La città di Tutaev è nella Regione di Yaroslavl è situata sul fiume Volga, a 40 chilometri a nord-ovest del capoluogo regionale Yaroslavl, ed è una delle 12 città incluse nel percorso turistico dell’Anello d’Oro della Russia.
L’origine della città è antica e all’origine portava i nomi di due Principi russi santificati: Boris e Gleb, figli di Vladimiro il Santo Grande principe di Kiev, fatti uccidere in giovane età, nel 1015, dal fratello maggiore Svjatopolk (il Maledetto), succeduto al padre e uccise i fratelli per eliminare ogni possibile rivale. I due fratelli martiri furono canonizzati dalla Chiesa russa, di cui sono i due primi santi nazionali santificati da Papa Giovanni Paolo II° che li incluse nel Martirologio Romano.
Le prime menzioni di insediamenti a Borisoglebsk apparvero nel 1238, quando la città di Yaroslavl fu attaccata dai mongoli e alcuni cittadini, in fuga dall’invasione, fuggirono in cerca di rifugio.
Un giorno, il Principe di Uglich Roman Vasilevich, visitò Borisoglebsk e valutò utile creare un insediamento fortificato sull’altra sponda del fiume Volga e fu così che intorno alla fortezza nacque la città, Romanov (di Roman).
Il nome di Tutaev fu dato durante in occasione del primo anniversario della Rivoluzione d’Ottobre che con una solenne cerimonia fu presa la decisione di rinominare la città in onore di Ilya Tutaev, un eroe soldato dell’Armata Rossa morto nel 1918 durante la guerra civile tra le due fazioni (bianchi e rossi) della città di Yaroslavl.
Da sempre la città si sviluppò sulle due sponde del fiume Volga su una sponda c’era la città di Romanov (città di Roman) sull’altra Borisoglebsk (la città di Boris e Gleb) e sono state sempre due città indipendente fino al 1822 quando lo Zar Alessandro I° per semplificare le risorse e migliorare l’economia nella gestione delle città, le due cittadine di Romanov e Borisoglebsk furono uniti sotto il nome di Romanov-Borisoglebsk
La città pur inclusa nell’elenco degli insediamenti storici della Russia, ancora oggi non ha un ponte che colleghi i due insediamenti, per spostarsi sul Volga occorre prendere un traghetto.
Perché visitare questa città? E’ per avere visione di paesaggi pittoreschi, ma soprattutto per la presenza di un gran numero di monumenti, patrimoni culturali con meravigliosi affreschi nelle chiese prodotte dalla mano di Gurij Nikitin, il pittore russo, riconosciuto come il più grande maestro dell’affresco e della pittura di icone della seconda metà del XVII° secolo.
I suoi biografi raccontano del suo talento naturale e della sua abilità acquisita come allievo di un altro famoso pittore Simon Ushakov, che è riconosciuto un artista pari con i nomi dei famosi pittori russi: Andrei Rublev, Teofane il Greco e Dionisio.
Gurij Nikitin viene menzionato dai critici d’arte moderni come inventore della “formula di Gurij Nikitin“, una combinazione di dare alle figure la loro rappresentazione plastiche con una particolare bellezza dovuta dall’eccellente capacità dell’artista di trasmettere il gioco del chiaroscuro, che trasforma le sue opere in veri capolavori che possiamo vedere nella Cattedrale dell’Arcangelo Michele nel Kremlino di Mosca, nella Chiesa della Trinità di Nikitniki nel quartiere di a Kitaj-Gorod a Mosca, nella Chiesa del Profeta Elia a Yaroslavl, nella Cattedrale della Dormizione al Cremlino di Rostov, nella Cattedrale della Trasfigurazione nel Monastero di Sant’Eutimio di Suzdal e gli affreschi del artista ci sono salvati nelle due cattedrali della città di Tutaev, mentre le sue icone oggi sono presenti nelle collezioni dei musei russi.
Sulle due rive del Volga
Cattedrale della Resurrezione
A Tutaev la Cattedrale della Resurrezione (1652—1687) posta sulla riva destra del Volga domina per la sua posizione su una collina e per le sue imponenti dimensioni, la Cattedrale fu eretta sul posto della vecchia Chiesa eretta nel 1238 e andata in rovina dedicata ai santi principi Boris e Gleb.
La nuova costruzione iniziò nel periodo di massimo splendore dell’architettura in pietra bianca degli architetti di Yaroslavl, non solo per la raffinatezza delle mura, ma per le decorazioni fatte con piastrelle e la ricchezza degli affreschi esterni e interni, tanto da non essere meno importante delle più importanti Chiese di Mosca e di Yaroslavl.
L’altezza della cattedrale, alla sommità della croce è di quasi 50 metri e sulle cornici sotto il tetto è presente un’ampia fascia di affreschi raffiguranti soggetti biblici.
L’interno della Cattedrale è composto da due chiese, una superiore e quella sotto con le gallerie dipinte alla fine del XVII° secolo dei migliori pittori delle città di Kostroma, guidati dal famoso maestro Gurij Nikitin.
A cavallo tra il XVII° e il XVIII° secolo, nella Cattedrale fu installata un’iconostasi a più livelli con una cornice intagliata di legno coperta d’oro, che rende l’insieme con gli affreschi un contesto artistico di notevole bellezza.
Grazie al fatto che la Cattedrale non ha mai subito chiusure come altri templi ha potuto preservare la decorazione originali interne, nella chiesa si trovano oggetti sacri antichi: un crocifisso scolpito nel XV° secolo un esempio unico di scultura lignea russa inserita nell’icona “La passione di Cristo”, realizzata nel 1654.
L’opera artistica più importante della Cattedrale è l’icona di tre metri “L’immagine del Salvatore misericordioso non fatta dalle mani“, dipinta nel XV° secolo dal monaco Dionisio Glushitskij e considerata miracolosa, molti devoti entrano in ginocchio sotto l’icona e genuflessi, percorrono un piccolo tunnel sotto l’immagine.
Cattedrale dell’Elevazione della Croce
Nella riva sinistra del Volga si erige la Cattedrale dell’Elevazione della Croce (1658) che è il più antico tempio della città, ricostruito in pietra sul sito di una antica chiesa in legno del 1283 ed eretto dentro le mura di una antica fortezza (Cremlino), di cui purtroppo sono rimaste solo tracce.
La Cattedrale fu costruita dai maestri di Yaroslavl ed è un bel esempio di architettura locale della metà del XVII° secolo e stupisce per gli ampi volumi dei locali principali e le possenti alte torri che sostengano, le enormi cupole a cipolla argentate.
Le pareti della Cattedrale dell’Elevazione della Croce nel 1676 furono decorati degli affreschi da Gurij Nikitin che era a capo della Confraternita dei migliori pittori delle città di Kostroma e Yaroslavl. Gli affreschi sono uno degli esempi della scuola di pittura della Russia settentrionale che cercava di trovare la sua propria affermazione artistica.
Di particolare interesse è il dipinto sulla parete meridionale del Cattedrale dedicato ai soggetti evangelici, come la scena della flagellazione di Cristo, che riflette il “realismo russo” – i carnefici sono raffigurati non da soldati romani, ma da normali ragazzi russi in abiti nazionali con caratteristiche camicie slave.
La cattedrale fu chiusa nel 1930, in epoca sovietica e l’edificio ospitò un museo della tradizione locale (1946), in seguito servì semplicemente come magazzino (1962) e per questi motivi gli sono stati danneggiati, infatti è quasi del tutto perso il livello inferiore e la magnifica iconostasi, di cui rimase solo una cornice scolpita in legno, tuttavia, la pittura antica è unica e appare davanti agli occhi nella sua forma originale!
Una particolarità della Cattedrale dell’Elevazione della Croce è quella che qui la messa viene eseguita con il canto corale una particolare modalità che risale al XVI° secolo.
Chiesa della Trasfigurazione di Kazan
Sulla riva sinistra del Volga c’è Chiesa della Trasfigurazione di Kazan (1758) la principale attrattiva della riva sinistra, che attira gli occhi di tutti coloro che viaggiano lungo il Volga, è il migliore biglietto da visita della città e uno dei principali siti turistici.
Costruita nel 1758 secondo i principali canoni dell’architettura dell’antica Russia, si compone di due chiese, la prima è quella al piano terra detta invernale, poiché utilizza stufe che riscaldano l’ambiente e fu consacrata al nome dell’icona della Madre di Dio di Kazan, mentre la chiesa superiore si trova la chiesa estiva, che comprende refettorio e loggiato dove sono rimasti pochi affreschi.
Il tempio ha questa soprelevazione perché si trova sul pendio della ripida sponda del Volga e si racconta che al tempo della sua costituzione l’edificio si trovava allo stesso livello del campanile, ma a causa dell’instabilità del terreno col tempo la chiesa a causa del suo peso scivolò gradualmente verso il fiume.
Oggi la Chiesa è salvaguardata da un notevole lavoro sia sull’argine con massi messi sul fiume Volga e rafforzando le sue fondamenta.
La chiesa fu chiusa durante il periodo sovietico, nel 1931 e nel tempio fu allestita una stazione di salvataggio e una parte dell’edificio fu trasformato in appartamenti residenziali, in un periodo nel tempio fu allestita una fabbrica di birra.
Nel 1997, la Chiesa ormai mal messa fu consegnata alla Chiesa ortodossa russa e grazie agli sforzi di donatori fu gradualmente restaurata.
Si può arrivare nella città di Tutaev, da Yaroslavl in autobus, auto/taxi, ma anche navigando sul Volga utilizzando il traghetto ad alta velocità “Meteor” (Partenza dalla Stazione fluviale di Yaroslavl tutti i giorni alle 14:19, arrivo a Tutaev alle 14:49, attenzione il ritorno avviene solo la mattina successiva alle ore 11:29 per essere a Yaroslavl alle 11:59 (l’orario di navigazione viene modificato ogni anno).
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