San Pietroburgo: la Cattedrale di San Isacco

San Isacco: vista aerea

La Cattedrale dedicata al monaco San Isacco di Dalmazia è conosciuta come Cattedrale di San Isacco, è una delle principali attrazioni di San Pietroburgo.

La cattedrale è la più grande e sontuosa delle chiese ortodosse presenti nella antica capitale della Russia ed è la seconda chiesa ortodossa più alta del mondo dopo la Cattedrale del Cristo Salvatore di Mosca ed è anche un importante museo.

L’attuale cattedrale è la quarta chiesa ad avere questo nome, infatti,  prima ne furono costruite già tre edifici religiosi.

La sua storia ebbe inizio nel 1707, quando fu costruita una chiesa di legno in onore di Sant’Isacco di Dalmazia, un santo bizantino, il cui giorno dedicato era il medesimo giorno del compleanno di Pietro il Grande, da qui forse l’attenzione verso questa chiesa,  nel 1712, Pietro sposò Ekaterina Alekseevna, la sua seconda moglie. La chiesa fu costruita in legno e presto fu necessario passare ad una costruzione più solida in pietra. Seguì la seconda sempre voluta da Pietro il Grande che utilizzo come spazio l’attuale sede occupata dal monumento a lui dedicato a San Pietroburgo, ma il luogo si rivelò infelice, perché la vicinanza al fiume Neva compromise la stabilità dell’edificio che fu abbandonato. La terza chiesa nacque per desiderio di Caterina II^ che rispettando la memoria dello Zar Pietro edificò la nuova Cattedrale dove oggi si può ammirare, ma anche la terza non ebbe molta fortuna , infatti la Zarina Caterina La Grande morì prima che l’Arch. Rinaldi finisse i lavori.

La Terza Cattedrale di Sant’Isacco- Incisione di I. A. Ivanov. 1816

Il figlio di Caterina lo Zar Alessandro I°, volle riprendere  la costruzione abbandonata e bandì un nuovo concorso, vinse l’architetto francese Auguste Montferrand sulla base dei disegni che inglobavano le opere prima realizzate , ma il Montferrand non era molto esperto di costruzioni, era un architetto di interni e fu affiancato da un comitato speciale di famosi architetti russi.

La solenne posa della nuova cattedrale ebbe luogo il 26 giugno 1819, ma  solo dopo 40 anni, il 30 maggio 1858, la Cattedrale di Sant’Isacco fu pronta e consacrata dal Metropolita di Novgorod e San Pietroburgo.

Dopo la Rivoluzione di Ottobre del 1918, la cattedrale fu requisita dai Soviet e nell’aprile del 1931 l’edificio fu riaperto come museo antireligioso.

Durante la difesa del Leningrado, la Cattedrale divenne rifugio di reperti preziosi dei musei di San Pietroburgo e dai suoi sobborghi,  per nascondere la cupola dorata e per evitare di attrarre gli aerei nemici essa stata verniciata con un colore grigio scuro e tutt’intorno all’edificio e persino sul suo tetto furono piazzati cannoni per la difesa aerea.

Protezioni antiaeree 1941

Dopo la fine della guerra, la cattedrale fu restaurata per 16 anni con un lavoro fatto da maestranze che recuperarono i marmi e i mosaici originali, un lavoro importante che oggi lascia ammirati i visitatori.

Dal punto di vista architettonico, la Cattedrale di San’Isacco è un edificio nello stile del tardo classicismo, con contaminazioni di altri stili come il neorinascimentale, lo stile bizantino.

È interessante notare che la Cattedrale di Sant’Isacco, essendo una chiesa ortodossa, per le decorazioni ha utilizzato molte sculture, oltre le 450, all’interno della cattedrale ci sono 350 tra statue e rilievi.

La Cattedrale di San’Isacco è la quarta chiesa a cupola più grande del mondo (il diametro esterno della cupola centrale è di 25,8 m e quello interno di 21,8 m), solo la Cattedrale di San Pietro a Roma, la Cattedrale di San Paolo a Londra e Santa Maria del Fiore a Firenze la superano.

La statua del monaco San Isacco

La Cattedrale di San’Isacco è un grande tesoro di gemme,  per la sua decorazione sono stati usati più di 40 tipi di pietre dure e sono stati utilizzati oltre 400 kg di oro, mezza tonnellata di lapislazzuli, 1.000 tonnellate di bronzo e 16 tonnellate di malachite.

L’iconostasi della cattedrale costruita a forma di arco trionfale è decorata con colonne monolitiche di malachite.

Le icone realizzate con la tecnica del mosaico sono state create secondo i pittoreschi originali di Timofei Neff, accademico dell’Accademia delle arti imperiale.

Con i mosaici è decorato anche una parte significativa delle pareti della cattedrale dove si possono ammirare dei veri capolavori come: Immagine di Santa Caterina e San Nicola, la Passione del Signore e l’Ultima Cena.

Nella finestra maggiore dell’altare c’e la vetrata della Risurrezione di Cristo, realizzata d’artista tedesco Heinrich Maria von Hess.

Tutti i lavori decorativi degli interni della cattedrale sono stati realizzati da famosi artisti e scultori russi.

Il colonnato della Cattedrale di San’Isacco si trova ad un’altezza di 43 metri dal suolo dove si può salire ed ammirare una spettacolare vista di San Pietroburgo dalla sua altezza.

 

Il mosaico dell’Ultima Cena

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *