Alla scoperta dell’isola di Kizhi, Repubblica di Carelia

Panorama della Città Petrozavodsk

L’isola di Kizhi si trova sul lago Onega ed è un enorme museo a cielo aperto della cultura contadina tradizionale del nord della Russia e rappresenta uno dei simboli più famosi della Russia dopo il Cremlino di Mosca e l’Ermitage  di San Pietroburgo e dal punto di vista turistico entra di diritto nel famoso itinerario sul territorio nordico della Russia il  così detto “Anello d’argento” per distinguerlo dall’altro importante itinerario turistico “Anello d’Oro” e possiamo ben dire che vale la pena di andarlo a vedere!

 

Aliscafo per l’isola di Kizhi

Dopo la visita di magiche atmosfere di San Pietroburgo, potete prendere il treno (veloce o uno notturno) per la città di Petrozavodsk che si trova a 400 km dal San Pietroburgo.

La città di Petrozavodsk è la capitale della Repubblica di Carelia ed è il luogo perfetto per avere un assaggio delle bellezze della regione dove i paesaggi della Carelia, nel Nord-Ovest della Russia, ben evidenziano la natura nordica, maestosa e silenziosa rappresentata dai grandi laghi, le foreste selvagge e incontaminate, i fiumi  e l’affascinante architettura di legno che risale al Settecento.

 

Icona del Museo delle Belle Arti della Carelia

La città fu costruita nel 1730 da Pietro I il Grande intorno ad una fabbrica di armi utilizzata per rifornire le truppe russe durante la guerra contro la Svezia, da qui il nome della città: Pietrozavodsk, che significa letteralmente “Fabbrica di Pietro”.

Oggi la città con due università, vive un’atmosfera giovanile, mentre la vicinanza con il confine finlandese le conferisce un tocco europeo.

Il Museo delle Belle Arti della Carelia è uno dei luoghi da visitare, il museo vanta una discreta collezione di icone, a partire dal inizio XVI secolo, tra cui rare icone dei “vecchi credenti” (seguaci di antiche tradizioni ortodosse, che rifiutarono innovazioni teologiche volute da riformatori della Chiesa ortodossa nel XVII° Sec) e alcuni esempi colorati di ricami locali e conocchie dipinte, nonché alcuni capolavori dei migliori pittori russi del XIX secolo.

Anche l’arte del periodo sovietico è ben rappresentata, in particolare, dai pittori della “Scuola di Leningrado”.

Il Museo mette in risalto, anche la natura e la storia della zona, esponendo i tradizionali sci di legno, ciotole preistoriche o cimeli delle campagne militari di Pietro il Grande.

Cattedrale di Alksandr Nevskij

La visita alla Cattedrale di Alksandr Nevskij – un principe medievale, ora santo ortodosso, compare in diverse delle icone scintillanti custodite all’interno, mette il visitatore nell’atmosfera religiosa degli ortodossi, l’edificio in stile neoclassico risale al 1832.

Ma la vera occasione del viaggio è arrivare sulla meravigliosa isola di Kizhi dichiarata il Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, che fa parte delle 40 isolette dell’Arcipelago Chardonian che si trova nel Golfo del Lago di Onega.

L’aliscafo che parte dal porto dei traghetti della città  di Petrozavodsk , da maggio a settembre in un’ora e mezza arrivano a “Kizhi Pogost“.

Kizhi si presente con monumenti architettonici unici, oggetti artistici e per la casa, che ripropongono tre secoli di arte del legno, infatti i villaggi russi, careliani e veppsiani presenti in varie regioni della Carelia, nelle province di Olonets e Arkhangelsk fino al tardo XIX secolo, hanno prima restaurato abitazioni antiche e dopo le hanno riprodotte seguendo schemi, tecniche e materiali antichi e l’isola si mette in mostra con diversi villaggi residenziali, dove molte case sono anche monumenti di architettura in legno.

Preparazione concerto di campane

La perla del pogost di Kizhi è l’insieme architettonico delle chiese e tra queste ci sono  le più antiche  chiese in legno sopravvissute nel territorio di Nord della Russia: la Chiesa della Trasfigurazione del Signore e la Chiesa dell’Intercessione della Madre di Dio, la Chiesa della Resurrezione di Lazaro del Monastero di Murom. Le chiese dell’isola sono state costruite nel corso dei secoli con tronchi di pino silvestre, ricoperte con assi di abete rosso e sormontate da una cascata di cupole in pioppo tremulo. Il metodo di costruzione tradizionale non comporta l’uso di chiodi, ma semplicemente l’abile accostamento di tronchi intagliati con precisione.

Non perdete il momento a ascoltare la sinfonia delle campane delle chiese di Kizhi,  è un fenomeno acustico unico nel suo genere, si dai tempi antichi c’erano nei villaggi delle cappelle costruite nelle vicinanze delle chiese parrocchiali e il suono delle loro campagne, riflesso dalla superficie dell’acqua si diffondeva lontano, e al suono di una rispondevano i campanili delle altre comunità e dava vita ad un concerto sonoro che è un unicum nell’ambito della musica, una specie di “codice”musicale della provincia di Kizhi.

Da non perdere la visita al Museo statale all’aria aperta di architettura in legno di Kizhi, iniziato nel 1951, è un complesso di chiese, casette, mulini a vento e ad acqua, fucine, stalle, torri campanarie e saune russe, inseriti in una splendida cornice naturale.

Zuppa di pesce “Kalaruokka”

Il turista potrà assaporare alcuni piatti tipici della cucina nordica, infatti la cucina nazionale careliana è una sorta di simbiosi tra la vecchia cucina russa e quella finladese, la Carelia è famosa per i suoi fiumi e i suoi laghi, pertanto aspettatevi di trovare numerosi piatti a base di pesci d’acqua dolce, come la versione locale del piatto più popolare della cucina russa l’Ucha (una zuppa di pesce) che tutti gli ospiti si concedono che ha il nome “Kalaruokka

Il segreto della zuppa di pesce della Carelia prevede: cinque minuti prima che il pesce sia pronto, il brodo di pesce viene passato attraverso uno spesso strato di carboni di betulla.

A differenza della zuppa di pesce russa, la “Kalaruokka” è leggermente meno chiara include il pesce fresco e essiccato, uova, muschio islandese, ma anche farina di segale, germogli di betulla.

Se la preparazione di questo piatto vi sembra molto esotico potete assaggiare il  tradizionale stufato di pesce bianco che nei menu dei ristoranti si chiama  “Kalakeitto” o pure una zuppa di salmone con la panna, già chiamata “Lohikeitto“.

 

Salmone con la panna “Lohikeitto”

La cucina nazionale della Carelia è un esempio di cibo sano con molti piatti di verdure e vari cereali, qui non è ancora uso mangiare i dolci, ma ci sono molte varietà di frutti di bosco, bacche selvatiche che vengono consumate in abbondanza (fresche nella stagione della raccolta e essiccate o congelate in inverno).

La bevanda preferita nel nord della Russia è il tè,  di solito bevuto con latte cotto, spesso nel tè agisce un infuso di fiori di iperico, foglie e gambi di lampone.

Nell’isola potete assaggiare come spuntino il “Kalitoa” un pasticcino della cucina della Carelia che è molto popolare e famoso in molti paesi del Nord che si fa con vari farine e ripieno con cereali, patate, pesce o frutti di bosco.

 

Antipasti tipici

Potete provare come l’antipasto un piatto di funghi selvatici in salamoia o di baccalà salato con cetrioli e poi un secondo come il salmone, o il lucioperca al forno con un cremoso purè di patate, come contorno. Sul menu, potete trovare anche uno stufato di carni selvatiche di alce, carne di cervo o di orso, insieme a pietanze meno esotiche come grano saraceno, rape e ravanelli.

Per il desert, qui viene servito un dolce – “Mämmi” preparato con farina di malto e segale con aggiunta di sale e zucchero.

Non andate via dal ristorante senza provare un liquore il Balsamo di Carelia, una bevanda alcolica forte di 45*, prodotta sulla base di una collezione unica di tretasei tipi di erbe aromatiche e bacche di bosco  che crescono solo nel territorio della Repubblica di Carelia, se siete tradizionalisti un sorso di vodka al mirtillo rosso.

 

Buon viaggio!

 

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