La Chiesa dellaTrasfigurazione del Signore (Церковь Преображения Господня), Kizhi
È uno dei capolavori assoluti dell’architettura lignea della Russia, infatti la Chiesa dell’Intercessione con le sue 22 cupole e il suo campanile ottagonale costruito in uno stile architettonico di una volta che
è diffuso in tutta la Russia settentrionale e in alcune parti della Scandinavia.
La Chiesa della Trasfigurazione è il simbolo dell’isola di Kizhi, che si trova in Carelia, nella parte nord-occidentale a circa 380 chilometri in linea d’aria da San Pietroburgo.
Costruita nel periodo dal 1694 al 1714 dai maestri carpentieri del luogo con tronchi di pino silvestre e con il contributo dei credenti, ricoperta con assi di abete rosso e sormontate da una cascata di cupole in pioppo tremulo.
La chiesa non ha fondamenta ed è posta su un strato di pietra, rimasto dalla chiesa precedente bruciata dal un fulmine.
La Chiesa è stata costruita con il metodo di costruzione tradizionale così detto blockbau, molto diffusa nella Russia settentrionale, tecnica che comporta l’abolizione dell’uso di chiodi, ma l’abile accostamento di tronchi intagliati con precisione.
Il corpo centrale della Chiesa è costituito da un ottaedro raccordato ad una croce greca e al di sopra si elevano due prismi ottagonali più piccoli e alla sommità del più alto di essi la più grande delle 22 cupole a bulbo dell’edificio.
L’iconostasi è disposta su quattro livelli ed è formata da 102 icone, la datazione della cornice dell’altare è incerta: seconda metà del XVIII secolo – inizio del XIX secolo, due di loro corrispondano dal XVII secolo.
La chiesa è alta da 37 metri, lunga a 29, larga 20,6 metri e comprende 442 metri quadri.
Alla fine del 1992 l’UNESCO ha inserito la Chiesa della Trasfigurazione nell’elenco delle opere d’arte che necessitano di restaurazione urgente.
A partire dal 2014 nella chiesa sono iniziati i lavori di restauro. Questi termineranno con la ricostruzione storica del monumento, dei suoi interni e del l’iconostasi. Lo scopo del restauro è la conservazione del maggior numero di materiali storici possibile, assicurando la stabilità e la solidità degli elementi costruttivi il lavoro di restauro della Chiesa terminerà entro l’anno 2020.
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