La storia dello “champagne sovietico ” inizia dopo un provvedimento che vietava la vendita di alcolici chiamato “legge secca” del 1924.
Lo Champagne, conosciuto in Russia era solo quello che importavano dalla Francia e molto amato nella società borghese, ma troppo caro, per il resto della popolazione che di certo nei primi del ‘900 non solo non poteva permetterselo, ma addirittura gli era sconosciuto.
L’importazione si bloccò con l’evento dei Soviet, ma il 28 Luglio 1936 in una Riunione del Politburo del PCUS e del Comitato Centrale del PCUS bolscevico, con la presenza di Stalin, fu deliberata una risoluzione che impegnava i Commissari del Popolo (Governo) dell’URSS, sulla produzione di uno” champagne sovietico e di vini da tavola”.
Questo provvedimento permise di avviare un piano agricolo per trovare una tecnologia per la produzione di vino e di uno champagne economico, accessibile al consumo di massa
Lo sviluppo di nuove tecnologie fu affidato a Anton Frolov-Bagreev, un produttore di i vini.
Dopo molti esperimenti, la ricerca portò Frolov-Bagreev all’utilizzo di attrezzature del metodo del metodo Martinotti-Sharma, tecnologia di vini spumanti già adoperata in Italia. Secondo questa tecnologia, la fermentazione secondaria, avviene in grandi serbatoi voluminosi chiusi e versata in pressione in singole bottiglie, con un processo di maturazione che richiede solo 25-27 giorni, un sistema, che portava a termine la fermentazione dello spumante, riducendo i tempi di circa 12 volte.
Naturalmente questo metodo rispondeva solo all’esigenza di dare uno spumante alle masse, ma non di produrre uno spumante di qualità, poiché lo spumante perde il gusto e aroma, ma nel 1937 dalla catena di montaggio uscì la prima bottiglia di spumante sotto il nuovo marchio “Champagne sovietico“.
Oggi grazie ad una nuova agricoltura, il settore del vino e dello spumante ha un nuovo e diverso impegno, infatti nelle regioni del Mar Nero, nella regione di Krasnodar tutti nel Sud della Russia sono presenti culture di vitigni che iniziano a produrre un buon vino e anche un buon spumante.
In Russia si produce uno spumante nella categoria dei Brut, Dry, semisecco, amabile, dolce.
Caratteristiche
Colore: paglierino con riflessi dal verde leggero al dorato, trasparente senza sedimenti e materiale estraneo.
Profumo: sviluppatato.
Sapore: di frutta ,senza i sapori preminenti.
Accostamenti: aperitivo, per accompagnare tutti i piatti a base di pesce, frutti di mare e crostacei, frutta, dolci.
Temperatura di servizio: 7° C – 9° C
Alcool: 10,5% – 13%
roberto maurizio
Ho assaggiato 27 anni fa uno champagne prodotto in russia; era ottimo! vorrei ritrovarlo, grazie