” Bollicine speciali”: lo champagne russo di Abrau-Durso
La coltivazione della vite nella regione del Sud della Russia, risale a ai tempi dell’Antica Grecia, quando gli antichi slavi russi: i variaghi avevano un florido commercio con le colonie greche presenti sulla costa del Mar Nero ( la famosa terra del “Vello d’Oro”).

Inizio della produzione
Secondo fonti ufficiali, la viticoltura in Russia ebbe inizio nelle zone basse del fiume Terek nel territorio, oggi chiamato Astrakhan, che fa parte della regione di Krasnodar, quando, per ordine dello Zar Mikhail Fedorovich Romanov, nel 1613 furono posati i primi vigneti statali presso il monastero di Troitskij, in grado di produrre 200 barili di vino all’anno.
Il vero sviluppo dell’industria del vino, iniziò in Russia nel tardo XIX secolo, quando lo Zar Alessandro II con il decreto del 25 novembre 1870, ordinò la messa a dimora di vigneti in una sua proprietà situata in un bellissimo luogo vicino al lago Abrau e al fiume Durso.

I vigneti delle colline di Abrau-Durso
Per attivare ed iniziare la produzione furono chiamati degli esperti francesi, che introdussero alcune tecniche di vinificazione ormai in uso in Francia, all’inizio furono prodotti vini da tavola e solo nel 1896 vennero prodotti, per la prima volta i vini con in grado di fermentare e fare le famose “bollicine” in grado di fa nascere uno spumante tutto russo.
Il successo del vino di Abrau-Durso fu immediato tanto che nel 1900 all’Esposizione Internazionale di Parigi “lo champagne russo Paradise” ricevette la medaglia del Grand Prix, superando tutte le case di produzione di champagne francese!

Stalin visita la tenurta
Prima della Rivoluzione del 1917, in Russia, lo spumante era a disposizione solo dei nobili aristocratici, ma dopo la rivoluzione bolscevica tutto cambiò con Stalin, che essendo di origine giorgiana, una regione dell’Unione Sovietica dove la tradizione della coltivazione dell’uva e la produzione dei vini era stata sempre molto forte.
Stalin sosteneva che il vino dovesse essere accessibile a tutti i cittadini sovietici, così con un decreto del 28 Luglio 1936 ordinò di promuovere una produzione di vini per farne beneficiare tutto il popolo russo e a metà del XX secolo, l’Unione Sovietica occupava il quinto posto, nel mondo, per numero di vigneti e il settimo per la produzione di vino.

State alla larga!
Tutto finì a causa di un altro decreto, quello del 16 maggio 1985 promulgato da Gorbaciov che introdusse una specie di proibizionismo con la conseguenza della diminuzione della produzione di alcolici e superalcolici (vodka e vino) causando la distruzione di ben 32 ettari di vigneti di Abrau-Durso.
L’arrivo di Eltsin cancellò tutto quello che Gorbacev aveva imposto, iniziando l’epoca del libero mercato e l’introduzione delle privatizzazione e i primi a cogliere quell’occasione furono i produttori vinicoli delle regioni meridionali.
Oggi la casa vinicola “Abrau-Durso” con vigneti estesi su un territorio di 660 ettari è un’impresa privata che produce vini normali e bottiglie di “shampanskoie” lavorato con le tecniche classiche francesi: Champenoise e il metodo accelerato di Charmat.

Il “terroir” di Abrau-Durso
Secondo gli esperti, la natura incontaminata e il microclima “terroir” del territorio di Abrau-Durso rendono le condizioni della produzione del vino uniche e con caratteristiche proprie come la zona della “Rosa dei venti” situata in una vallata di montagna dove le uve raccolgono e mescolano insieme una varietà di aromi erbacei secchi e floreali a nuance salmastre marine e fresche del lago.
La ricchezza di elementi naturali nei terreni, nei sassi che circondano il “terroir” dei vigneti, funzionano come elementi naturali ed ecologici che favoriscono importanti microelementi per il terreno, creando condizioni confortevoli per la crescita e la maturazione dei grappoli, grazie, anche al sole presente lungo tutto l’anno.
Clima morbido unico, mite, simile alle zone del Mediterraneo dove si gode una bella vista delle colline terrazzate, dove si trovano i vigneti, con la presenza di boschetti di ginepro, che nelle giornate calde conferiscono all’aria un particolare profumo. In estate, l’aria si scalda fino a + 25/26 ° C, in inverno la temperatura media è di + 5 °C.

La cantina di Abrau-Durso
I vigneti di Abrau-Durso sono costituiti da vitigni europei tipo: Chardonnay, Aligotè, Pinot Bianco, Riesling del Renano, Pinot Noir, Pinot Franc, Cabernet Sauvignon e Merlot.
Il metodo di raccolta dei grappoli viene fatta categoricamente a mano, e poi vengono lavorati in modo delicato con presse pneumatiche.
Per creare un vino, con un bouquet dal sapore unico nello stabilimento di Abrau-Durso viene usato il metodo francese chiamato “assemblaggio”, un processo di miscelazione di vini di diverse raccolte, fatto prima di imbottigliare il vino per l’invecchiamento.

Le cantine di Abrau-Durso
Dopo l’imbottigliamento del vino nuovo, avviene il processo di invecchiamento che consiste nello stazionamento per tre anni in gallerie buie, queste furano costruite all’interno di una collina ai tempi dello Zar e rimodernate in tempi più recenti dai minatori della metropolitana di Mosca. Le superficie delle gallerie sono pari a due campi da calcio con una profondità di 60 metri sui scaffali di legno appoggiati lungo i corridoi possano essere messe fino a 10 milioni di bottiglie alla volta, è in questo luogo dove il vino diventerà “shampanskoie”, rivolte con collo in basso e poi manualmente vengono girate ogni giorno per 7,5 minuti esatti.

Lavorazione
Al termine dei tre anni il sedimento organico che si deposita sul sughero, deve essere tolto, per questo le bottiglie vengono messe su un supporto, e la rimozione completa del sedimento verrà effettuata dopo il congelamento del collo della bottiglia e successivamente un maestro cantiniere toglierà con prudenza la gabbia che protegge il tappo, toglierà il sughero con il sedimento.
La particolarità di questa operazione delicata è che nell’azienda di “Abrau-Durso” questa operazione viene fatta da maestri esclusivamente al femminile, probabilmente uniche al mondo, che si occupano di questo lavoro.
La produzione dell’azienda vinicola è molto ricca e con una varietà di vini in grado di soddisfare i gusti più diversi presentando bottiglie importanti: da uno “shampanskoie” molto prezioso come il “Millesimo”, un vino di altissima qualità, creato con uve di una sola vendemmia (la collezione ne contiene ben 11 tipi).

Alcune produzioni dell’azienda Abrau-Durso
I vini Grand Cru sono presenti nella collezione “Imperial” provvista di 3 tipi.
La categoria denominata Blanc de Blancs brut 100% sono Chardonnay.
I vini Victor Dravigny, rappresentano la collezione creata in onore del grande enologo francese, che creò la fama dela casa vinicola di “Abrau-Durso” all’inizio del 900, composta da 7 tipi.
Nella produzione della casa vinicola ci sono altri 3 clou da non perdere: si parla di una serie di “shampanskoie” creati in onore del 400 ° anniversario della casa dei Romanov con una ricetta recuperata dal menu di una cena di gala per la celebrazione del 300 ° anniversario della casa reale nel Palazzo d’Inverno di San Pietroburgo risalente al 1914.
La bottiglia è stata presentata riproducendo la stessa etichetta storica dello champagne dei tempi gloriosi dell’Impero russo

“Shampanskoie” “Abrau-Durso”: creati in onore del 400 ° anniversario della casa dei Romanov
Oggi è presente una nuova collezione di champagne con un nuovo prodotto molto apprezzato dai giovani denominata “Abrau Light”.
Non meno importanti della produzione di “shampanskoie” sono i vini classici presenti con una collezione di cinque vini secchi (3 bianchi e 2 rossi) di eccellente qualità, con caratteristiche individuali particolari e un’ampia gamma di retrogusto di frutta, di bacche, di fiori.
“La casa vinicola di Abrau-Durso” è l’azienda leader del mercato dei vini russi che ha presentato i suoi prodotti al concorso internazionale Decanter World Wine Awards 2018, dove ha ricevuto 20 premi: sei medaglie d’argento e quattordici di bronzo.
Le tenute di “Abrau-Durso” sono i fornitori ufficiali di “shampanskoie” per le feste ufficilali del Cremlino di Mosca.
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