, Icone, Croci e altri bassorilievi.

 

 

Le Camera d’oro della Zarina (fine XV° – inizi XVI° secolo)

Camera d’oro della Zarina

La Camera d’Oro della Zarina sono in un palazzo situato tra Il Palazzo delle Faccette e la Chiesa della Deposizione della Veste e fungeva da stanza di ricevimento ufficiale delle Zarine russe.
Prese il nome di “Camera d’oro della zarina” nel 1580, quando la Zarina Irina Godunova, moglie di Fyodor Ivanovich, fece decorare le pareti della camera con dipinti raffiguranti episodi della tradizione cristiana su uno sfondo dorato.
Nei giorni delle grandi feste e in occasione dell’onomastico della Zarina, qui riceveva gli auguri dello Zar, della famiglia reale e dai boiardi (aristocrazia russa).
Insieme con il Palazzo delle Faccette, questo è il più antico edificio civile conservato nel Cremlino e nel 1838-1849, durante la costruzione del Gran Palazzo del Cremlino, la camera fu restaurata, ma solo con un lungo impegno di ripulitura e di restauro gli affreschi furono restituiti negli anni ’20 e dal 1947, fa parte della residenza del Presidente della Russia.

Interni della Camera d’oro della Zarina

Attualmente, una parte della sua facciata orientale è visibile dalla Piazza dei Cattedrali.
Il primo impatto dà la sensazione di un edificio insolito, non sembra una chiesa, trovandosi sotto una galleria, sovrastata da 11 cupole che sporgono dal tetto come tubi dei camini.
Nel XVII° secolo in questo sito c’erano diverse chiese personali, costruite in tempi diversi e la chiesa di palazzo più antica è la chiesa della Natività, progettata nel 1514 dall’architetto italiano Aloisio, il Nuovo, ma per rendere l’insieme del Palazzo più integro, che era veramente un difficile compito fu chiamato l’architetto russo Osip Startsev che decise di unire tutte le chiese in una, fu così che  la Chiesa di Santa Caterina, la Chiesa della Resurrezione di Slyvushy (5 cupole), la Cattedrale Verkhospasskij e la Chiesa della Crocifissione di Cristo (6 cupole) sono state riunire  sotto unico tetto.
Nonostante le numerose ricostruzioni, nelle Chiese sono stati conservati le decorazione d’interni, le iconostasi di legno scolpite e dorate del periodo della seconda metà del XVII secolo e le icone della stessa epoca.

Attualmente la struttura è inclusa nel complesso del Gran Palazzo del Cremlino e fa parte della Residenza del Presidente della Federazione Russa e non ci sono visite all’interno.

 

Le Camere del Patriarca con la Chiesa dei Dodici Apostoli (1635-1656)

Le Camere del Patriarca con la Chiesa dei Dodici Apostoli

Le Camere del Patriarca e la Chiesa dei Dodici Apostoli sono un complesso di edifici di due e tre piani, assemblati con una Cattedrale a cinque cupole a nord della Piazza.
Il Palazzo del  Patriarca fu costruito dagli artigiani russi per ordine del Patriarca Nikon ed era la residenza personale del Patriarca e dei metropoliti.
La Cattedrale dei Dodici Apostoli ha cinque cupole e fu costruita sul sito dell’antica Chiesa originaria e parte dell’antico cortile di Boris Godunov, la Chiesa possiede due caratteristici archi che permettono il passaggio dalla Piazza delle Cattedrali al cortile del Patriarca.

Interno delle Sale del Patriarca

Dal 1961 i locali delle camere ospitano il Museo delle arti applicate e della vita quotidiana della Russia del XVII secolo.
L’esposizione dei reperti formata da elementi della decorazione originale delle camere e della Chiesa sono unici, perché sono parte delle pitture parietali del XVII° secolo, ma l’iconostasi (anch’essa del XVII secolo) non è originale, ma proviene dal Monastero dell’Ascensione dove fu salvata dalla demolizione voluta da parte dei bolscevichi.

 

 

 

Campanile di Ivan il Grande

Campanile di Ivan il Grande

L’insieme architettonico del campanile è costituito da tre manufatti:
La Torre campanaria Ivan il Grande, il Campanile dell’Assunzione e l’Annesso del Filarete.
Il Campanile di Ivan il Grande fu costruito nel 1505-1509 su progetto dell’architetto italiano Bon (Marco) Fryazin.
Contemporanea alla sua fondazione è la Chiesa di San Giovanni Climaco, il primo tempio in pietra situato sotto il campanile.
Inizialmente la torre era alta una sessantina di metri a base ottagonale, sormontata da una cupola e fu costruita per la Cattedrale della Dormizione, per la Cattedrale dell’Arcangelo Michele, e la Cattedrale dell’Annunciazione, che non hanno un proprio campanile.

Spaccato del Campanile di “Ivan il Grande”

Nel periodo tra il 1532 e il 1542, fu costruita, anche la Chiesa della Resurrezione con il suo bellissimo campanile, secondo il progetto dell’architetto italiano Petrok Malij Fryazhin (Pietro Francesco Anibale) e dal 1555 la chiesa fu ribattezzata con il nome dell’Assunzione.
Nel 1600, durante il regno di Boris Godunov, l’architetto russo Fiodor Kon aggiunse il terzo livello del campanile e la sua altezza raggiunse  gli 81 metri e divenne il più alto edificio di Mosca, che fece acquisire allo Zar l’appellativo di “Ivan il Grande“, record mantenuto sino alla costruzione della Cattedrale di Cristo Salvatore nel 1860, che superò quell’altezza.
Nel 1624, un altro edificio è stato aggiunto al complesso, voluto dal Patriarca Filaret che ordinò di collegare un edificio con piramidi di pietra bianca e un tetto di tegole al campanile, dando un aspetto di stile gotico, l’estensione Filaretovskaya, che ha avuto la stessa sorte del Campanile dell’Assunzione.
Nel periodo della guerra napoleonica fu gravemente danneggiata e al suo posto, nel 1815 grazie agli architetti D. Gilardi, L. Rusca e I. Egotov, fu ricostruita il campanile con le dimensioni precedenti.
Il Campanile di Ivan il Grande ha un set da 34 campane e la più grande di queste ha il peso di 65 tonnellate e 320 kg, attualmente, le campane vengono suonate durante tutte le messe che si svolgono nelle Chiese della Piazza delle Cattedrali e durante il cambio delle Guardie del Cremlino.
Accanto al campanile giace una campana enorme di 202 tonnellate, la Campana dello Zar” che non è mai stata utilizzata perché dopo essere stata fusa sono apparse delle crepe che l’hanno resa inutilizzabile.
Il Campanile di Ivan il Grande è visibile da 30 km di distanza, così come salire sul campanile si ha una splendida vista su Mosca, per questo vale la pena salire i suoi 137 gradini arrivando all’altezza di 25 metri, attenzione all’interno  e possibile un’interessante mostra sulla storia del Cremlino.

 

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